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venerdì 19 aprile 2019

UN SOLO DIO!


L'Entità vera di Dio!



La nostra conoscenza del Padre celeste è molto limitata da diversi fattori, primo tra tutti da fatto che il Padre Celeste si è poco identificato, o meglio dire che gli esseri umani abbiano poco compreso a sua natura, a questo si aggiunge anche il fatto che gli esegeti cristiani hanno mal tradotto il testo biblico per cui i termini riguardati in veri nomi di Dio sono stati tutti tradotti con la parola Dio, quando invece il termine Dio così come si conosce, da solo nella vera Bibbia Ebraica non esistono, esiste però parole che hanno in se un termine che può richiamare la parola Dio, anche se non è propriamente esatto; il termine a cui si fa riferimento è EL che come ho già scritto in altro articolo sugli Elohim, non è identificabile con Dio, ma con un articolo proprio (il, lo, la, alle, agli, etc) che di volta in volta da il senso alla parola che segue o che precedere, però leggendo in altro contesto si potrebbe interpretare EL come Dio, per esempio Mi-ka-El che noi leggiamo come Michele, nome dell'arcangelo, e che significherebbe secondo traduzione Cristiana, “Chi è come Dio?” o meglio dire “Chi è simile a Dio?” oppure “Sei tu, suo pari?” visto che la parola Mikael fu un grido contro Satana e una domanda accusatoria.

Quindi a seconda del senso che ha nella frase, il termine El può prendere diversi sensi. El-Shadday significaIl Signore della steppa o pianura” che identifica chiaramente Il dominatore” cioè “colui che domina”.

Nella Bibbia Ebraica pare che esistano molti nomi riferiti a vari “Dei” Elohim, anche se taluni di questi sono nomi che potrebbero identificare lo stesso soggetto, nelle sue varie funzioni e non solo altri Elohim.

Perché Dio quando parla, chi lo ode una voce come fragore di grandi acque? E' molto semplice perché lo Spirito del Padre ha in se molti spiriti che parlano tutti assieme, per cui si ode una sola voce, ma composta da molte voci, e quindi si ode come un fragore un accavallarsi di voci di diversa tonalità che parlano tutte ad unisono, tutti questi Spiriti sono pari tra di loro, e fanno parte dell'entità del Padre Celeste, cioè di un solo Spirito che li contiene tutti, potremo anche dire che ogni suo potere si manifesta mediante uno spirito apposito che manifesta quel potere, uno spirito a se stante ma che fa parte dello stesso unico spirito, come dire nello stesso corpo ci sono più spiriti. Il Padre Celeste quando insufflò l'anima ad Adamo, fece muovere un suo spirito, che è la S. Ruach appunto definita come vento, alito di Dio, ma anche la donna, madre e sposa amata; ma questo alito, è uno spirito che fa parte dell'entità stessa del Padre Celeste. Quindi la Ruach è uno spirito che fa parte del Padre, potremo dire il lato femminile del Padre, in effetti a guardar bene è anche comprensibile dato che i maschi della specie umana, come ogni altro animali, su questa terra e in tutto l'universo, è geneticamente parlando metà maschile e metà femminile, possediamo X, e un Y, mentre solo le donne posseggono due X, ma fu l'uomo ad essere creato per primo, questo è il fatto rilevante, non la donna e dato che fu fatto ad immagine e somiglianza al creatore, è anche ovvio che la sua genetica fosse simile, ma non delle medesima natura, per cui se Dio contiene in se una parte maschile Y contiene in se anche quella femminile X, per cui esso è in se stesso un solo spirito ma composto in se stesso dall'unione del gene puro Maschile Y e dal gene puro Femminile X ed ecco la coppia Eterna, che abita nello stesso corpo, nella stessa entità, ed ecco il fatto da dove nasce la sua legge che uomo e donna devono vivere assieme e solo da Dio voluti. Per cui Padre e Madre sono un solo unico soggetto, ma in Dio intenso come essere Unico, Maschio e Femmina abitano altri spiriti, non solo questi due principali, ognuno dei quali svolge un compito e un ruolo ben preciso, ma c'è di più.

