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martedì 18 settembre 2018

Interpretazioni per ridurre Gesù ad un semplice essere umano.





Interpretazioni appositamente errate

La qui presente spiegazione è errata, per una serie di ragioni. 

  1. "In che senso Gesù e il Padre sono uno?

    1. Giovanni 10:30

Questa affermazione, presa da solo, può avere diversi significati. Ma guardando il contesto e la frase nella lingua originale, possiamo essere più precisi.

Prima di tutto, in greco "uno" è neutro, non maschile, come ci aspetteremo se Gesù volesse dire che lui e il Padre sono la stessa persona. Infatti, Gesù altrove nel Vangelo si distingue dal Padre (Gv 10:29,36; 11:41-42; 16:28; 17:1; eccetera). Gesù voleva dire invece che sono la stessa "cosa", in qualche senso.
Secondo, l'affermazione è parallela alla preghiera di Gesù in Gv 17:21-22, che i discepoli siano uno come Gesù e il Padre sono uno. In questa preghiera, "essere uno" per i discepoli deve significare "essere uniti", "avere lo stesso proposito", per cui "essere uno" per Gesù e il Padre deve avere lo stesso significato. Ma ciò non limita il significato di "essere uno" per Gesù e il Padre. Gesù pregò per un'unità di azione fra i discepoli simile all'unità di azione fra lui e il Padre, senza fare altre affermazioni sulla natura di quel rapporto. Ma possiamo concludere che "essere uno" in Gv 10:30 include almeno l'unità di proposito e azione.
Ritornando al contesto del capitolo 10, l'altra indicazione del significato dell'affermazione è la risposta dei Giudei, che presero delle pietre per lapidare Gesù, perché (secondo loro) bestemmiò: Gesù, che era un uomo, si fece Dio (Gv 10:31-33). Se i Giudei avessero inteso "siamo uno" nel senso di avere lo stesso proposito, non sarebbe stata una bestemmia. Infatti i Giudei consideravano che loro stessi avevano lo stesso proposito di Dio. Invece, volevano lapidare Gesù perché intesero l'affermazione nel senso che Gesù era la stessa natura o essenza del Padre (benché non la stessa persona), uguale al Padre. Naturalmente, era possibile che i Giudei avessero malinteso l'affermazione di Gesù. Ma in quel caso, Gesù avrebbe risposto spiegando che non voleva farsi Dio. Invece nella sua risposta ribadì questo rapporto con il Padre (Gv 10:34-38)."

Perchè affermo che è errata la spiegazione data da chi scrive in questo sito, per una serie di motivazioni. 

I°, asserendo che UNO non è lo stesso principio unitario, si dice in parole povere che Cristo non è un Dio, e il messaggio che si vuole far passare in realtà è proprio questo. 

In che lingua Gesù e poi lo Spirito Santo parla agli apostoli che non conoscono certamente il greco? Ovviamente in aramaico! Perchè ricordo che i testi dei vangeli sono stati riscritti successivamente in greco, ma era usanza degli Ebrei ricordare oralmente la parola Sacra.

E qui si vuole far credere che il termine UNO in aramaico ha lo stesso senso del greco, assolutamente no, visto che l'aramaico e l'abarico è una lingua numerica e il termine UNO identifica chiaramente la natura di Dio unica di Dio. Gesù usa UNO proprio per indicare l'unicità dell'essere di Dio, che non può essere duale e gli Ebrei lo sanno molto bene. 

Secondo chi ha interpretato gli Ebrei avrebbero inteso male,

"Se i Giudei avessero inteso .
"siamo uno" nel senso di avere lo stesso proposito, non sarebbe stata una bestemmia. " 

Invece gli Ebrei hanno inteso benissimo quello che Gesù stava affermando, e quando affermarono questo, Gesù non replico in nessun modo, cercando di dar una spiegazione diversa, e non li corresse in nessuna maniera, come fece invece in altre occasioni, visto che Gesù conosceva prima che aprissero bocca il loro veri pensieri; in molti punti dei vangeli da ampia dimostrazione che sa già cosa avrebbero detto, prima che venisse pronunciato, quindi se lo sa perché non li corregge? Semplice, perché non vi era nulla da correggere. Per loro quel UNO era una bestemmia perché come l'interprete-teologo non comprende, anche gli Ebrei non compresero, che la natura di Gesù non era di solo Figlio ma anche di un Padre.

