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venerdì 10 aprile 2015

Le due porte e i falsi profeti!

Le due porte e i falsi profeti!

Vangelo sec.: Matteo 7,13-30


13 Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; 14 quanto (+) stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita(eterna), e quanto pochi sono quelli che la trovano!

Le due porte cosa sono?

Una porta è un passaggio da un luogo ad un altro, da uno spazio ad un altro, da una situazione ad altra, quindi ci sta dicendo che dobbiamo scegliere la via migliore per poter accedere a ciò che è meglio per noi. Gesù ci dice anche la differenza tra le due porte o passaggi o modi del vivere quotidiano, li identifica mediante l’immagine di una porta la quale a seconda di dove essa porta è diversa in dimensione, così come è diversa la via per giungere a quella porta, infatti parla di via stretta e tortuosa e via larga e spaziosa … nessun uomo sano di mente direbbe ma perché io devo passare per una via tortuosa quando ho a disposizione una via larga e ben asfaltata?

Ma la via del signore non è una comune strada, è al via della vita di ogni giorno, e dice ce ne sono di due tipi una bella e una brutta, ma non è che la bella sia migliore della brutta, ne più bella, perché alle volte la via che appare brutta nella sua forma, può mostrare un panorama più bello della via bella e più veloce. Ma la porta stretta e larga sono metafore per indicare una serie di fattori della vita personale di ognuno, così come sono le vie che conducono alle porte.

La via larga permette un passaggio veloce, senza fermarsi, senza osservare, senza meditare, la porta larga permette un entrata immediata, senza pensarci, senza preoccupazioni, però se vogliamo cogliere tutti sensi di queste due vie, dovremo dire che per accedere alla porta stretta che a quanto Gesù fa capire deve essere la più stretta possibile, come dire una cruna di un ago, che per accedervi, bisogna essere fisicamente magri, parchi nel cibo, modesti nel vestire, perché se ti vesti in modo eccessivo non passi, ed addirittura la strada stretta, tortuosa, piena di rovi e sassi, ti costringe ad abbandonare il superfluo; perdi alcuni abiti, perdi le scarpe che si consumano, e ti ritrovi innanzi alla porta stretta che non hai più nulla addosso, hai perso tutto, sei nudo, ma devi passare attraverso essa, per cui tutto il viaggio della vita serve per farti dimagrire, nel fisico, nelle mente, nei pensieri, negli averi, perché la porta che porta in paradiso non è larga è strettissima è piccolissima come un atomo, quindi tu devi ridurre tutto il tuo carico, tutto il tuo fardello in nulla, lasciare qui anche quel che serve. Infatti Gesù dice, lasciate che i morti seppelliscano i loro morti, perché chi segue Cristo annullandosi completamente diventa vivente, cioè simile a Cristo. 

Mentre la porta larga, ti porta alla perdizione, perché l’accesso all’inferno è immenso, una voragine, e a questa giungi dalla strada ampia, veloce, dove ti carichi di ogni cosa, dove fai del mondo il tuo bagaglio, dove tutto ciò che vedi diventa tuo, dove ingrassi nel fisico, nella mente, negli averi, dove tu diventi idolo di te stesso e delle masse o degli amici, e dove tutto diventa possibile, quindi ti circondi delle cose esteriori che riempiono la tua vita, ma il tuo spirito si contrae sempre più fino a sparire nell’oscurità. Ora ci sei solo tu con tutto il tuo baglio di esperienze umane, ma rivolto solo a te stesso, al tuo bene principale, gli altri non esistono ecco che giungi alla porta immensa, e sei pronto per il salto, si perché per entrare in paradiso si sale, anche in modo ripido, mentre per entrare all’inferno si scende in modo veloce, quindi quando sei su quell’uscio difficilmente potrai tornare indietro, anche se Dio da la possibilità  ancora a tutti in quel istante di redimersi, prima che la morte ti colga.  Quindi tutti i vizi, tutti peccati, tutte le smanie, tutte le velleità, tutte le esteriorità, servono solo per percorre la via larga e cadere nella voragine abissale.

Dice anche Gesù che pochi sono coloro che trovano la via e la porta stretta e molti sono coloro che precorrono senza saperlo e senza essere corretti la via larga, che porta alla dannazione eterna.

“”quelli che la trovano”” la via stretta è una ricerca che va ricercata , non si trova, nessuno te la offre, nessuno te la regala, ma tu devi trovarla dentro e fuori di te, per questo ci viene data questa vita, per cercare la via stretta e percorrerla per giungere alla porta microscopica. 
15 Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. 16 Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? 17 Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; 18 un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. 19 Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. 20 Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere.

Una lettura superficiale ci potrebbe far dire che i falsi profeti sono quelli che parlano contro i veri profeti, ma siamo certi che sia questo il senso della parola, leggiamo bene …

Intanto prima di tutto si usa la parola falsi, il centro di discorso …

Se i profeti veri sono i messaggeri di Dio, i falsi profeti sono i messaggeri di satana, e sono anche coloro che conoscendo la verità, la usano contro la verità stessa. Ci sono oggi giorno diverse correnti di pensiero nella stessa casa di Dio, le quali non accettano certe cose, per cui si oppongo ad esse diventando falsi profeti, costoro conoscono bene la parola di Dio, ma la usano contro i veri profeti di Dio … 

Poi ci sono altri come i testimoni di Geova falsi profeti,  che confondono le genti e le portano alla perdizione, ma non ci sono solo costoro nello scenario delle religioni mondiali, ve ne sono altri, anche tra i così detti veggenti del giorno d’oggi, che vorrebbero asserire una verità che appare conforme al pensiero di Cristo ma che invece contiene elementi contrari al pensiero di Cristo.

Purtroppo anche in seno alla chiesa esistono questi soggetti, che volendo stabilire un principio diverso, si pongono in antitesi a Cristo stesso che ha già posto tutte le regole perfette, immutabili nel tempo, che ha già delineato con precisione ciò che è bene da ciò che è male, ha già diviso il bene dal male, il vero dal falso, il perverso dal sano. Oggi invece si assiste ad un tentativo di cambiare le regole, facendo ciò con astuzia, mediante ufficialità, mediante poteri forti, per uniformarsi ad un pensiero moderno della società e alle nuove impellenti necessità di un popolo in continuo mutamento, che chiede alla chiesa stessa, di adattarsi al nuovo che avanza. 

Ma Cristo ha già posto, per ogni tempo la sua legge che sempre la stessa, e chi si oppone ad essa tentando un raggiro della stessa è un falso profeta.   Quindi Gesù ci dice attenti ai falsi profeti che vengono a voi vestiti in candide vesti, non ha usato queste due parole per nulla, candide indica pulite, bianche, perfette, cioè si mostrano nell’apparenza perfetti,  ma sono lupi rapaci, il fatto che scelga la parola rapace sta ad indicare la natura di costoro, un rapace è un animale aggressivo, attento, che osserva il momento giusto per ghermire e quindi sbranarti.

16 Dai loro frutti li riconoscerete.””


Sta parlando di quello che loro vanno seminando(il frutto) cioè quelle che sono le loro opere, si riconoscono per quello che lasciano dietro a se,  lupi rapaci, sbranano le loro vittime, e quindi lasciano dei residui di quello che fanno, da questi voi saprete chi sono, dalle vittime che avranno lasciato sul loro cammino. Saranno costoro che vi faranno capire chi sono i falsi profeti.  Quindi se semi zizzania raccogli zizzania, ma se semini grano raccoglie grano. 

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Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!