Leggiamo la parola stessa Yehoshua o detto in latino Gesù il Cristo di Dio, dice:



Giov. 14.

"Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno può venire al Padre, se non per mezzo mio. 7 Se mi aveste conosciuto, avreste anche saputo chi è il Padre, anzi, fin da ora lo conoscete e lo avete già visto!»

8 Filippo disse: «Signore, facci vedere il Padre e saremo soddisfatti!»

9 Gesù rispose: «Dopo tutto il tempo che ho passato con voi, non sai ancora chi sono io, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Perché, allora, mi chiedete di vederlo? 10 Non credi, forse, che io vivo nel Padre ed il Padre vive in me? Le parole che dico non sono mie, ma di mio Padre, che vive ed agisce attraverso di me. 11 Credetemi, quando vi dico che io sono nel Padre e che il Padre è in me, se no, credete in me per i grandi miracoli che mi avete visto compiere!"

Più chiaro di così: Il Padre e il Figlio sono il medesimo soggetto che vive nel Padre, cioè fa parte del medesimo spirito, della medesima entità, del medesimo Essere, non è scisso, ma è uno solo.


C.E.I.:Giovanni 16,28-33
Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo, e vado al Padre”

il termine uscire sta ad indicare “provenire da”, ma uscire indica proprio “dentro a” quindi Gesù sta dicendo io sono uscito dalla spirito del Padre, perché Gesù fa parte del medesimo spirito, ecco perché disse anche “Chi vede me vede il Padre”; Giov. 14,11Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me” perché Cristo e il Padre fanno parte del medesimo spirito. Cosa s'intende dire che Il Padre, il Figlio e la Madre sono un solo essere anche se assieme sono tre, o come ho sempre detto, il Figlio ha dato al Padre un corpo fisico, creatura della sua stessa creatura. Quindi il Figlio diventa Trinità e corpo del Padre e della Madre.

Anche la frase che dice; Giov 16,7Ora io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò.”

Lo spirito consolatore altro non è che la madre eterna, cioè lo Spirito Santo il soffio che Dio insufflò ad Adamo,e dice “è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore”, per cui in cristo vivevano entrambe le entità sia il Padre e sia la madre eterna la Ruach cioè lo Spirito santo o consolatore, perché lo definisce consolatore, perché come una madre consola i figli. I figli da chi vanno per farsi consolare? Dalla Madre, che li ha portati nel suo grembo, è la madre che è sempre pronta a consolare i figli, ad accudirli, ad esserne protettrice, quindi lo spirito consolatore è femminile, che è appunto conosciuto come Spirito Santo.

Ora la Madre di Cristo, cioè la madre terrena come s'innesta in questo discorso?

Ce lo rivela il sonetto rivelatore che ho interpretato tempo addietro.
Dove si comprende molto bene che la Madre terrena ha in se lo Spirito della Madre eterna, per cui le due madri diventano una sola, la Madre terrena è praticamente la stessa madre Eterna o meglio dire la Madre terrena è il corpo fisico della madre eterna, così come il Figlio è il corpo fisico del Padre Eterno e questo ci riporta ad una dualità.

Dove il Padre e la Madre Celeste, un solo Dio, si sono voluti dare due figli in sostanza, o meglio dire due corpi umani, della loro stessa creatura, creata per essere anch'essi creatura creata, perché essa stessa fosse stata salvata in Dio e conservata in Eterno immune da ogni peccato e immortale.

