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giovedì 7 giugno 2018

Un altra profezia di Gesù rivelata.






Matteo, 7,15 Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci.


Prima di tutto, in Mat 7, Gesù sta insegnando alle folle, lo si capisce bene dal modo in cui parla, è un insegnamento al mondo. Questo fatto è importante capirlo, per poi capire il resto del testo a chi si riferisce.

Vediamo di chiarire bene questa farse a chi si applica, realmente.

I falsi profeti vengono a voi in veste di pecore, “

Vengono a voi,” si mostrano al mondo, cioè al popolo, alle genti, il termine vengo a voi, cioè verso di voi, sta a significare che si propongono, si promuovono, che parlano al popolo, quindi si identifica chiaramente di chi sta parlando, non è un riferimento che tratta del popolo, quindi della gente laica. Ma mira nel suo parlare ad altri, vediamo chi sono.

In veste, non usa la parola in vesti, ma veste al singolare, che ha un senso differente. Il fatto di aver messo (In) prima della parola veste, sta ad indicare, che non parla del vestiario, ma bensì, del l'investitura, quindi non è riferito solo alla veste, ma al fatto che costoro sono investiti di un ruolo. Si potrebbe anche dire che in veste significhi al posto di. La parola stessa potrebbe aver anche il senso della veste, perché lo sottolinea la parola di pecore, intendendo dire il vello della pecora, cioè il suo manto, ma anche il carattere mansueto delle pecore, calmo tranquillo, mite. Quindi ha un senso doppio, il vestito bianco, ma sopratutto l'investitura, questo ci porta direttamente a capire di chi sta parlando.

Non parla come certi uomini di chiesa hanno interpretato, erroneamente o anche volutamente, ma parla direttamente degli appartenenti della chiesa stessa, o meglio dire di chi è stato investito del ruolo di pastore delle pecore. Sta parlando di chi si presenta al mondo, con l'investitura di pastore, quindi si sacerdote, come anche di un vescovo, entrambi ricevono l'investitura da parte della chiesa, per cui i falsi profeti a cui si riferisce Gesù non sono i laici come si è fatto credere o come nell'errore gli uomini di chiesa hanno voluto credere.

Poi però specifica un particolare che sottolinea di più e rimarca di più con precisione di chi realmente si tratta, pare che voglia dare un chiaro segnale che sono costoro i veri falsi profeti e falsi Maestri. Mat 24,24 , sia questi capitoli che altri hanno tutti un comune denominatore, parlano della stessa.



ma dentro son lupi rapaci.”

dentro “ ha due sensi, indica sia dentro al soggetto cioè nel suo intimo, nel suo cuore, nella sua mente, nelle sue intenzioni, così come dentro sta ad indicare anche sotto, cioè celato sotto di esso.
I lupi sono animali delle tenebre, hanno manto praticamente scuro, quindi anche nero, sono voraci e ghermiscono le loro prede, e infatti li definisce rapaci che indica proprio che sono sempre pronti a rapire, a sottrarre, a uccidere e a divorare le loro prede.

Questo particolare ci fa capire che questi sacerdoti, che sono veri sacerdoti perché hanno ricevuto una vera investitura, ma dentro loro stessi si nasconde la loro vera natura, a chi realmente sono devoti e consacrati nascostamente. Non solo indica anche che costoro, portano sotto l'abito bianco, che altro non è che la veste della Messa, un abito nero, (la talare) il che lì fa identificare, con più precisione, ad un preciso ordine religioso.

Il fatto stesso di dire che sono Lupi rapaci, identifica con precisione un ordine ben preciso, che nel suo statuto, e nelle sue leggi interne e riti, di consacrazione, ci sono cose, che non hanno nulla a che vedere con la Chiesa istituita da Cristo, parlo con precisione dei Gesuiti.

Quindi il riferimento di questa Frase che è una vera profezia di Gesù, non parla solo di taluni sacerdoti venduti al nemico, che nella chiesa ci possono essere, ma parla anche specificatamente di un ordine, i Gesuiti.

