Nell'A.T. è costellato di 6828 volte la
parola Dio.
In
origine non esisteva la Bibbia cattolica ne cristiana, perché in
origine la bibbia era in realtà un composizione di tanti libri
esclusivamente ebraici, dai quali appunto è nato un unico testo, che
è appunto la Bibbia ebraica la vera capostipite; dalla quale la
Chiesa ha elaborato la sua Bibbia Cristiano-Cattolica. Cosa c'è di
diverso dalla bibbia Ebraica, semplicemente che la chiesa ha rimosso
tutti i Nomi propri di Dio, sostituendoli con la parola Dio. Come ho
già scritto è stato un grande errore, perché si è snaturato il
vero senso del testo e il vero significato di ogni singola parte. Forse se ci pensiamo bene da un certo punto di vista hanno voluto evitare agli esseri umani questo peccato, perché conoscendo l'essere umano, cioè conoscendo se
stessi, la tendenza ad usare impropriamente quei Nomi sarebbe stata
molto elevata, per cui hanno tolto e aggiunto un termine non
contenuto direttamente nel testo Sacro Ebraico, perché nella Bibbia
Ebraica il termine Dio non c'è, anche se come ho già spiegato in
altro articolo la parola EL potrebbe significare anche Dio, come
anche un articolo ”il, gli, egli” quindi da un certo punto di
vista la chiesa era tutta preoccupata perché l'essere umano non
pronunciasse invanamente quei nomi sacri, per cui ha sostituito quei
Nomi con il termine Dio. Secondo me la Chiesa ha sbagliato, perché
se vi erano quei Nomi, vi era la sua motivazione, ma l'uomo pensa
sempre con la sua misera mente di sapere di più dell'Eterno.
Il
termine Invano?
Secondo
la terminologia corrente del nostro tempo, significa parlare in modo inutile, senza una vera utilità, senza
motivo, senza senso, in modo vuoto, vacuo, a sproposito, ma
sopratutto non positivo, senza una motivazione logica, del perchè si usa il termine Dio o i suoi sacri Nomi.
Ma
andiamo al comandamento.
"Non
pronunciare invano il nome del Signore tuo Dio perché il Signore non
ritiene innocente chi pronuncia il suo nome invano."
È
assolutamente vero che l'essere umano abusa della Parola Dio come
anche Signore che per altro bisogna in questo caso specificare, che
la parola Signore non andrebbe mai usata, perché in Ebraico
significa Adonaj, ed è riferita unicamente a Dio stesso o a Suo
Figlio Gesù, invece nel nostro tempo è stra-usata.
Riprendendo
il senso della parola Invano, dobbiamo specificate cosa s'intende nel
contesto della comandamento il quale dice: “non
pronunciare invano o (invanamente)
il nome del Signore tuo Dio”
Ora
riferendosi al significato della parola invano, si capisce che
il pronunciare è riferito unicamente a non dare una
connotazione negativa al pensiero che precede o segue il
termine Dio o Signore o suoi Nomi specifici, cioè non abbinare al
NOME qualcosa di falso o di fasullo, in questo bisogna anche dire non
giurare il falso in suo Nome, è la stessa cosa, facendo credere che
Dio, avrebbe detto cose non vere o che non appartengano ad esso, o
che siano uscite dalla Sua bocca realmente, questo è il senso del
comandamento cioè non chiamate Dio a testimone per cose vane,
fasulle o false, quindi negative.
C'è
un esempio lampante che posso portavi, quando il veggente Ivan di
Medjugorie disse che Dio gli avrebbe detto che lui non è contro la
ricchezza, e quindi loro possono accumulare soldi, questo è fare
quel peccato! Oltretutto questo pensiero è da loro divulgato a tutto
il popolo per cui il peccato è anche divulgato di proposito, quindi
pensate quanti peccati hanno questi personaggi sulla loro coscienza.
Ivan dicendo il falso, ha cambiato il comando di Cristo! Così la pensano tutti i 6
veggenti di Medj. Come sia possibile che la Madre di Dio, appaia a
costoro qualcuno me lo deve spiegare! Sarà mai che Dio ha cambiato
la sua legge per un manipolo di 6 truffatori!!! Ma certo che no!