Per cui quando appare la madre di cristo, Maria S. S.ma in lei è anche lo Spirito Santo e chi offende la Madre di Cristo è come se offendesse lo Spirito Santo. (me ne assumo tutta la responsabilità di questa affermazione). Quando si offende Gesù il Cristo di Dio è come se si offendesse il Padre Celeste.
Quando si legge che le offese a Dio inteso come Padre e Figlio Celeste sono perdonate(fino ad un certo punto), mentre quelle alla Madre Celeste e Madre terrestre, No! Fate molta attenzione perché La Madre terrena ha in se la Madre Celeste.

La questione della Trinità come entra in questa dualità?

La Trinità sta nel Figlio, così come in ogni figlio terreno esiste una trinità, noi siamo specchio di Dio, ognuno di noi è trinità in se stesso e chi lo ha generato, infatti noi conteniamo il 50% del DNA di ognuno dei nostri genitori, per quanto noi siamo diversi nel carattere, ma siamo simili nell'aspetto e identici nella sostanza, anche se non cloni, lo stesso è per Cristo, contiene in se il Padre e la Madre, pur essendo il Figlio unigenito dei due e della madre terrena che ha svolto il ruolo di colei che ha portato in se il nascituro Figlio di Dio.

Ma dato che Madre Celeste è nella Madre terrena, sono in pratica un solo Essere, così lo è il Padre Celeste con il Figlio , un solo Essere, quindi una Trinità nella Dualità. E la Trinità di Dio è nel e il Figlio Yehoshua, l'Emmanuel, il Cristo Gesù.

La Trinità sta nel Figlio! Che in pratica è colui che completa racchiude l'opera del Padre e della Madre Celesti. Ed il fatto stesso che il Figlio è carne della stessa carne della Madre terrena, anch'essa fa parte delle medesima natura e gloria di Dio.

Potremo vederla così, la Madre terrena da il corpo, la carnalità, chiamata Figlio, il Padre e la Madre celeste danno la divinità dall'unione della parte carnale e di quella spirituale, abbiamo il Figlio, sia carnale che spirituale, in se identico ad tutti i suoi genitori, quindi sostanza della Madre terrena, della Madre eterna e del Padre eterno.

Giov. 14,13 Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio.” il termine glorificare significa fare parte, non intende quello che la chiesa ha tradotto. Ovviamente qualsiasi cosa si chiederà al Padre, essendo il Figlio che fa parte dello stesso spirito, ovviamente vi verrà concessa.

Lo Spirito consolatore non avrebbe mai potuto svincolarsi dal Figlio, se non fosse morta la parte carnale del figlio, perché mediante la morte lo spirito si distacca dal corpo, si separa, anche se poi Cristo senza l'aiuto di nessuno, resuscitò il corpo stesso, riunendolo con il suo spirito proprio e ritornando poi nel Padre che lo mandò. Quindi ora è riunito al Padre e alla Madre Eterna..

Dio ha molti spiriti che fanno parte di un solo spirito.
Dio si è manifestato all'uomo, come vero uomo, per farsi simile alla sua creatura ed essere ad esso pari e per elevare l'uomo alla dignità di Dio, pur non essendo Dio.






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Non capisco l'ho scritta questa mattina alle 6:40 e mi ha messo venerdì e non sabato, boh.


martedì 16 aprile 2019

Generato e non creato?


Sarà vero?

Partiamo con il significato dei termini.

Generare

Derivato dal latino genus-nĕris che indica, stirpe, nascita, cioè dare vita e riportare in vita, indica anche una volontà di dar la vita, quindi è sottoposto ad un intenzione.
Chi genera la da la vita e produce vita, sia in senso vegetale, animale del termine(uomini, animali e piante).
Generare è un verbo di movimento, che produce degli effetti, delle azioni; non solo in abito biologico(fisico) ma anche in senso scientifico(fisica, geometria, chimica, etc).
Il termine generare è legato all'origine, infatti in senso religioso, si ritiene che Dio generò il tutto e diede vita al tutto, come scritto fin dalla genesi.


