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martedì 16 aprile 2019

Generato e non creato?


Sarà vero?

Partiamo con il significato dei termini.

Generare

Derivato dal latino genus-nĕris che indica, stirpe, nascita, cioè dare vita e riportare in vita, indica anche una volontà di dar la vita, quindi è sottoposto ad un intenzione.
Chi genera la da la vita e produce vita, sia in senso vegetale, animale del termine(uomini, animali e piante).
Generare è un verbo di movimento, che produce degli effetti, delle azioni; non solo in abito biologico(fisico) ma anche in senso scientifico(fisica, geometria, chimica, etc).
Il termine generare è legato all'origine, infatti in senso religioso, si ritiene che Dio generò il tutto e diede vita al tutto, come scritto fin dalla genesi.


Creare:

E' un verbo che indica la nascita di qualcosa dal nulla, e questa azione è riferita specificatamente a Dio, in colui che ha la forza, il potere e la tecnologia per creare la vita, la materia dal vuoto=nulla. “ Dio creò il cielo e la terrasiamo stati creati a immagine e somiglianza della divinità”

Il termine creare è anche indicativo dell'attività dell'ingegno umano che usa una materia per trasformarla in qualcos'altro esempio il vasaio, che utilizzando una materia già creata come l' argilla la trasforma in qualcos'altro per cui crea un oggetto.

Il termine creare è un sostantivo di determinare, formare, sorgere, , ciò che è creato e ciò che viene creato è anche determinato.


Nella logica divina viene prima il generare o il creare?

Viene prima il creare, poi il generare.


La generazione è l'azione del generare e questa è azione del produrre; io produco, cioè genero, ma il produrre non può essere disconnesso dal pensiero di creare, perché chi produce crea, quindi chi genera crea, ma per generare bisogna prima creare, bisogna prima porre le basi per poter poi generare, per cui il creare e la creazione è un opera della volontà del pensiero, di chi ha in sé la conoscenza del tutto, e chi ha in se le leggi che reggono questa conoscenza, quindi crea secondo la sua volontà e poi successivamente genera, cioè da la vita a quanto ha creato, dare la vita s'intende anche genera un movimento, come il sangue scorre nelle vene, il cuore che batte sono azioni di movimento. Senza la creazione non esiste neppure la generazione o il generare. Cristo nei vangeli apocrifi si dice che plasmasse dei passeri e poi gli dava la vita col soffio come il Padre fece in origine su Adamo. L'azione fatta da Cristo identifica con precisione proprio questa volontà, prima crea mediante l'azione del plasmare e poi gli la vita col generare. I due termini non possono essere disgiunti, non si può dire Creato e non generato, perché è sbagliato. Cristo fu creato mediante l'uso di una creatura creata appositamente per quella funzione, poi lo stesso Dio creatore di quella creature genera in essa il Figlio suo cioè gli da la vita.

Non si può generare se non prima si è creato.
La generazione si fonda sulla creazione, se la materia non fosse stata creata, nulla si sarebbe potuto generare da essa e con essa.

La donna non può generare un figlio, se manca la componente maschile.
Un atomo non può esistere se non prima qualcuno o qualcosa ha reato i suoi componenti base o fondamentali.

Quindi dare vita si dice generare, mentre determinare l'esistente si dice creare.


link:

Riporto stralci del testo stesso, che fanno ben capire in realtà il vero pensiero della chiesa su Cristo stesso:


Ben più lungo e complicato fu il cammino dell’altra corrente teologica, il subordinazionismo, dottrina che insegna esservi una gerarchia all’interno della Trinità. Prima di tutto e di tutti c’è il Padre Eterno, l’ingenerato, in definitiva il vero unico Dio (salvando così il monoteismo biblico), poi in subordine il Figlio, il generato, sottolineando che «ci fu un tempo in cui il Verbo non era e il Padre non è sempre stato Padre» (Ario). Il figlio è dunque un dio di secondo ordine «creato» dal Padre perché intervenisse nella creazione del mondo. Uno schema, come già notato, che assomiglia molto al demiurgo platonico e alle sue funzioni. Infine, al terzo posto, lo Spirito Santo. Anche in questo caso vengono utilizzati schemi religiosi (modelli di gerarchie degli dei pagani) e soprattutto filosofici precedenti, particolarmente dal mondo platonico, per esprimere l ’annuncio cristiano.”



