Le due porte e i falsi profeti!
Vangelo sec.: Matteo 7,13-30
13 Entrate per la porta stretta, perché larga è la
porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che
entrano per essa; 14 quanto (+) stretta invece è la porta e angusta
la via che conduce alla vita(eterna), e quanto pochi sono quelli che la trovano!
Le due porte cosa sono?
Una porta è un passaggio da un luogo ad un altro, da uno spazio ad un
altro, da una situazione ad altra, quindi ci sta dicendo che dobbiamo scegliere
la via migliore per poter accedere a ciò che è meglio per noi. Gesù ci dice
anche la differenza tra le due porte o passaggi o modi del vivere quotidiano,
li identifica mediante l’immagine di una porta la quale a seconda di dove essa
porta è diversa in dimensione, così come è diversa la via per giungere a quella
porta, infatti parla di via stretta e tortuosa e via larga e spaziosa … nessun
uomo sano di mente direbbe ma perché io devo passare per una via tortuosa
quando ho a disposizione una via larga e ben asfaltata?
Ma la via del signore non è una comune strada, è al via della vita di ogni
giorno, e dice ce ne sono di due tipi una bella e una brutta, ma non è che la
bella sia migliore della brutta, ne più bella, perché alle volte la via che
appare brutta nella sua forma, può mostrare un panorama più bello della via
bella e più veloce. Ma la porta stretta e larga sono metafore per indicare una
serie di fattori della vita personale di ognuno, così come sono le vie che
conducono alle porte.
La via larga permette un passaggio veloce, senza fermarsi, senza osservare,
senza meditare, la porta larga permette un entrata immediata, senza pensarci,
senza preoccupazioni, però se vogliamo cogliere tutti sensi di queste due vie,
dovremo dire che per accedere alla porta stretta che a quanto Gesù fa capire
deve essere la più stretta possibile, come dire una cruna di un ago, che per
accedervi, bisogna essere fisicamente magri, parchi nel cibo, modesti nel vestire,
perché se ti vesti in modo eccessivo non passi, ed addirittura la strada
stretta, tortuosa, piena di rovi e sassi, ti costringe ad abbandonare il
superfluo; perdi alcuni abiti, perdi le scarpe che si consumano, e ti ritrovi
innanzi alla porta stretta che non hai più nulla addosso, hai perso tutto, sei
nudo, ma devi passare attraverso essa, per cui tutto il viaggio della vita
serve per farti dimagrire, nel fisico, nelle mente, nei pensieri, negli averi, perché
la porta che porta in paradiso non è larga è strettissima è piccolissima come
un atomo, quindi tu devi ridurre tutto il tuo carico, tutto il tuo fardello in
nulla, lasciare qui anche quel che serve. Infatti Gesù dice, lasciate che i
morti seppelliscano i loro morti, perché chi segue Cristo annullandosi
completamente diventa vivente, cioè simile a Cristo.
Mentre la porta larga, ti
porta alla perdizione, perché l’accesso all’inferno è immenso, una voragine, e
a questa giungi dalla strada ampia, veloce, dove ti carichi di ogni cosa, dove
fai del mondo il tuo bagaglio, dove tutto ciò che vedi diventa tuo, dove
ingrassi nel fisico, nella mente, negli averi, dove tu diventi idolo di te
stesso e delle masse o degli amici, e dove tutto diventa possibile, quindi ti
circondi delle cose esteriori che riempiono la tua vita, ma il tuo spirito si
contrae sempre più fino a sparire nell’oscurità. Ora ci sei solo tu con tutto
il tuo baglio di esperienze umane, ma rivolto solo a te stesso, al tuo bene
principale, gli altri non esistono ecco che giungi alla porta immensa, e sei
pronto per il salto, si perché per entrare in paradiso si sale, anche in modo
ripido, mentre per entrare all’inferno si scende in modo veloce, quindi quando
sei su quell’uscio difficilmente potrai tornare indietro, anche se Dio da la
possibilità ancora a tutti in quel
istante di redimersi, prima che la morte ti colga. Quindi tutti i vizi, tutti peccati, tutte le
smanie, tutte le velleità, tutte le esteriorità, servono solo per percorre la via larga e
cadere nella voragine abissale.