Creare:

E' un verbo che indica la nascita di qualcosa dal nulla, e questa azione è riferita specificatamente a Dio, in colui che ha la forza, il potere e la tecnologia per creare la vita, la materia dal vuoto=nulla. “ Dio creò il cielo e la terrasiamo stati creati a immagine e somiglianza della divinità”

Il termine creare è anche indicativo dell'attività dell'ingegno umano che usa una materia per trasformarla in qualcos'altro esempio il vasaio, che utilizzando una materia già creata come l' argilla la trasforma in qualcos'altro per cui crea un oggetto.

Il termine creare è un sostantivo di determinare, formare, sorgere, , ciò che è creato e ciò che viene creato è anche determinato.


Nella logica divina viene prima il generare o il creare?

Viene prima il creare, poi il generare.


La generazione è l'azione del generare e questa è azione del produrre; io produco, cioè genero, ma il produrre non può essere disconnesso dal pensiero di creare, perché chi produce crea, quindi chi genera crea, ma per generare bisogna prima creare, bisogna prima porre le basi per poter poi generare, per cui il creare e la creazione è un opera della volontà del pensiero, di chi ha in sé la conoscenza del tutto, e chi ha in se le leggi che reggono questa conoscenza, quindi crea secondo la sua volontà e poi successivamente genera, cioè da la vita a quanto ha creato, dare la vita s'intende anche genera un movimento, come il sangue scorre nelle vene, il cuore che batte sono azioni di movimento. Senza la creazione non esiste neppure la generazione o il generare. Cristo nei vangeli apocrifi si dice che plasmasse dei passeri e poi gli dava la vita col soffio come il Padre fece in origine su Adamo. L'azione fatta da Cristo identifica con precisione proprio questa volontà, prima crea mediante l'azione del plasmare e poi gli la vita col generare. I due termini non possono essere disgiunti, non si può dire Creato e non generato, perché è sbagliato. Cristo fu creato mediante l'uso di una creatura creata appositamente per quella funzione, poi lo stesso Dio creatore di quella creature genera in essa il Figlio suo cioè gli da la vita.

Non si può generare se non prima si è creato.
La generazione si fonda sulla creazione, se la materia non fosse stata creata, nulla si sarebbe potuto generare da essa e con essa.

La donna non può generare un figlio, se manca la componente maschile.
Un atomo non può esistere se non prima qualcuno o qualcosa ha reato i suoi componenti base o fondamentali.

Quindi dare vita si dice generare, mentre determinare l'esistente si dice creare.


link:

Riporto stralci del testo stesso, che fanno ben capire in realtà il vero pensiero della chiesa su Cristo stesso:


Ben più lungo e complicato fu il cammino dell’altra corrente teologica, il subordinazionismo, dottrina che insegna esservi una gerarchia all’interno della Trinità. Prima di tutto e di tutti c’è il Padre Eterno, l’ingenerato, in definitiva il vero unico Dio (salvando così il monoteismo biblico), poi in subordine il Figlio, il generato, sottolineando che «ci fu un tempo in cui il Verbo non era e il Padre non è sempre stato Padre» (Ario). Il figlio è dunque un dio di secondo ordine «creato» dal Padre perché intervenisse nella creazione del mondo. Uno schema, come già notato, che assomiglia molto al demiurgo platonico e alle sue funzioni. Infine, al terzo posto, lo Spirito Santo. Anche in questo caso vengono utilizzati schemi religiosi (modelli di gerarchie degli dei pagani) e soprattutto filosofici precedenti, particolarmente dal mondo platonico, per esprimere l ’annuncio cristiano.”



Dove sta l'errore?

L'errore sta nel fatto che la chiesa non ha compreso esattamente le vere parola di Cristo, riposto per tale ragione il passo da me già interpretato che fa ben capire quale sia realmente l'errore di tutto ciò.

Cristo disse: “ Vidi Satana cadere dal cielo come folgore”

Questo passo non viene mai letto, nel contesto della creazione, perché sconquassa, questa frase del Credo.

