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martedì 24 ottobre 2017

i DUE BATTESIMI


Battesimo con acqua e fuoco!

4vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. 5Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. 6Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. 7E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. 8Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo» .9Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. 10E subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. 

Il battesimo con acqua, è quello del battista, che serve per togliere il peccato originale. Ma Gesù porta un battesimo non di acqua ma di fuoco, in effetti, il battesimo dello Spirito Santo lo potremo tradurre come il battesimo fatto con il fuoco è più difficile da ottenere che non quello dell’acqua, anche fisicamente più difficile.
L’idea di Giovanni battista non gli appartiene perché p pensiero di Dio, anche se nella sua tradizione l’uso dell’acqua era fondamentale per ottenere le grazie. Ma Il battista ispirato da Dio, usa questo elemento per rimettere i peccati, introducendo un valore aggiunto, alla scrittura, che mediante l’acqua vi fosse la liberazione dello spirito dai suoi peccati, ma questo battesimo era unico, quindi valeva poi per tutta la vita, la Chiesa ovviamente ne ha fatto del battesimo un principio della Chiesa stessa, con il quale, essa poi toglie il peccato originale. Gesù ovviamente si fa battezzare dal battista, proprio come segno d’inizio della vita pubblica e come distacco dalla vita familiare. Tant’è vero che il battista dice a Gesù ma tu non hai bisogno di questo battesimo sei immacolato, senza peccato, perché lo fai? E Gesù gli risponde lascia fare, questo fa capire che Gesù deve seguire precisamente un iter, non perché ne ha bisogno, non perché lui ha un peccato da farsi togliere, ma semplicemente per dar esempio, a chi lo vede. Come molte altre cose che farà, lo fa solo perché doveva dar esempio, perché altri come i suoi discepoli potessero testimoniare, questo è il motivo reale di molte azioni, non perché Lui ne avesse realmente bisogno.
Ma torniamo al battesimo, come funzione purificatrice, il Battista sotto la spinta dello Spirito Santo pone le basi del battesimo in acqua, che poi prenderà il valore che la Chiesa ne darà. Poi Gesù crea un secondo Battesimo, il quale Battista preannuncia con il battesimo mediante lo Spirito Santo, quando Gesù comanda ai discepoli di andare ovunque nel mondo, non dice con quale battesimo essi dovevano battezzare, dice solo di Battezzare, ma ovviamente il suo battesimo era quello in Spirito Santo. Ora ci fa capire una cosa, che il Battista introduce il Battesimo con acqua mentre Gesù porta il battesimo con il fuoco, i due tipi di battesimi sono sostanzialmente diversi, sia per la natura dell’elemento come simbolismo che nel suo significato spirituale.
L’acqua come elemento dissolve, l’argilla, ma non dissolve un tronco d’albero, ne una roccia, ne un metallo, mentre il fuoco può distruggere, polverizzare, fondere qualsiasi cosa, il metallo lo fonde, il legno lo brucia, la roccia può fondere, l’argilla può essere distrutta e resa polvere, l’acqua evapora.
Quello fatto con l’acqua serve per lavare via, cioè togliere il peccato, ma esso potrebbe tornare; mentre quello fatto con il fuoco o Spirito Santo serve per distruggere il peccato, annientarlo, quindi sradicarlo dall'anima.
Questo cosa ci fa capire che il battesimo con acqua toglie il peccato in senso globale del termine, ma non lo distrugge, quindi toglie il peccato originale ma senza distruggerlo, ciò significa che se l’uomo commette peccato esso può tornare. Mentre il battesimo col Fuoco o dello Spirito Santo, il peccato viene distrutto, specie quello del peccato originale. E ciò significa che gli apostoli assieme alla Vergine Immacolata ricevendo lo Spirito consolatore divennero puri, senza peccato originale, cosa che Paolo di Tarso non lo ricevette.
Il parallelismo dell’acqua e del fuoco è significativo, come passaggio da un aspetto all'altro, da una vita all'altra, con il battesimo di Gesù nel giordano, Gesù in effetti passa dalla vita dell’acqua cioè intesa come familiare, a quella del fuoco, cioè totalmente spirituale. Prima la sua vita era immersa nell'acqua, poi quest’acqua si tramuta in fuoco, ecco, infatti, che subito dopo aver ricevuto il battesimo con l’acqua appare nel cielo una colomba che è lo Spirito Santo o Spirito di Dio, che indica la fine della vita nell'acqua e l’inizio della vita nello Spirito Santo, cioè il rito del Battesimo per Gesù fu doppio, l’acqua fa terminare la prima parte della sua vita, e lo Spirito nella forma di fuoco o luce, lo fa entrare nella vita futura-nuova, cioè in quell'ultima parte, e in eterno. Che poi sarà quella che avrà un maggior riscontro nei secoli a venire. Per questo il Battista preannuncia, che Gesù non battezza in acqua, ma in Spirito Santo. Questo fatto ci fa capire anche che il vero battesimo che Gesù preferisce è quello dello Spirito Santo, più che dell’acqua ed è questo il battesimo che i discepoli dovevano praticare. Potremo dire che, chi desidera ricevere il battesimo lo deve ricevere nella doppia forma, prima quello dell’acqua e poi quello dello Spirito Santo.
Ma in questo potremo anche vedere una caratterizzazione come dire, chi vuol essere solo credente si faccia battezzare in acqua, mentre chi vuol essere anche mio discepolo, io lo battezzo in Spirito. Ecco in questo potrebbe pure intendersi una cosa giusta. Anche perché il battesimo dello Spirito Santo è avvenuto non per volere umano, ma per volere divino, per cui può essere inteso come atto di consacrazione al sacerdozio.

