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domenica 18 agosto 2019

NON NOMINARE INVANO IL NOME DI DIO





Nell'A.T. è costellato di 6828 volte la parola Dio.

In origine non esisteva la Bibbia cattolica ne cristiana, perché in origine la bibbia era in realtà un composizione di tanti libri esclusivamente ebraici, dai quali appunto è nato un unico testo, che è appunto la Bibbia ebraica la vera capostipite; dalla quale la Chiesa ha elaborato la sua Bibbia Cristiano-Cattolica. Cosa c'è di diverso dalla bibbia Ebraica, semplicemente che la chiesa ha rimosso tutti i Nomi propri di Dio, sostituendoli con la parola Dio. Come ho già scritto è stato un grande errore, perché si è snaturato il vero senso del testo e il vero significato di ogni singola parte. Forse se ci pensiamo bene da un certo punto di vista hanno voluto evitare agli esseri umani questo peccato, perché conoscendo l'essere umano, cioè conoscendo se stessi, la tendenza ad usare impropriamente quei Nomi sarebbe stata molto elevata, per cui hanno tolto e aggiunto un termine non contenuto direttamente nel testo Sacro Ebraico, perché nella Bibbia Ebraica il termine Dio non c'è, anche se come ho già spiegato in altro articolo la parola EL potrebbe significare anche Dio, come anche un articolo ”il, gli, egli” quindi da un certo punto di vista la chiesa era tutta preoccupata perché l'essere umano non pronunciasse invanamente quei nomi sacri, per cui ha sostituito quei Nomi con il termine Dio. Secondo me la Chiesa ha sbagliato, perché se vi erano quei Nomi, vi era la sua motivazione, ma l'uomo pensa sempre con la sua misera mente di sapere di più dell'Eterno.



Il termine Invano?
Secondo la terminologia corrente del nostro tempo, significa parlare in modo inutile, senza una vera utilità, senza motivo, senza senso, in modo vuoto, vacuo, a sproposito, ma sopratutto non positivo, senza una motivazione logica, del perchè si usa il termine Dio o i suoi sacri Nomi.

Ma andiamo al comandamento.

"Non pronunciare invano il nome del Signore tuo Dio perché il Signore non ritiene innocente chi pronuncia il suo nome invano."

È assolutamente vero che l'essere umano abusa della Parola Dio come anche Signore che per altro bisogna in questo caso specificare, che la parola Signore non andrebbe mai usata, perché in Ebraico significa Adonaj, ed è riferita unicamente a Dio stesso o a Suo Figlio Gesù, invece nel nostro tempo è stra-usata.

Riprendendo il senso della parola Invano, dobbiamo specificate cosa s'intende nel contesto della comandamento il quale dice:non pronunciare invano o (invanamente) il nome del Signore tuo Dio”

Ora riferendosi al significato della parola invano, si capisce che il pronunciare è riferito unicamente a non dare una connotazione negativa al pensiero che precede o segue il termine Dio o Signore o suoi Nomi specifici, cioè non abbinare al NOME qualcosa di falso o di fasullo, in questo bisogna anche dire non giurare il falso in suo Nome, è la stessa cosa, facendo credere che Dio, avrebbe detto cose non vere o che non appartengano ad esso, o che siano uscite dalla Sua bocca realmente, questo è il senso del comandamento cioè non chiamate Dio a testimone per cose vane, fasulle o false, quindi negative.


C'è un esempio lampante che posso portavi, quando il veggente Ivan di Medjugorie disse che Dio gli avrebbe detto che lui non è contro la ricchezza, e quindi loro possono accumulare soldi, questo è fare quel peccato! Oltretutto questo pensiero è da loro divulgato a tutto il popolo per cui il peccato è anche divulgato di proposito, quindi pensate quanti peccati hanno questi personaggi sulla loro coscienza. Ivan dicendo il falso, ha cambiato il comando di Cristo! Così la pensano tutti i 6 veggenti di Medj. Come sia possibile che la Madre di Dio, appaia a costoro qualcuno me lo deve spiegare! Sarà mai che Dio ha cambiato la sua legge per un manipolo di 6 truffatori!!! Ma certo che no!