II° L'essere umano fatica a pensare che Cristo possa essere la stessa persona del Padre, perché secondo il pensiero dei teologi di sempre, non era possibile che il Padre s'incarnasse e prendesse un corpo umano, ma nulla vietava al Padre di far ciò, nulla gli proibiva di discendere in terra e darsi un corpo, visto che è Dio può fare quel che gli pare, essendo Onnipotente, come e quando gli pare, non perché è uno spirito non possa assumere sembianze diverse, dalle sue proprie o di materia diversa da quella spirituale, anzi, proprio la condizione di essere spirito gli permette di mutare la sua natura in mille forme diverse, con mille sostanze diverse. Siamo noi che siamo limitati nella nostra condizione mortale e materiale, Dio non è limitato.

III°, Gesù quando parla di unità non intende solo l'essere UNO con il Padre, ma intende dire di essere unito carnalmente al Padre, come ho già spiegato in altro articolo, Gesù chiarisce molto bene che Egli è qui per fare sia le sue opere che quelle Padre, ma non per conto del Padre ma proprio come Padre, perché in realtà Gesù è sia Figlio che Padre, Gesù ha in se la sua natura carnale chiamata Figlio e sua  natura spirituale chiamata Padre, in parole povere lo spirito di Gesù altro non era che la stessa persona del Padre, per quello Gesù dice di se che Lui è il Padre e il Padre è in Lui e come disse a Filippo sulla via di Emmaus: quando gli chiesero a Gesù di mostrargli il Padre e Gesù gli risponde sorpreso, "come io sono qui con voi, e voi non mi avete riconosciuto? Come potete chiedermi di mostrarvi il Padre, se io sono il Padre" Chiarissima dimostrazione che Lui e il Padre occupano lo stesso corpo, cosa che sia gli Ebrei che la Chiesa stessa non accettano. E perché non accettano che Gesù possa essere la stessa persona del Padre e allo stesso tempo un Figlio? Semplice perché gli ebrei dovrebbero dire che hanno crocefisso anche il Padre e in parte è così, Idem la chiesa che difende gli Ebrei non accetta per le medesime ragioni, per cui dal testo scritto da questo interprete si evince che non si vuole neppure confermare la deità di Cristo a vero figlio di Dio cioè della medesima natura divina, questo è il vero senso di questo pezzo. 

"Gesù, che era un uomo, si fece Dio (Gv 10:31-33)."

34 Gesù rispose loro: «Non sta scritto nella vostra legge:
"Io ho detto: voi siete dèi?"
35 "Se ha chiamato dei coloro ai quali è stata rivolta la parola di Dio - e la Scrittura non può essere annullata", 36 a colui che il Padre ha santificato e inviato nel mondo, voi dite: "Tu bestemmi ", perché ho detto: "Sono Figlio di Dio"? 37 Se non faccio le opere del Padre mio, non credete a me. Ma se le faccio, anche se non credete a me, credete alle opere, affinché sappiate e riconosciate che il Padre è in me e che io nel Padre» 

Attenzione signori teologi, manco sapete leggere... 

Leggiamo la frase:

4 Gesù rispose loro: «Non sta scritto, nella vostra legge:
Cosa c'è in questa frase che stona, sotto l'ottica umana?

La parola VOSTRA, nessuno di voi grandi sapienti ha notato questa piccola insignificante frase, "Non sta scritto, nella vostra legge:" 

Cosa ci dice realmente questa piccola frase?

La vostra legge, non la mia legge, questa piccola frase, questo piccolo aggettivo, cambia notevolmente la questione. 

Questo significa che la legge usata dagli Ebrei era una legge per gli uomini, non per Lui, che appunto ribadisce di essere Dio stesso. Se non fosse stato Dio stesso, avrebbe dovuto usare la parola MIA LEGGE perchè ricadeva quella legge anche su di Lui, invece ha usato la parola VOSTRA indicando che non era per Lui quella legge, ma per noi perchè essa ricade su di noi, non su di Lui, e che Lui è la Legge, infatti dice di se stesso che è la Verità, la Via e la Vita, e che tale legge è da applicarsi sugli esseri umani, non su di Lui che l'ha creata per noi. Questa piccola frase, con questo piccolo aggettivo, posto in questo modo, vuole proprio sottolineare la natura stessa che Gesù ha come Dio, cioè che è intrinsecamente legato al Padre stesso. 


E questa piccola frase, cambia tutta a prospettiva delle frasi seguenti.

Poi riporta parti di quella scrittura, detta da Lui stesso, si perché il termine Vostra indica che è Lui l'artefice della scrittura.

La vostra legge intende fatta per voi, non Me, questo è il pensiero di Gesù. Perché la legge eterna è stata fatta per gli esseri umani, non per Dio, sono gli esseri umani che devono rispettare la legge, visto che Dio ne è l'artefice, per cui Gesù con questa semplicissima affermazione, sta dicendo chiaramente che la legge nel senso spirituale del termine non cade su di Lui, ma sugli uomini, anche se lui carnalmente come Figlio l'asseconda ma non è per Lui che fuori da questa legge perché in realtà è Lui la legge, è Lui che comanda e siamo noi tenuti a rispettare la Legge non Lui. E questa affermazione indica la deità di Gesù nella natura del Figlio e del Padre, come medesima persona.