Dice anche Gesù che pochi sono coloro che trovano la
via e la porta stretta e molti sono coloro che precorrono senza saperlo e senza
essere corretti la via larga, che porta alla dannazione eterna.
“”quelli che la trovano”” la via stretta è una ricerca che va ricercata
, non si trova, nessuno te la offre, nessuno te la regala, ma tu devi trovarla
dentro e fuori di te, per questo ci viene data questa vita, per cercare la via
stretta e percorrerla per giungere alla porta microscopica.
15 Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. 16 Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? 17 Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; 18 un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. 19 Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. 20 Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere.
Una lettura superficiale ci potrebbe far
dire che i falsi profeti sono quelli che parlano contro i veri profeti, ma
siamo certi che sia questo il senso della parola, leggiamo bene …
Intanto prima di tutto si usa la parola falsi,
il centro di discorso …
Se i profeti veri sono i messaggeri di
Dio, i falsi profeti sono i messaggeri di satana, e sono anche coloro che
conoscendo la verità, la usano contro la verità stessa. Ci sono oggi giorno
diverse correnti di pensiero nella stessa casa di Dio, le quali non accettano
certe cose, per cui si oppongo ad esse diventando falsi profeti, costoro conoscono bene la parola di Dio, ma la usano contro i veri
profeti di Dio …
Poi ci sono altri come i testimoni di Geova falsi profeti, che confondono le genti e le portano alla
perdizione, ma non ci sono solo costoro nello scenario delle religioni mondiali,
ve ne sono altri, anche tra i così detti veggenti del giorno d’oggi, che vorrebbero
asserire una verità che appare conforme al pensiero di Cristo ma che invece
contiene elementi contrari al pensiero di Cristo.
Purtroppo anche in seno alla
chiesa esistono questi soggetti, che volendo stabilire un principio diverso, si
pongono in antitesi a Cristo stesso che ha già posto tutte le regole perfette,
immutabili nel tempo, che ha già delineato con precisione ciò che è bene da ciò
che è male, ha già diviso il bene dal male, il vero dal falso, il perverso dal
sano. Oggi invece si assiste ad un tentativo di cambiare le regole, facendo ciò con astuzia, mediante ufficialità, mediante poteri forti, per uniformarsi ad un
pensiero moderno della società e alle nuove impellenti necessità di un popolo in continuo mutamento, che chiede alla chiesa stessa, di adattarsi al nuovo che
avanza.
Ma Cristo ha già posto, per ogni tempo la sua legge che sempre la stessa, e chi si oppone ad
essa tentando un raggiro della stessa è un falso profeta. Quindi Gesù
ci dice attenti ai falsi profeti che vengono a voi vestiti in candide vesti, non ha
usato queste due parole per nulla, candide indica pulite, bianche, perfette,
cioè si mostrano nell’apparenza perfetti, ma sono lupi rapaci, il fatto che scelga la
parola rapace sta ad indicare la natura di costoro, un rapace è un animale
aggressivo, attento, che osserva il momento giusto per ghermire e quindi
sbranarti.
16 Dai loro frutti li riconoscerete.””
Sta parlando di quello che loro vanno
seminando(il frutto) cioè quelle che sono le loro opere, si riconoscono per
quello che lasciano dietro a se, lupi
rapaci, sbranano le loro vittime, e quindi lasciano dei residui di quello che
fanno, da questi voi saprete chi sono, dalle vittime che avranno lasciato sul
loro cammino. Saranno costoro che vi faranno capire chi sono i falsi profeti. Quindi se semi zizzania raccogli zizzania, ma
se semini grano raccoglie grano.
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