Matteo,
7,15 Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di
pecore, ma dentro son lupi rapaci.
Prima
di tutto, in Mat 7, Gesù sta insegnando alle folle, lo si capisce
bene dal modo in cui parla, è un insegnamento al mondo. Questo fatto
è importante capirlo, per poi capire il resto del testo a chi si
riferisce.
Vediamo
di chiarire bene questa farse a chi si applica, realmente.
“I
falsi profeti vengono a voi in veste di pecore, “
“Vengono
a voi,” si mostrano al mondo, cioè al
popolo, alle genti, il termine vengo a voi, cioè verso di voi, sta a
significare che si propongono, si promuovono, che parlano al popolo,
quindi si identifica chiaramente di chi sta parlando, non è un
riferimento che tratta del popolo, quindi della gente laica. Ma mira
nel suo parlare ad altri, vediamo chi sono.
In
veste, non usa la parola in vesti, ma veste al
singolare, che ha un senso differente. Il fatto di aver messo (In)
prima della parola veste, sta ad indicare, che non parla del
vestiario, ma bensì, del l'investitura,
quindi non è riferito solo alla veste, ma al fatto che costoro sono
investiti di un ruolo.
Si potrebbe anche
dire che in veste
significhi al posto
di. La parola stessa
potrebbe aver anche il senso della
veste, perché lo
sottolinea la parola di
pecore, intendendo
dire il vello della
pecora, cioè il
suo manto, ma anche il carattere mansueto delle pecore, calmo
tranquillo, mite.
Quindi ha un senso doppio, il
vestito bianco, ma
sopratutto l'investitura,
questo ci porta direttamente a capire di chi sta parlando.
Non
parla come certi uomini di chiesa hanno interpretato, erroneamente o
anche volutamente, ma parla direttamente degli appartenenti della
chiesa stessa, o meglio dire di chi è stato investito del ruolo di
pastore delle pecore. Sta parlando di chi si presenta al mondo, con
l'investitura di pastore, quindi si sacerdote, come anche di un
vescovo, entrambi ricevono l'investitura da parte della chiesa, per
cui i falsi profeti a cui si riferisce Gesù non sono i laici come si
è fatto credere o come nell'errore gli uomini di chiesa hanno voluto
credere.
Poi
però specifica un particolare che sottolinea di più e rimarca di
più con precisione di chi realmente si tratta, pare che voglia dare
un chiaro segnale che sono costoro i veri falsi profeti e falsi
Maestri. Mat 24,24 , sia questi capitoli che altri hanno tutti un comune denominatore, parlano della stessa.
“ma
dentro son lupi rapaci.”
“dentro
“ ha
due sensi, indica sia dentro al soggetto cioè nel suo intimo, nel
suo cuore, nella sua mente, nelle sue intenzioni, così come dentro
sta ad indicare anche sotto, cioè celato sotto di esso.
I
lupi
sono animali delle tenebre, hanno manto praticamente scuro, quindi
anche nero, sono voraci e ghermiscono le loro prede, e infatti li
definisce rapaci che indica proprio che sono sempre pronti a rapire,
a sottrarre, a uccidere e a divorare le loro prede.
Questo
particolare ci fa capire che questi sacerdoti, che sono veri
sacerdoti perché hanno ricevuto una vera investitura, ma dentro loro
stessi si nasconde la loro vera natura, a chi realmente sono devoti e
consacrati nascostamente. Non solo indica anche che costoro, portano
sotto l'abito bianco, che altro non è che la veste della Messa, un
abito nero, (la talare) il che lì fa identificare, con più
precisione, ad un preciso ordine religioso.
Il
fatto stesso di dire che sono Lupi rapaci, identifica con precisione
un ordine ben preciso, che nel suo statuto, e nelle sue leggi interne
e riti, di consacrazione, ci sono cose, che non hanno nulla a che
vedere con la Chiesa istituita da Cristo, parlo con precisione dei
Gesuiti.
Quindi
il riferimento di questa Frase che è una vera profezia di Gesù, non
parla solo di taluni sacerdoti venduti al nemico, che nella chiesa ci
possono essere, ma parla anche specificatamente di un ordine, i
Gesuiti.