Infatti se letto bene e compreso, fa capire che la frase creata nelle chiesa primitiva è sbagliata.

La chiesa credette di trovarsi innanzi ad un Dio trinitario, che si manifesta in tre soggetti distinti e non originati dalla stessa natura, Padre, Figlio e Spirito Santo, ma sopratutto Padre e Figlio, e credeva e crede che le tre figure era disgiunte tra di loro, separate esattamente com'è il concetto umano della famiglia umana e come sono gli dei pagani che in qualche modo rispecchiano il concetto di famiglia umana perché si comprende che nascono dall'ideazione della mente umana, infatti questo modo di ragionare non ha nulla di divino, è un modo tipicamente umano. Non hanno minimamente compreso che in realtà i tre soggetti sono lo stesso soggetto che si presenta di volta in volta con modalità diverse, in tre aspetti simili ma diversi, per quanto Cristo stesso dica che lui stesso fa la volontà del Padre ma allo stesso tempo annuncia anche di essere il Padre stesso e che il Padre stesso è in Lui, certo il modo parlare è criptico oscuro, e induce alla confusione e ciò fatto di proposito proprio perché solo taluni possono comprendere il segreto di Dio.


Ma non solo questo. Nel vangelo vi sono espressioni che possono far pensare ad certo subordinazionismo: «Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me» (Gv. 14,28); e ancora: «Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo» (Gv. 17,3) e ancora: «Quanto però al quel giorno o a quell’ora, (il giorno del giudizio) nessuno lo sa, nè gli angeli nel cielo nè il Figlio, eccetto il Padre» (Mc.13,32) E al tempo stesso altre espressioni che parlano di rapporti unici e irripetibili tra il Padre e il Figlio, tra «Il Padre mio e il Padre vostro, Dio mio e Dio vostro» (Gv.20,17). E così anche il Lc. 22,70, la proclamazione davanti al sinedrio della figliolanza divina, con i passi paralleli in Matteo 26,57ss e Marco 14,53ss.. In Gv. 10,30 «Io e il Padre siamo una cosa sola».



Certo tutto giusto, ma dove sta la diversità?

Non c'è effettivamente, come noi non siamo diversi dai nostri genitori che ci hanno dato la vita, così il figlio non è diverso nella sostanza dal Padre, salvo il fatto che il Padre rispetto al Figlio è il primo e il figlio il secondo rispetto al Padre, sta qui l'errore non nella sostanza ma nella gerarchia. Il Padre è puro spirito e il figlio è la manifestazione in terra del padre stesso, il figlio è il corpo carnale del padre ed è quello che lo contiene, infatti lo spirito o anima del figlio è il Padre stesso che abita nel figlio, per cui il Figlio senza lo spirito che gli da la via cioè lo ha generato, non può ne vivere ne essere vivo.
Il figlio fa le opere del Padre perché il padre è nel Figlio, ma anche il figlio può fare le sue opere, distinte dal Padre, proprio perché il figlio è distinto dal Padre ma solo nella volontà, ma non nella sostanza. Il Padre crea il Figlio e gli da la vita, cioè genera in lui la Vita, perché il Padre abita nel Figlio sua creatura.

Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato non creato della stessa sostanza del Padre

Non si può generare e non creare, questo è un pensiero illogico, niente si genera se non prima si crea.

Il problema qui nasce da un altro aspetto che si è sempre pensato che lo spirito del figlio fosse diverso da quello del Padre, invece non si è capito che il Figlio ha lo stesso spirito del Padre per cui il Figlio non sussiste senza il Padre.

