Mettersi in ascolto per ricevere doni!
Luca 8,16 Nessuno
accende una lampada e la copre con un vaso o la pone sotto un letto; la pone
invece su un lucerniere, perché chi entra veda la luce.
17 Non c'è nulla
di nascosto che non debba essere manifestato, nulla di segreto che non debba
essere conosciuto e venire in piena luce.
18 Fate
attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha sarà dato, ma a chi non ha
sarà tolto anche ciò che crede di avere».
Vediamo
di analizzare bene le tre frasi apparentemente semplici .
Luca 8,16 Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la
pone sotto un letto; la pone invece su un lucerniere, perché chi entra veda la
luce.
Questa
parabola parla della luce di Dio che chi la possiede non la deve nascondere, ma
la deve porre in un luogo alto affinché essa illumini tutt’intorno, in modo che
chi dovesse entrare in quel luogo veda
ciò che la luce illumina. Ma ha anche un altro senso, questa luce che deve
essere posta in alto è l’anima che non deve essere nascosta ma portata alla
luce.
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Che quello che appare
celato deve essere rivelato, che il Signore non ha celato nulla che
tutto deve essere reso noto, quindi
portato alla luce, cioè fatto conoscere, rivelato.
Apparire celato sta ad indicare, che anche se la verità è li di fronte alla
persone, scritta in un certo modo tipo apocalisse, non tutti sanno leggerla e chi sa leggerla
deve rivelarla. In sostanza è quello che
dice. L’apocalisse significa rivelazione, cioè rendere noto ciò che è celato.
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Questo terzo pensiero è il più complesso ma grazie allo Spirito Santo ci
sono riuscito.
La parte più interessante è la prima “Fate
attenzione dunque a come ascoltate” cosa intendere dire in quanti modi
noi possiamo ascoltare?
Si ascolta con le orecchie, il
suono, la voce.
Si ascolta con la mente , si perché
si deve sapere che il cervello è in grado di ricevere ed anche inviare onde
sonore di tipo elettromagnetico, quindi potremo dire che ascolta.
Si ascolta anche con lo spirito,
cioè la nostra anima non è un “organismo” che è ferma li che non fa nulla,
continuamente essa ascolta o è in ascolto ciò che dall’etere le arriva, quindi
sta in attesa di ricevere buone o cattive notizie, mettiamola così.
Vediamo:” fate attenzione a come ascoltate
“…. Il termine importante è “a come
“, indica una similitudine , assomigliare all’ascolto, cioè sta dicendo che
non parla dell’ascoltare realmente con le orecchie qualcuno, ma del percepire, dice
percepite la parola, è un senso diverso dell’ascolto reale della parola è una
percezione, un ascoltare di tipo spirituale. In sostanza vi dove mettere in
ascolto di Dio!
“”perché –“indica spiegazione.
(Ha) questo verbo avere è il nocciolo della frase.
(A chi Ha) cioè a chi ha lo Spirito
Santo in se! (Sara dato) un dono!!!
“ a chi ha sarà dato”” se questo non è un ascolto uditivo, è un ascolto
spirituale, di conseguenza alla persona che sarà dato, si riferisce al dono spirituale.
Ma è sempre in relazione con le altri frasi soprastanti.. quindi di che dono
parla? del dono dell’interpretazione corretta della scrittura celata.
“ma”eccezione
(a chi
non ha) chi non ha lo Spirito Santo in se, sarà tolto quel che
eventualmente potrebbe avere. Questo significa che tutti gli esseri umani nascono
con qualche dono, ma se essi non lo
curano, quindi ascoltare nel modo giusto mettendosi in ascolto dello Spirito, il dono lo perdono.
Ma c’è una altra
eventualità ….
(ciò
che crede) indica che la persona crede di avere qualcosa che non ha,
però lei si convince di possedere qualcosa.
“anche ciò che crede di avere” quindi se la persona
non possiede lo Spirito Santo perché non è capace di porsi in ascolto di esso,
quello che pensa di avere gli verrà tolto.
Gli verrà tolto il pensiero di avere
qualcosa.
Potremo leggere le frasi così che diventa più facile la comprensione..
:” fate
attenzione a come ascoltate ““ a chi (non ha) sarà tolto” Dice che chi non ha lo
spirito in se sarà tolto anche quello che ha di suo naturale.
:” fate attenzione a come ascoltate “““anche ciò che crede
di avere”in questa dice che oltre a togliere quello che ha di natura, gli verrà
tolto quello che crede di avere e non
ha.
In collusione la parabola è diventa semplice e
chiara …
Gesù ci dice, che ciò che è celato deve essere
rivelato da chi ha la capacità non mentale non culturale, ma spirituale di
comprendere la sacra scrittura, perché tutto quello che è stato rivelato nella
sacra scrittura è lì a disposizione, di chi ha lo spirito della rivelazione, ma
per ottenere un dono dallo Spirito Santo bisogna mettersi in ascolto cioè fare silenzio
dentro di noi, ascoltare e far parlare lo Spirito Santo.
E dice”Fate attenzione
dunque, a come ascoltate; perché, a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, sarà
tolto; anche ciò, che crede di avere».”
Quindi è chiara e la semplice parabola, se impari
ad ascoltare o ti metti in ascolto dello Spirito cioè di Dio, otterrai doni, ma
se non lo farai, non solo perderai quello che di tuo hai, ma se ti illudi di
avere doni, perderai pure quelli.
Questo però indica che il mettersi in ascolto,
non è un segno di cultura, il Signore non vuole che tu impara la scienza umana
o la teologia per ascoltarlo, il Signore vuole solo che tu apra il tuo cuore,
la tua mente e la tua anima e tu gli permetta di penetrare in te, solo così
otterrai la sua parola e i doni. Sarà il signore che ti riempirà della sua Sapienza
e delle sua scienza, così tu avrai una sapienza superiore a qualsiasi essere
umano, anche al miglior teologo.
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