Dove sta l'errore?

L'errore sta nel fatto che la chiesa non ha compreso esattamente le vere parola di Cristo, riposto per tale ragione il passo da me già interpretato che fa ben capire quale sia realmente l'errore di tutto ciò.

Cristo disse: “ Vidi Satana cadere dal cielo come folgore”

Questo passo non viene mai letto, nel contesto della creazione, perché sconquassa, questa frase del Credo.

Infatti se letto bene e compreso, fa capire che la frase creata nelle chiesa primitiva è sbagliata.

La chiesa credette di trovarsi innanzi ad un Dio trinitario, che si manifesta in tre soggetti distinti e non originati dalla stessa natura, Padre, Figlio e Spirito Santo, ma sopratutto Padre e Figlio, e credeva e crede che le tre figure era disgiunte tra di loro, separate esattamente com'è il concetto umano della famiglia umana e come sono gli dei pagani che in qualche modo rispecchiano il concetto di famiglia umana perché si comprende che nascono dall'ideazione della mente umana, infatti questo modo di ragionare non ha nulla di divino, è un modo tipicamente umano. Non hanno minimamente compreso che in realtà i tre soggetti sono lo stesso soggetto che si presenta di volta in volta con modalità diverse, in tre aspetti simili ma diversi, per quanto Cristo stesso dica che lui stesso fa la volontà del Padre ma allo stesso tempo annuncia anche di essere il Padre stesso e che il Padre stesso è in Lui, certo il modo parlare è criptico oscuro, e induce alla confusione e ciò fatto di proposito proprio perché solo taluni possono comprendere il segreto di Dio.


Ma non solo questo. Nel vangelo vi sono espressioni che possono far pensare ad certo subordinazionismo: «Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me» (Gv. 14,28); e ancora: «Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo» (Gv. 17,3) e ancora: «Quanto però al quel giorno o a quell’ora, (il giorno del giudizio) nessuno lo sa, nè gli angeli nel cielo nè il Figlio, eccetto il Padre» (Mc.13,32) E al tempo stesso altre espressioni che parlano di rapporti unici e irripetibili tra il Padre e il Figlio, tra «Il Padre mio e il Padre vostro, Dio mio e Dio vostro» (Gv.20,17). E così anche il Lc. 22,70, la proclamazione davanti al sinedrio della figliolanza divina, con i passi paralleli in Matteo 26,57ss e Marco 14,53ss.. In Gv. 10,30 «Io e il Padre siamo una cosa sola».



Certo tutto giusto, ma dove sta la diversità?

Non c'è effettivamente, come noi non siamo diversi dai nostri genitori che ci hanno dato la vita, così il figlio non è diverso nella sostanza dal Padre, salvo il fatto che il Padre rispetto al Figlio è il primo e il figlio il secondo rispetto al Padre, sta qui l'errore non nella sostanza ma nella gerarchia. Il Padre è puro spirito e il figlio è la manifestazione in terra del padre stesso, il figlio è il corpo carnale del padre ed è quello che lo contiene, infatti lo spirito o anima del figlio è il Padre stesso che abita nel figlio, per cui il Figlio senza lo spirito che gli da la via cioè lo ha generato, non può ne vivere ne essere vivo.
Il figlio fa le opere del Padre perché il padre è nel Figlio, ma anche il figlio può fare le sue opere, distinte dal Padre, proprio perché il figlio è distinto dal Padre ma solo nella volontà, ma non nella sostanza. Il Padre crea il Figlio e gli da la vita, cioè genera in lui la Vita, perché il Padre abita nel Figlio sua creatura.

Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato non creato della stessa sostanza del Padre

Non si può generare e non creare, questo è un pensiero illogico, niente si genera se non prima si crea.