La frase sopra stante è derivata proprio da questa limitatezza di pensiero, che non ha valutato che il Figlio esiste solo se il Padre esiste. Se il Padre non fosse esistito neppure il Figlio sarebbe esistito, i due soggetti fanno parte di un solo soggetto, l'uno contiene l'altro, l'uno è manifestazione dell'altro, l'uno è pensiero e volontà dell'altro, e il Figlio manifesta il Padre. Il Figlio nasce dal Padre, per mezzo del Padre, altra cosa che i dottori della chiesa non hanno compreso fu che si pensò che il Figlio fosse solo uomo, perché nato da donna, e come tutti i figli nati da donna sono uomini e non dei, si è creduto che anche Cristo fosse più uomo che Dio.

Ripropongo per l'ennesima volta questo ragionamento.
Cosa ci dobbiamo porre come domanda a questa affermazione?

Vidi Satana cadere dal cielo come folgore”

  1. dove si trovava Cristo per vedere satana cadere dal cielo?
  2. In quale tempo satana cadde dal cielo?
  3. Ma Cristo era vivo o vivente quando vide ciò?
  4. Ma Cristo chi è realmente?
  5. Legata alla frase che recitiamo nel credo cosa significa questa frase detta da Cristo?

    Dove si trovava Cristo per vedere satana cadere dal cielo?

Cristo si trovava nei cieli, e da lassù vide satana precipitare sulla terra.

    In quale tempo satana cadde dal cielo?

Accade nel tempo del grande scontro da Dio e Satana, quando questo si ribellò.

    Ma Cristo era vivo o vivente quando vide ciò?

Certo che lo era lo dice la frase stessa, esso era vivo come essere spirituale, ma senza il corpo materiale.

    Ma Cristo chi è realmente?

Cristo nella sua forma originaria era ed è Figlio del Padre, Egli esisteva già da sempre, non nella mente del Padre, ma realmente, presso il Padre stesso, non si chiamava Gesù, ne Cristo, ne Emmanuel, questi sono nomi e soprannomi che vennero a Lui attribuiti in un secondo momento. Cristo era prima del tempo, in ogni tempo, uno spirito come il Padre Suo lo è.

Per cui, Cristo nella sua forma primigenia originale celeste, esso era uno Spirito, nato da uno Spirito identico a lui, cioè il Padre per mezzo della Madre Eterna la S. Ruah.

Per cui Cristo è generato dal Padre fin dal principio dei principi, cioè in ogni origine, prima che la terra fosse, prima che tutto fosse, prima ancora che la materia esistette.

Quando il Padre Celeste decise di far nascere il Figlio in terra, lo spirito del Figlio si trasformò in carne e prese come spirito lo stesso Spirito del Padre, infatti Cristo lo dice in diverse occasioni, Egli fa le opere, miracoli, parole, del Padre Suo, perché Cristo non solo proviene dal Padre, ma il Padre Celeste è in Lui nella sua forma spirituale.

Il Padre e il Figlio Celeste provengono dalla medesima natura, sono creati e generati dalla stessa volontà, nello stesso momento, e sono possiamo dire uno stesso spirito.

Che si diede un corpo, per poter abitare tra noi, e questo corpo lo chiamo Emmanu-EL, Gesù, il Cristo di Dio.

Quindi la frase che si recita nel credo è errata.
...generato non creato della stessa sostanza del Padre

Se non fosse creato e non fosse nato dalla medesima sostanza del Padre, non potrebbe ne essere un Dio, ne potrebbe vantare di esserne Figlio.
Cristo non è Figlio del Padre in senso putativo o adottivo, ma in senso reale del termine, Figlio perché proviene dalla medesima natura.

Potremo anche dire il Padre si fa uomo e Figlio.


Ma andiamo oltre.

Si parlava tempo addietro degli Elohim, vi chiederete cosa centra questo discorso, centra eccome. 