Ecco spiegata il perché Gesù lava i piedi, finché è in vita, per consacrare l'essere umano a sacerdote, ma poi serve un secondo passaggio per convalidare ciò il battesimo dello Spirito Santo, per confermare tale decisione che sarà per tutta la vita in eterno.
Potremo dire che il battesimo dell'acqua lo possiamo fare da bambini, ma da adulti dovremo fare consapevolmente quello dello Spirito Santo solo se e chi lo desidera, solo con questo secondo si conferma l'appartenenza a Cristo, così nello stesso modo il sacerdozio, prima la lavanda dei piedi che rende l'uomo fondamento come Cristo e in Cristo ma poi serve una confermazione definitiva nello Spirito Santo. Potremo dire che il rito se fatto "artificiosamente " dall'uomo ha un valore puramente simbolico, ma se lo stesso viene fatto proprio per la presenza dello Spirito Santo, allora assume tutt'altro valore ed importanza
Dovremo dire che il battesimo, con l'acqua fu un idea del Battista non di Cristo, il battesimo di Gesù era in Spirito Santo,senza ombra di dubbio il battista richiama questo gesto alla tradizione ebraica, mentre quello di gesù viene direttamente da Dio e solo un Dio poteva amministrarlo. 

giovedì 12 ottobre 2017

La Ruah: lezione a Radio Maria

TUTTI MI LEGGONO ANCHE I RELIGIOSI. 



Oggi pomeriggio alle ore 17 circa sono andato fuori per fare quattro compere, e in macchina come spesso faccio ascolto la radio, ho girato così per caso su radio Maria, stavo curiosamente pensando proprio allo Spirito Santo e toh mi capita questa trasmissione, chissà come mai, sono capitato su una lezione che parlavano di Ruah, cioè dello Spirito Santo, ebbene ascoltando quanto questo presentatore affermava, ho notato che costui deve avermi letto, perché le parole usate da esso come il termine ab eternum, com'è descritto nel sonetto rivelatore, che io ho interpretato, ovviamente chi fa questa descrizione non può riportare le mie parole altrimenti si fa plagio ma alcune parole per far capire si devono egualmente usare, inoltre la stessa tematica trattata era in rifermento alla femminilità della parola Ruah come appunto io stesso ho sempre asserito, infatti dice bene il commentatore che Gesù indicava lo Spirito Santo come La Ruah, al femminile e che poi i greci l'hanno tradotta la neutro per finire in italiano o meglio dire in latino al maschile, ma la parola originale in aramaico ed ebraico è al femminile e Gesù considerava lo Spirito Santo Donna, non maschio, come ho sempre detto, per cui si capisce che Radio Maria mia legge e non solo loro da quando molti mi testimoniano. Ascoltando poi la lezione devo però dire che il commentatore non ha saputo spiegare il senso vero convincere , anzi dire che ha sbagliato il senso, non era quello che Gesù intendeva. oltre alla tematica del cap. 13 di Giovanni riguardante lo spirito consolatore che qui ho trattato.  cap 14 giovanni  ed altri articoli sparsi nei miei blog. 








Quindi capisco bene che non solo mi leggono, ma anche mi studiano e come al solito non riportano di certo da chi prendono l'ispirazione, come sempre  queste cose dimostrano che c'è troppo orgoglio nelle persone per dire con umiltà non sono io l'artefice di tale intendere. 
Ma come dico sempre Dio sa, il problema è che la gente gli interessa solo il loro tornaconto e la gloria personale e quindi di chi abbia detto o scritto per primo non gliene frega un tubo di nulla, tanto perchè siamo cristiani e veri seguaci di Cristo, si con il binocolo. 

Da oggi riprendo la stesura di quello che stavo facendo, sto pensando se pubblicare il restante in un libro piuttosto che in rete, così non darò più da bere gratuitamente a quanti se ne sono approfittati e hanno ben mangiato sulle mie spalle, però vediamo. Anche perché alla fine io passo per un definente e loro per dei soloni, come sempre. Però come sempre poi Dio mi spinge a pubblicare quello che faccio perché anche lui sa che non avendo soldi per la pubblicazione non pubblicherei mai, per cui. Vedrò cosa farò.

Questa sera scriverò sullo Spirito Santo così chiarisco bene la questione definitivamente.

Importante!

Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!