Il problema qui nasce da un altro aspetto che si è sempre pensato che lo spirito del figlio fosse diverso da quello del Padre, invece non si è capito che il Figlio ha lo stesso spirito del Padre per cui il Figlio non sussiste senza il Padre.

La frase sopra stante è derivata proprio da questa limitatezza di pensiero, che non ha valutato che il Figlio esiste solo se il Padre esiste. Se il Padre non fosse esistito neppure il Figlio sarebbe esistito, i due soggetti fanno parte di un solo soggetto, l'uno contiene l'altro, l'uno è manifestazione dell'altro, l'uno è pensiero e volontà dell'altro, e il Figlio manifesta il Padre. Il Figlio nasce dal Padre, per mezzo del Padre, altra cosa che i dottori della chiesa non hanno compreso fu che si pensò che il Figlio fosse solo uomo, perché nato da donna, e come tutti i figli nati da donna sono uomini e non dei, si è creduto che anche Cristo fosse più uomo che Dio.

Ripropongo per l'ennesima volta questo ragionamento.
Cosa ci dobbiamo porre come domanda a questa affermazione?

Vidi Satana cadere dal cielo come folgore”

  1. dove si trovava Cristo per vedere satana cadere dal cielo?
  2. In quale tempo satana cadde dal cielo?
  3. Ma Cristo era vivo o vivente quando vide ciò?
  4. Ma Cristo chi è realmente?
  5. Legata alla frase che recitiamo nel credo cosa significa questa frase detta da Cristo?

    Dove si trovava Cristo per vedere satana cadere dal cielo?

Cristo si trovava nei cieli, e da lassù vide satana precipitare sulla terra.

    In quale tempo satana cadde dal cielo?

Accade nel tempo del grande scontro da Dio e Satana, quando questo si ribellò.

    Ma Cristo era vivo o vivente quando vide ciò?

Certo che lo era lo dice la frase stessa, esso era vivo come essere spirituale, ma senza il corpo materiale.

    Ma Cristo chi è realmente?

Cristo nella sua forma originaria era ed è Figlio del Padre, Egli esisteva già da sempre, non nella mente del Padre, ma realmente, presso il Padre stesso, non si chiamava Gesù, ne Cristo, ne Emmanuel, questi sono nomi e soprannomi che vennero a Lui attribuiti in un secondo momento. Cristo era prima del tempo, in ogni tempo, uno spirito come il Padre Suo lo è.

Per cui, Cristo nella sua forma primigenia originale celeste, esso era uno Spirito, nato da uno Spirito identico a lui, cioè il Padre per mezzo della Madre Eterna la S. Ruah.

Per cui Cristo è generato dal Padre fin dal principio dei principi, cioè in ogni origine, prima che la terra fosse, prima che tutto fosse, prima ancora che la materia esistette.

Quando il Padre Celeste decise di far nascere il Figlio in terra, lo spirito del Figlio si trasformò in carne e prese come spirito lo stesso Spirito del Padre, infatti Cristo lo dice in diverse occasioni, Egli fa le opere, miracoli, parole, del Padre Suo, perché Cristo non solo proviene dal Padre, ma il Padre Celeste è in Lui nella sua forma spirituale.

Il Padre e il Figlio Celeste provengono dalla medesima natura, sono creati e generati dalla stessa volontà, nello stesso momento, e sono possiamo dire uno stesso spirito.

Che si diede un corpo, per poter abitare tra noi, e questo corpo lo chiamo Emmanu-EL, Gesù, il Cristo di Dio.

Quindi la frase che si recita nel credo è errata.
...generato non creato della stessa sostanza del Padre

Se non fosse creato e non fosse nato dalla medesima sostanza del Padre, non potrebbe ne essere un Dio, ne potrebbe vantare di esserne Figlio.
Cristo non è Figlio del Padre in senso putativo o adottivo, ma in senso reale del termine, Figlio perché proviene dalla medesima natura.

Potremo anche dire il Padre si fa uomo e Figlio.


Ma andiamo oltre.

Si parlava tempo addietro degli Elohim, vi chiederete cosa centra questo discorso, centra eccome. 