Chi sono i falsi profeti e i falsi Maestri Mat 24,24 , nella storia della chiesa, ci sono stati sia i falsi profeti che i falsi maestri, ovviamente per maestri Gesù intende dire i vescovi, quindi tra di loro anche alcuni Pontefici che per le loro caratteristiche non era affatto Santi, come furono i Borgia e altri che invece di essere Pontefici docili e mansueti erano anche guerrieri e diedero ordini che Gesù non avrebbe mai dato.

Quindi la Frase non è riferita alle genti, ma alla chiesa, Inoltre questa frase ha un netto accordo, con il passo dove si cita il discorso dei sepolcri imbiancati, che ha notevoli similitudini, parallelismi, tipo il colore del mando delle pecore bianco, cui certamente nessun profeta laico usa, ha un parallelismo con il putridume, che corrisponde al senso del lupo rapace, entrambi sono descritti come qualcosa di male, è sempre un simbolismo simile, che appartiene alle tenebre, come si vede sono quasi identici, solo che in questa parabola si fa riferimento esplicito ai falsi profeti e ai falsi maestri. In apocalisse si fa riferimento al falso profeta come ad un sacerdote, il termine falso profeta è sempre riferito da un religioso, non si riferisce il falso profeta ai laici, perché essi non sono investiti di potere regale, non hanno un investitura sacra, solo il sacerdote è tale per cui ribadisco la frase, non è riferita come la Chiesa ha erroneamente interpretato, ma solo ed esclusivamente ai sacerdoti stessi, che sono venduti al maligno.

Tempo fa sentii un intervista di pare di Amorth dove il sacerdote diceva che satana definiva certi preti, come netturbini; se leggiamo questo alla luce del fatto che questi netturbini siano certi preti, si capisce che le parole di Gesù sono riferite a loro, per cui si conclude che Gesù ci sta dicendo che nel mondo, ci sono e ci sono stati sacerdoti, che hanno trasmesso di proposito una parola falsa, al fine ultimo di distruggere quella vera, per fuorviare le anime. Ecco da chi si deve far attenzione, sono costoro che realmente potranno e avranno la forza per corrompere anche altri, e come dice, anche gli eletti, che possono essere sia fuori che dentro la chiesa, perché se ci pensiamo bene, è agli apostoli che Gesù trasmette la sua parola, sono loro i suoi veri principali portatori della sua parola, per cui satana colpisce loro prima ancora del popolo.


Certo anche tra i laici ci saranno coloro che sono asserviti al regno delle tenebre, anche tra i laici ci sono coloro che si travestono da portatori di Luce, ma il testo della parola di Gesù è chiaro, è riferito a chi ha ottenuto investitura nella chiesa e principalmente all'ordine dei Gesuiti. Non per nulla Bergoglio fa parte di questo ordine.

Come dice alla fine ci saranno molti falsi profeti e falsi maestri, sono costoro che possono modificare e alterare effettivamente se guardiamo bene la parola di Dio, perché un veggente, per quanto possa dire, e possa influenzare la gente, ma solo un piccolo gruppo di fedeli gli saranno devoti, il resto del mondo è sottoposto alle parole dei sacerdoti e se devo dir la verità ogni parrocchia ha un suo, che intende la legge di Dio a suo modo per cui trasmette una parola che non sempre è perfettamente in linea con l'idea di Cristo.

Questo discorso perderebbe il suo senso se in esso non fossero presenti anche i falsi maestri, Mat 24,24 che tra i veggenti non ci sono, perché per essere un maestro bisogna oggi giorno essere un dottore, un laureato, per cui il riferimento ai dottori o teologi della chiesa è molto chiaro. I falsi maestri sono i teologi, che spesso sono gli stessi Vescovi.

Riassumendo i falsi profeti e Maestri sono all'interno della stessa chiesa, cioè proprio i suoi appartenenti, sono anche in parte i laici, ma solo nella veste di profeti, però il discorso parla specificatamente di sacerdoti.

Come si vede a Gesù sta molto a cuore, il destino di tutti gli uomini nel mondo, tanto da bacchettare con forza gli stessi appartenenti della Chiesa.



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Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!