Ora
se devo fare un certo discorso nel quale sono obbligato a dire la
parola Dio, è un discorso; perché in questo caso non è usato il
termine Dio in maniera impropria, ma ha un suo senso, perché è
riferito all'interno di un ragionamento positivo o negativo che sia,
cioè ha un senso logico, non è a sproposito, non è senza senso,
senza utilità; mentre l'utilità c'è, altrimenti diventa impossibile farsi
capire di chi, stiamo parlando.
Il
comandamento comunque esprime anche il concetto di non aggiungere ai
nomi Sacri di Dio altre parole che siano di natura offensiva quindi
sempre negativa, per cui diventano vere e proprie bestemmie, mentre
il non pronunciare troppo spesso i Nomi di Dio o il termine Dio, che
va in sostituzione ad Essi, o anche il termine Signore, non è fare
bestemmia è diverso ma certamente non va fatto troppo spesso, invece
nella nostra società c'è l'abitudine di pronunciare senza motivo
alcuno, la parola Dio o Signore.
Quindi
si è capito che il comando riguarda sopratutto quando si usa i Nomi
riferiti alla persona di Dio, in modo non corretto, non giusto, non
positivo, ma anche falso, testimoniando o giurando il falso, sul Suo buon
Nome. Per questo non bisogna mai giurare su Dio nulla, perché
è meglio, anche se magari alle volte siamo certi che quanto
affermiamo sia almeno per noi la verità e quindi potremo anche
rischiare, ma è meglio non farlo, perché non conosciamo tutto.
La
Bibbia come libro Sacro descrive in senso positivo le vicende e le
parole, i comandi di quanto Dio ha fatto per l'essere umano, per il
popolo d'Israele, per per tutto il Creato. Certo nel testo c'è anche
una parte sostanziosa di storia del popolo Ebraico e dei popoli
vicini, innestati sempre con la presenza di Dio. I Nomi di Dio
abbondano nel testo stesso, anche se nel testo Ebraico ci sono parti
che descrivono alcune cose che secondo il nostro pensare potrebbero
aver una connotazione negativa, ma secondo il pensare di Dio no, e
ovviamente quello che conta, è quello che dice Dio, non noi! Perché
indubbiamente è Lui che ha creato la legge ed è a Lui che noi
dobbiamo ubbidienza, se gli crediamo.
Riassumendo,
in un discorso si può citare la parola Dio, sempre che questa sia
finalizzata ad ottenere un utile parola che insegni qualcosa di
positivo o che trasmetta la parola stessa di Dio, non si fa peccato.
Non si fa peccato anche quando dobbiamo far capire un certo
ragionamento, perché altrimenti non si sa a chi sia riferito, ci
deve essere il soggetto, certo magari usando una qualche espressione
che sostituisce il termine Dio o Signore, ma dato che poi il pensiero
va sempre Lui, è quasi inutile aggiungere parole che nascondono la
vera parola, tanto vale dirla, ma con moderazione.
Se
vogliamo in una frase dire “Il buon Dio,..."si può dire, perché
stiamo glorificando Dio. Quindi gli aggettivi positivi che precedono o che posticipano il nome di Dio, sono graditi a Dio, non c'è peccato. Se oltre al termine Dio buono, ci aggiungi una parolaccia questo è un peccato gravissimo, perchè insulti non solo Dio come persona, ma anche la sua Bontà.
State attenti che l'inferno è assicurato, se non c'è pentimento.
Se
invece i nomi di Dio vengono usati a sproposito o usati per giurare
il falso, o imprecare o in modo negativo si fa peccato anche grave/issimo, se è una
bestemmia è uguale.
Anche il dar la colpa a Dio, di qualcosa che noi abbiamo deciso o fatto o che crediamo sia stato Dio o anche il maligno è far peccato gravissimo contro lo Spirito Santo!
Noi invanamente facciamo tante cose, ma finché facciamo le cose, così inutilmente non ha importanza, quello che invece ha importanza di non far peccato contro Dio.
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