Dalla
verità alla verità!
Gesù risponde a
Pilato.
Il mio regno non è
di questo mondo, se il mio regno fosse
di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi
consegnato ai Giudei; ma il mio regno
non è di quaggiù.
Io sono re,
per questo io sono nato e per questo sono venuto al mondo; per dare testimonianza alla verità.
Chiunque è dalla
verità, ascolta la mia voce.
Individuiamo le
parole importanti, della parola di Gesù:
non è/fosse/il mio regno non è di quaggiù/io sono Re, per
questo io sono nato/per questo sono venuto al mondo/verità/e dalla verità/
Queste
poche parole di Gesù cosa ci dicono?
Raccontano una verità, molto più grande di quanto possiamo
immaginare, andiamo per ordine.
“Il mio
regno non è di questo mondo”
Gesù ci sta dicendo che egli non appartiene alla terra, non è
un terrestre, anche se è nato qui, per volere del Padre Suo, per una missione
grandiosa.
Il Suo Regno non appartiene a questo mondo, che questa terra
non appartiene al suo Regno.
“Se il mio
regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non
fossi consegnato ai giudei”
Se la terra appartenesse al suo Regno, i suoi servitori
avrebbero dato la loro vita per difenderlo e proteggerlo, anche contro i
giudei.
“Ma il mio
regno non è di quaggiù”
Gesù dice chiaramente che Egli non
appartiene alla terra, non è un terrestre, ma con il termine quaggiù indica che
egli abita in altro posto, fra le stelle dell’universo in un mondo più elevato
del nostro, un mondo che sta sopra al nostro inteso non come posizione, ma come
livello energetico, come dimensione superiore al nostro, come per far distinzione tra chi vive in pianura e chi vive sulle
vette del mondo, è un termine di paragone. Dire vivo lassù tra le stelle del
cielo identifica un luogo che non è un vero luogo ma uno spazio ampio immerso
tra le stelle. Significa anche che egli
non vive in un mondo terreno, non vive su un pianeta, ma in un mondo che è in
continuo movimento, un mondo immerso nelle profondità dell’universo. Il suo
regno è eterno perché Egli non ha una collocazione terrena, ne planetaria, ma
ovunque lo sguardo si volge, per quello dice non è di quaggiù. Perché un mondo planetario, come la terra non è
eterno, mentre quello che non appartiene alla materia lo è.
“Io sono Re” si
indentifica nella persona di un Re,
“per questo io sono nato” è nato per essere un Re,
“per questo sono venuto al mondo” è nato per essere presentato
al mondo, cioè alla terra, ai terrestri, perché noi lo dovevamo conoscere; è
venuto al mondo per farsi conoscere dal suo popolo, e da tutti i popoli del
mondo, chiamato Terra.
Sono venuto al mondo per divenire
Re anche di questo mondo.
“per dare
testimonianza alla verità. “
Per testimoniare l’opera del Padre Celeste, che è la verità,
Gesù che è Trinità di Dio è Re e voleva dare testimonianza di se che è Verità,
assieme al Padre Suo.
“Chiunque è dalla
verità, ascolta la mia voce”
In questa frase si cela un
mistero, la parola “interessante” è
“dalla” dice chiunque è dalla verità cioè proviene da
essa, ascolta la sua voce, perché non può essere che così, perché chi viene
DALLA verità è nella verità e solo coloro che provengono da Dio sono per Dio,
solo coloro che escono da Dio, ascoltano la Voce di Gesù, perché Gesù è il Re
dei Re, il Signore dei Signori. Il fatto che dica, ascolta la mia voce intende dire che Egli è l’origine e chi
ha in se la verità vera, sente la voce Sua, ne sente la voce, non solo fisicamente,
ma anche spirituale ed è figlio di Dio e tutto il suo essere è preso da Dio,
dalla verità.
Questo brano ci racconta anche
un'altra verità, nascosta in esso, vediamo di scoprirla.
Fa capire esattamente cosa è
venuto a fare Gesù su questa terra, non solo a portare a compimento la volontà
del Padre Suo celeste, la legge eterna, ma anche a far un'altra cosa molto
importante, a riconquistare e sottrarre il mondo al maligno per liberarci dalla
sua tirannia, per sconfiggerlo definitivamente e per sottrargli la terra che
gli apparteneva fin dalle origini e che Dio gli affidò prima che divenisse un
demonio, perché Gesù chiamò satana il principe di questo mondo, per cui il suo
farsi carne, aveva uno scopo ben preciso, più grande di quello che immaginiamo,
era quello tornare ad essere il padrone, cioè il Re di questo mondo, mediante il suo sangue ha riscattato per noi,
sacrificandosi, per noi, per amore nostro, e per dar compimento e ora il mondo
dopo la sua passione, morte e resurrezione, è tornato sotto il suo dominio,
così Gesù figlio del Dio Altissimo, Onnipotente ha sconfitto definitivamente il
suo nemico, satana descritto anche in genesi come le tenebre, e lo ha confinato
nell'inferno per l’eternità.
Ma essendo che la terra è anche
il luogo dove è connesso l’inferno, e noi viviamo sopra di esso, un inferno di fuoco, ne risentiamo ahimè gli
influssi, per cui per quanto satana abbia perso il dominio sul mondo, ma rimane
il tentatore delle nostre anime, e colui che, continuerà in eterno a straziarci
con le sue tentazioni, non controllerà mai più il mondo come faceva prima, ma
dopo la passione, morte, resurrezione e ascensione di Gesù, esso ne è diventato
suo schiavo, e deve sottintendere a Lui, in tutto e per tutto, anche se è
libero nel tentare l’uomo e nel portarlo a commettere peccato. Ma, grazie a ciò
che l’uomo si può salvare, dalla dannazione dell’inferno, grazie al fatto che
il male opera ancora nel mondo come tentatore, l’umanità potrà salvarsi
resistendogli, per propria volontà, in ciò sta la libertà di Dio, nel lasciarci
liberi di dannarci o di salvarci in eterno. Ecco perché tutte le generazioni
future possono dirsi libere da satana, perché Gesù ora è il Re dei re, ha
sparso per noi il suo sangue e ha sofferto per salvare tutti, proprio dalla tirannia di satana, cioè dal suo dominio, dal
essere il padrone del mondo, nel poter gestire come fu anticamente, il mondo e
tutto quello che conteneva, perché, per quanto si dica, il peccato serve per
ottenere le primizie e Dio permette che il maligno operi il male, perché non
tutti possono essere salvati impunemente. Come qualcuno vuol far credere che Dio essendo misericordioso, perdona tutto. NO!
Se il maligno non ci fosse,
saremo tutti salvi, perché non peccheremo mai.
Dar compimento alla volontà del
Padre Suo e alle scritture, cioè alle promesse, che il Padre suo aveva lasciato
ai padri, per salvarci tutti, dal dominio del re delle tenebre
Gesù ci ha riscattato con il suo
sangue questo fa capire che satana è solo un principe non re, non più perché Cristo è venuto per salvarci e sottrarre a lui il regno cioè la terra.
Ma sulla terra rimane satana che
furioso per essere stato sconfitto, va in giro per il mondo dannando le anime,
ora non può più pretendere di possedere questo mondo, perché lo ha perso, ed è
stato sconfitto dal sangue di Cristo che ha sparso nel mondo, e per mezzo del
quale tutte le generazioni future possono dirsi libere dal dominio di satana.
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