Nella Bibbia ebraica, cioè la prima Bibbia, si parla delle entità definite Elohim come dei, tra cui spiccano Elyon che altro non è, che il Padre degli dei o Padre Celeste, ed altri soggetti o nomi che potrebbero pur essere sempre riferiti ad un solo soggetto, come anche altri.
Tra questi c'è YHWH o letto Iauoe o Iavé , il quale stando alla lettura Biblica pare aver un potere apparentemente inferiore rispetto ad altri Elohim, nessuno però ha minimamente compreso che questo Elohim altro non è che lo stesso Elyon, che aveva comunque sia designato il popolo d'Israele a popolo. Infatti Cristo tratta Yhwh come lo stesso Padre Celeste, si reca al tempio per pregarlo, e allo stesso tempo parla del Padre Celeste, si comprende chiaramente che Yhwh non è altro che lo stesso Padre Celeste definito nella Bibbia come Elyon.

Quindi Cristo è il figlio del Padre degli Dei o Padre Celeste cioè di Elyon o anche detto Yhwh.

Ora quale differenza vi era tra il Padre Celeste e gli altri Elohim?

Nella Bibbia si legge che Satana e gli altri demoni, abitavano la zona lungo le sponde del Mar Rosso, abitare significa che erano vivi, cioè avevano sembianze umane, questo cosa significa che da spiriti quali erano all'inizio, presero corporalità, cioè i loro spiriti furono trasformati in esseri carnali, quindi simil umani. Questi esseri però avevano un difetto, come tutti gli esseri umani, o animali, vivi in questa terra, potevano morire e con la morte liberavano il loro spirito che tornava alla loro dimensione di spiriti, però il loro corpo effettivamente moriva.

Qual'è l'unico potere che Dio non concede a Satana o ad altri Elohim?

Quello di poter rianimare il proprio corpo o di altri, infatti nessuno degli altri Elohim è colui che da la Vita, quello di poter far risorgere il proprio corpo, quello di riportare in vita il proprio corpo, ma nessuno di loro seppe mai di questo potere speciale di Dio, perchè Dio mai lo rivelò a nessuno. 

Quando decise di aver un figlio nato in terra, uso lo spirito di questo figlio e trasformò in carne, con quello specifico potere che nessun altro Elohim possedeva, questo satana non lo sapeva, Satana pensava che facendo uccidere il figlio di Dio, esso sarebbe morto in corpo, e che il suo spirito sarebbe tornato alla dimora celeste, togliendolo di mezzo. Non sapeva che Cristo poteva con il suo solo potere, senza l'ausilio del Padre Celeste risorgere e far diventare incorruttibile il suo stesso corpo, cioè il corpo sarebbe diventato eterno, come lo è attualmente. 

Cristo sulla Croce cosa dice,: "Padre perchè mi hai abbandonato?" fa questa affermazione primo per far capire che in Lui abitava lo Spirito del Padre Celeste e che lui faceva anche le opere del Padre oltre le sue, ma questa espressione sottintende anche altro, che il Padre Celeste abitando in Cristo, dava al figlio l'Immortalità, se Esso non si fosse allontanato dal figlio, Gesù non sarebbe mai morto in corpo.
Per cui era ovvio e connaturato e necessario che doveva lasciare il Figlio, anche perchè il Figlio da solo doveva dimostrare al mondo, di essere un vero Dio, Figlio del Padre Celeste; in che modo, resuscitandosi da solo, senza la presenza del Padre Celeste e così è stato, dimostrando a tutti gli Elohim di essere superiore a loro, perchè nessuno degli altri Elohim mai poté risorgere dalla condizione umana e dalla condizione mortale, ecco perchè Gesù ha vinto la morte, perchè con il suo proprio potere insito in se stesso, nel suo primigenio spirito, è riuscito a far risorgere il suo stesso corpo, cioè riportarlo in vita, ricostituirlo e resuscitandolo sia in carne che in spirito, in pratica il corpo carnale di Cristo è sia carne che spirito allo stesso tempo, per questa ragione poté essere assunto nei cieli, perchè il corpo tutt'uno come lo Spirito Suo divenne incorruttibile ed eterno.












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Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!