Chi
sono i falsi profeti e i falsi Maestri Mat 24,24 , nella storia della chiesa, ci
sono stati sia i falsi profeti che i falsi maestri, ovviamente per
maestri Gesù intende dire i vescovi, quindi tra di loro anche alcuni
Pontefici che per le loro caratteristiche non era affatto Santi, come
furono i Borgia e altri che invece di essere Pontefici docili e
mansueti erano anche guerrieri e diedero ordini che Gesù non
avrebbe mai dato.
Quindi
la Frase non è riferita alle genti, ma alla chiesa, Inoltre questa
frase ha un netto accordo, con il passo dove si cita il discorso dei
sepolcri imbiancati, che ha notevoli similitudini, parallelismi,
tipo
il colore del mando delle pecore bianco, cui certamente nessun
profeta laico usa, ha un parallelismo con il putridume,
che corrisponde al senso del lupo rapace, entrambi
sono descritti come qualcosa di male,
è sempre un simbolismo simile, che appartiene alle tenebre, come si
vede sono quasi identici, solo che in questa parabola si fa
riferimento esplicito ai falsi profeti e ai falsi maestri. In
apocalisse si fa riferimento al falso profeta come ad un sacerdote,
il termine falso profeta è sempre riferito da un religioso, non si
riferisce il falso profeta ai laici, perché essi non sono investiti
di potere regale, non hanno un investitura sacra, solo il sacerdote è
tale per cui ribadisco la frase, non è riferita come la Chiesa ha
erroneamente interpretato, ma solo ed esclusivamente ai sacerdoti
stessi, che sono venduti al maligno.
Tempo
fa sentii un intervista di pare di Amorth dove il sacerdote diceva
che satana definiva certi preti, come netturbini; se leggiamo questo
alla luce del fatto che questi netturbini siano certi preti, si
capisce che le parole di Gesù sono riferite a loro, per cui si
conclude che Gesù ci sta dicendo che nel mondo, ci sono e ci sono
stati sacerdoti, che hanno trasmesso di proposito una parola falsa,
al fine ultimo di distruggere quella vera, per fuorviare le anime.
Ecco da chi si deve far attenzione, sono costoro che realmente
potranno e avranno la forza per corrompere anche altri, e come dice,
anche gli eletti, che possono essere sia fuori che dentro la chiesa,
perché se ci pensiamo bene, è agli apostoli che Gesù trasmette la
sua parola, sono loro i suoi veri principali portatori della sua
parola, per cui satana colpisce loro prima ancora del popolo.
Certo
anche tra i laici ci saranno coloro che sono asserviti al regno delle
tenebre, anche tra i laici ci sono coloro che si travestono da
portatori di Luce, ma il testo della parola di Gesù è chiaro, è
riferito a chi ha ottenuto investitura nella chiesa e principalmente
all'ordine dei Gesuiti. Non per nulla Bergoglio fa parte di questo
ordine.
Come
dice alla fine ci saranno molti falsi profeti e falsi maestri, sono
costoro che possono modificare e alterare effettivamente se guardiamo
bene la parola di Dio, perché un veggente, per quanto possa dire, e
possa influenzare la gente, ma solo un piccolo gruppo di fedeli gli
saranno devoti, il resto del mondo è sottoposto alle parole dei
sacerdoti e se devo dir la verità ogni parrocchia ha un suo, che
intende la legge di Dio a suo modo per cui trasmette una parola che
non sempre è perfettamente in linea con l'idea di Cristo.
Questo
discorso perderebbe il suo senso se in esso non fossero presenti
anche i falsi
maestri, Mat 24,24 che tra i veggenti non ci sono, perché
per essere un maestro bisogna oggi giorno essere un dottore, un
laureato, per cui il riferimento ai dottori o teologi della chiesa è
molto chiaro. I falsi maestri sono i teologi, che spesso sono gli
stessi Vescovi.
Riassumendo
i falsi profeti e Maestri sono all'interno della stessa chiesa, cioè
proprio i suoi appartenenti, sono anche in parte i laici, ma solo
nella veste di profeti, però il discorso parla specificatamente di
sacerdoti.
Come
si vede a Gesù sta molto a cuore, il destino di tutti gli uomini nel
mondo, tanto da bacchettare con forza gli stessi appartenenti della
Chiesa.