"Io ho detto: voi siete dèi?"

"Se ha chiamato dei coloro ai quali è stata rivolta la parola di Dio - e la Scrittura non può essere annullata"

Ma voi avete capito perché Dio ci ha definiti dei?
Perché innanzi a tutte le creature da Lui stesso create noi siamo, Dei al loro confronto, abbiamo la parola, il pensiero, il ragionamento logico, le capacità di produrre cose utili per noi stessi, etc, quindi siamo dei sulle creature del mondo e su altri nostri pari. C'è un abisso tra noi e gli animali per cui siamo dei in questo mondo, pur non essendo dei realmente, anche se con l'aiuto di Dio possiamo elevare la nostra stessa natura umana ad un natura superiore e controllare alcune creature a Dio sottoposte. Siamo dei anche perché creati da un Dio e suoi figli, quindi indirettamente dei. 


"a colui che il Padre ha santificato e inviato nel mondo"

Leggiamo bene pure questa:

"a colui " ovviamente parla di se stesso, 
"che il Padre ha santificato" come avrebbe fatto il Padre Celeste santificarlo, secondo voi? Lo poteva rendere Santo solo se fosse nato Santo dalla Santità di Dio stesso, per cui per mezzo di Dio, cioè del Padre.
"e inviato nel mondo"  queste parola indicano che la santificazione non è avvenuta in terra, ma finché Cristo era presso il Padre. Quindi Gesù viene inviato già Santo in terra, tutta la sua creazione in Maria sua Madre è Santa, non diventa santo, dopo la nascita. lo è già da prima perché è nella natura stessa del Padre. 

"solo perché ho detto "Sono Figlio di Dio?"
Giustamente ha riportato il paragone dicendo che tutti gli uomini sono dei, per cui era giusto il discorso sono figlio di DIO, lo potremo dire tutti, ma molto più Cristo, che  è carnalmente Dio.


"Se non faccio le opere del Padre mio, non credete a me. Ma se le faccio, anche se non credete a me, credete alle opere, affinché sappiate e riconosciate che il Padre è in me e io nel Padre» "

Qui ribadisce la sua natura divina, Giustamente dice se non credete che io sono Dio, almeno credete alle opere che faccio e riconoscete che esse vengono da me tanto quanto dal Padre.

"che il Padre è in me e io nel Padre"

Indica proprio la natura divina di Cristo Gesù, la frase espressa in questo modo, identifica con precisione la natura di Gesù 

"che il padre è in me" cioè sta dentro di Lui, sta dentro nel suo corpo, 

"E io nel Padre" indica proprio l'unione fisica delle due persone, in un solo soggetto, 
E io nel padre, cioè Gesù sa di essere nella persona del Padre, cioè intrinsecamente legato al Padre stesso. 

Proprio lo stesso modo di parlare che ebbe altre volte, quando manifestò la sua vera natura, oltretutto il fenomeno o miracolo della trasfigurazione, se non fosse stato il primogenito di Dio e creato da Dio stesso, non avrebbe mai potuto visto che Egli dice di se stesso io sono la Verità, quindi se è la verità e le sue parole sono di verità. indica proprio che il Padre si è dato un corpo che lo ha chiamato Gesù o Emmanuel.  E quando afferma che alla fine dei tempi "vedrete il figlio dell'uomo venire sulle nubi con potenza alla destra del Padre", sta praticamente dicendo che Lui stesso tornerà come uomo santificato,  nella sua forma corporea ma svincolato dal suo spirito che è il Padre celeste. Gesù non possedeva l'anima come la possediamo noi, ma possiede lo Spirito del Padre.

Voglio specificare che il figlio dell'uomo come ho già scritto, non è il figlio degli uomini, perché il primo uomo è Dio stesso, cioè il Padre Celeste. Lo dice Dio Padre che è così, quando in genesi disse: "Li creò ad immagine e somiglianza di Dio" per cui Dio è fatto come noi, e quindi le parole di Gesù sono giuste la sua forma corporea è identica alla nostra.

Quindi solo Gesù poteva chiamarsi figlio dell'Uomo, perchè fa parte della medesima natura del Padre. 

Gli ebrei avevano ben capito chi era Gesù, ma non accettavano, che Dio avesse mandato come loro salvatore e re, un povero, perché secondo il loro pensiero Dio avrebbe dovuto mostrare il braccio armato contro gli invasori, pensavano che Dio venisse in terra santa per far scappare gli invasori ed invece Dio, va in terra santa per ben latra ragioni.


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Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!