Ora se devo fare un certo discorso nel quale sono obbligato a dire la parola Dio, è un discorso; perché in questo caso non è usato il termine Dio in maniera impropria, ma ha un suo senso, perché è riferito all'interno di un ragionamento positivo o negativo che sia, cioè ha un senso logico, non è a sproposito, non è senza senso, senza utilità; mentre l'utilità c'è, altrimenti diventa impossibile farsi capire di chi, stiamo parlando.


Il comandamento comunque esprime anche il concetto di non aggiungere ai nomi Sacri di Dio altre parole che siano di natura offensiva quindi sempre negativa, per cui diventano vere e proprie bestemmie, mentre il non pronunciare troppo spesso i Nomi di Dio o il termine Dio, che va in sostituzione ad Essi, o anche il termine Signore, non è fare bestemmia è diverso ma certamente non va fatto troppo spesso, invece nella nostra società c'è l'abitudine di pronunciare senza motivo alcuno, la parola Dio o Signore.


Quindi si è capito che il comando riguarda sopratutto quando si usa i Nomi riferiti alla persona di Dio, in modo non corretto, non giusto, non positivo, ma anche falso, testimoniando o giurando il falso, sul  Suo buon Nome. Per questo non bisogna mai giurare su Dio nulla, perché è meglio, anche se magari alle volte siamo certi che quanto affermiamo sia almeno per noi la verità e quindi potremo anche rischiare, ma è meglio non farlo, perché non conosciamo tutto.


La Bibbia come libro Sacro descrive in senso positivo le vicende e le parole, i comandi di quanto Dio ha fatto per l'essere umano, per il popolo d'Israele, per per tutto il Creato. Certo nel testo c'è anche una parte sostanziosa di storia del popolo Ebraico e dei popoli vicini, innestati sempre con la presenza di Dio. I Nomi di Dio abbondano nel testo stesso, anche se nel testo Ebraico ci sono parti che descrivono alcune cose che secondo il nostro pensare potrebbero aver una connotazione negativa, ma secondo il pensare di Dio no, e ovviamente quello che conta, è quello che dice Dio, non noi! Perché indubbiamente è Lui che ha creato la legge ed è a Lui che noi dobbiamo ubbidienza, se gli crediamo.


Riassumendo, in un discorso si può citare la parola Dio, sempre che questa sia finalizzata ad ottenere un utile parola che insegni qualcosa di positivo o che trasmetta la parola stessa di Dio, non si fa peccato. Non si fa peccato anche quando dobbiamo far capire un certo ragionamento, perché altrimenti non si sa a chi sia riferito, ci deve essere il soggetto, certo magari usando una qualche espressione che sostituisce il termine Dio o Signore, ma dato che poi il pensiero va sempre Lui, è quasi inutile aggiungere parole che nascondono la vera parola, tanto vale dirla, ma con moderazione.


Se vogliamo in una frase dire “Il buon Dio,..."si può dire, perché stiamo glorificando Dio. Quindi gli aggettivi positivi che precedono o che posticipano il nome di Dio, sono graditi a Dio, non c'è peccato. Se oltre al termine Dio buono, ci aggiungi una parolaccia questo è un peccato gravissimo, perchè insulti non solo Dio come persona, ma anche la sua Bontà. 
State attenti che l'inferno è assicurato, se non c'è pentimento. 


Se invece i nomi di Dio vengono usati a sproposito o usati per giurare il falso, o imprecare o in modo negativo si fa peccato anche grave/issimo, se è una bestemmia è uguale.
Anche il dar la colpa a Dio, di qualcosa che noi abbiamo deciso o fatto o che crediamo sia stato Dio o anche il maligno è far peccato gravissimo contro lo Spirito Santo!


Noi invanamente facciamo tante cose, ma finché facciamo le cose, così inutilmente non ha importanza, quello che invece ha importanza di non far peccato contro Dio.











Importante!

Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!