Nella Bibbia ebraica, cioè la prima Bibbia, si parla delle entità definite Elohim come dei, tra cui spiccano Elyon che altro non è, che il Padre degli dei o Padre Celeste, ed altri soggetti o nomi che potrebbero pur essere sempre riferiti ad un solo soggetto, come anche altri.
Tra questi c'è YHWH o letto Iauoe o Iavé , il quale stando alla lettura Biblica pare aver un potere apparentemente inferiore rispetto ad altri Elohim, nessuno però ha minimamente compreso che questo Elohim altro non è che lo stesso Elyon, che aveva comunque sia designato il popolo d'Israele a popolo. Infatti Cristo tratta Yhwh come lo stesso Padre Celeste, si reca al tempio per pregarlo, e allo stesso tempo parla del Padre Celeste, si comprende chiaramente che Yhwh non è altro che lo stesso Padre Celeste definito nella Bibbia come Elyon.

Quindi Cristo è il figlio del Padre degli Dei o Padre Celeste cioè di Elyon o anche detto Yhwh.

Ora quale differenza vi era tra il Padre Celeste e gli altri Elohim?

Nella Bibbia si legge che Satana e gli altri demoni, abitavano la zona lungo le sponde del Mar Rosso, abitare significa che erano vivi, cioè avevano sembianze umane, questo cosa significa che da spiriti quali erano all'inizio, presero corporalità, cioè i loro spiriti furono trasformati in esseri carnali, quindi simil umani. Questi esseri però avevano un difetto, come tutti gli esseri umani, o animali, vivi in questa terra, potevano morire e con la morte liberavano il loro spirito che tornava alla loro dimensione di spiriti, però il loro corpo effettivamente moriva.

Qual'è l'unico potere che Dio non concede a Satana o ad altri Elohim?

Quello di poter rianimare il proprio corpo o di altri, infatti nessuno degli altri Elohim è colui che da la Vita, quello di poter far risorgere il proprio corpo, quello di riportare in vita il proprio corpo, ma nessuno di loro seppe mai di questo potere speciale di Dio, perchè Dio mai lo rivelò a nessuno. 

Quando decise di aver un figlio nato in terra, uso lo spirito di questo figlio e trasformò in carne, con quello specifico potere che nessun altro Elohim possedeva, questo satana non lo sapeva, Satana pensava che facendo uccidere il figlio di Dio, esso sarebbe morto in corpo, e che il suo spirito sarebbe tornato alla dimora celeste, togliendolo di mezzo. Non sapeva che Cristo poteva con il suo solo potere, senza l'ausilio del Padre Celeste risorgere e far diventare incorruttibile il suo stesso corpo, cioè il corpo sarebbe diventato eterno, come lo è attualmente. 

Cristo sulla Croce cosa dice,: "Padre perchè mi hai abbandonato?" fa questa affermazione primo per far capire che in Lui abitava lo Spirito del Padre Celeste e che lui faceva anche le opere del Padre oltre le sue, ma questa espressione sottintende anche altro, che il Padre Celeste abitando in Cristo, dava al figlio l'Immortalità, se Esso non si fosse allontanato dal figlio, Gesù non sarebbe mai morto in corpo.
Per cui era ovvio e connaturato e necessario che doveva lasciare il Figlio, anche perchè il Figlio da solo doveva dimostrare al mondo, di essere un vero Dio, Figlio del Padre Celeste; in che modo, resuscitandosi da solo, senza la presenza del Padre Celeste e così è stato, dimostrando a tutti gli Elohim di essere superiore a loro, perchè nessuno degli altri Elohim mai poté risorgere dalla condizione umana e dalla condizione mortale, ecco perchè Gesù ha vinto la morte, perchè con il suo proprio potere insito in se stesso, nel suo primigenio spirito, è riuscito a far risorgere il suo stesso corpo, cioè riportarlo in vita, ricostituirlo e resuscitandolo sia in carne che in spirito, in pratica il corpo carnale di Cristo è sia carne che spirito allo stesso tempo, per questa ragione poté essere assunto nei cieli, perchè il corpo tutt'uno come lo Spirito Suo divenne incorruttibile ed eterno.












Importante!

Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!