IL SALE E' LA SAPIENZA?
Vangelo
secondo Matteo - 5
1Vedendo le folle, Gesù
salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi
discepoli.
2Si mise a parlare e
insegnava loro dicendo:
3«Beati i poveri in
spirito,perché di essi è il regno dei cieli.
I poveri in
spirito chi sono?
Lo stato di povertà è derivata da chi non possiede
qualcosa, in modo assoluto cioè la sua totale mancanza, ne definisce l’essere
povero, quindi s’intende che il povero in spirito è colui che non lo possiede,
colui che non gli è stata data la possibilità di conoscerlo perché qualcuno li
ha tenuti all'oscuro della verità, perché lo spirito viene solo se viene
rivelata la verità, per cui i poveri in spirito non sono i poveri in sostanza o
nelle cose del mondo, ma chi non possiede la grazia dello Spirito di Dio, cioè
s’intende coloro che avrebbero voluto conoscerlo ma gli è stato negato. Quindi
i poveri in spirito sono tutti coloro che viene tolta la possibilità di gioire
finché sono in vita delle virtù dello spirito, per cui avranno lo spirito
quando saranno alla presenza di Dio.
Mi si dice che i poveri in spirito sono gli umili, ma qui Cristo non parla degli umili, parla a tutti, il problema di noi cristiani sta nel fatto che noi pensiamo da cristiani e per i cristiani, ma Cristo parla a tutti gli esseri umani non solo ai credenti Cristiani, Gesù non è qui per convertire chi è già convertito, ma per convertire chi non sa nulla, chi manca dello spirito per essere convertito o salvato. Nelle altre religioni , pagane non cristiane, ci sono persone che pur essendo umili, non hanno conosciuto Cristo, ne la sua parola, questi né sono privi cioè poveri dello Spirito di Dio, gli manca la parola che salva, per essere credenti in Cristo, per cui questi sono i poveri in Spirito, non basta essere umili, per essere considerati poveri in Spirito, è necessaria la condizione di mancanza della parola Santa di Cristo, cioè la non conoscenza della presenza di Dio.
4Beati quelli che
sono nel pianto,perché saranno consolati.
Consolati, si consola chi piange, chi non può avere
qualcosa, chi è nella malattia, nella depressione dello spirito, chi manca
qualcosa che vorrebbe ardentemente avere, ecco Dio consolerà, coloro che sono
nella sofferenza procurata da questo mondo, dalle angustie della prigionia dall'oppressione che la malignità dell’uomo malvagio induce i popoli, ecco sono
costoro che verranno consolati, ma attenzione non tutti lo saranno come dice
Gesù se quando farete sarà per causa mia, avrete il regno dei cieli, questo
significa che solo coloro che sono perseguitati a causa della Parola di Yeshua,
otterranno consolazione.
5Beati i miti,perché
avranno in eredità la terra.
I miti cioè coloro che sono tranquilli, coloro che
sono pacifici, i “buoni” in sostanza saranno quelli che rimarranno in vita, qui
Gesù ci dice che sono costoro che verranno lasciati in terra per ripopolare il
mondo. Le persone che amano il mondo e le cose in esso sono contenute
erediteranno la terra.
6Beati quelli che hanno
fame e sete della giustizia,perché saranno saziati.
La fame e la sete non sono alimenti come taluni
credono, sono parole figurative che indicano la conoscenza e la sapienza, cioè
coloro che vorranno conoscere sempre più i misteri e li cercheranno in ogni
dove per trovare i segreti di Dio. Fame per il corpo di Cristo e sete per il
suo sangue, con i quali si ottiene la giustizia e la verità, quindi chi mangia
il corpo e beve il suo sangue avranno giustizia e verità sempre in loro.
7Beati i
misericordiosi,perché troveranno misericordia.
Chi sono i
misericordiosi?
Beh la parola ce lo dice coloro che attuano la
misericordia sempre nella loro vita, e la misericordia cos'è? E’un che
appartiene prima di tutto al creatore, il quale lo ha elargito anche all'uomo come sua creatura perché esso ne fosse in grado di elargirlo agli altri suoi
simili, è in sostanza in sentimento di compassione attiva verso l’infelicità
altrui, promosso da un inclinazione alla pietà virtuosa e al perdono, anche
fuori norma, cioè capace di perdonare anche il malfattore, proprio come fa il
Signore dei Signori, cioè Elohà e Yeshua(Gesù).
Quindi coloro che sanno perdonare i malfattori oltre
misura, ma nella giustizia e nella verità, meriteranno di ottenere misericordia
da Dio.
Per questo sarebbe bene che l’uomo imparasse a
perdonare più spesso, le cattiverie del mondo, la pietà solitamente è un
sentimento talmente elevato che arriva anche a uccidere Satana stesso, l’uomo
che è capace di manifestare un sentimento simile anche verso un demone tanto
temibile, senza ombra di dubbio otterrà da Dio moltissime grazie.
8Beati i puri di
cuore,perché vedranno Dio.
Chi sono i puri di cuore e cosa s’intende?
Ce lo dice Gesù stesso in alcuni passi del vangelo
parlando principalmente dei Bambini, essi sono i veri puri di cuore, i più
piccoli ed innocenti sono i puri di cuore coloro che sanno amare Dio senza
voler nulla in cambio, senza chiedere nulla per loro, semplicemente dandosi a
Dio così come sono, nella loro tenerezza e nella loro semplicità, e quanti noi
adulti sono come loro? Chi di noi ama Dio in questo modo tenero e innocente?
Forse tra gli adulti è una vera rarità, facciamo altro che chiedere a Dio
qualsiasi cosa e lo amiamo spesso solo sotto condizionamento, io ti amo se i
dai, ma se l’essere umano pensa questo, in realtà è partito con il piede
sbagliato, forse Dio per compassione per tua necessità di darà lo stesso perché
è l’unico eterno buono che ha pietà di noi, ma poi noi non lo amiamo come egli
ci chiede, nella semplicità e nella tenerezza, con il cuore puro e candido
come fanno i bambini che vedono negli uomini Dio, o che lo sentono e ne
percepiscono la presenza, ecco io posso dirvi questo pensate sempre al Padre
Celeste in modo tenerissimo, come se egli fosse il più bel bambino del mondo e
allo stesso tempo il vostro nonno preferito, se proverete questi sentimenti
allora saprete cosa significa amare Dio con cuore puro ed Egli Elohà si farà
sentire e si mostrerà a voi. Quindi cercante di non farvi inquinare il cuore,
l’anima e la mente dal mondo perché è questo che lo rendere impuro e più vi
circondate delle cose del mondo, più vi allontanate da Dio.
Assaporate Dio attraverso la sua parola, ogni parola
sia per voi una musica, io posso insegnare solo questo, quello che a me Adonay mi ha insegnato, ma molto sta a voi, aldilà dei suoi insegnamenti, se
non esce da voi l’amore puro per Lui, non avrete mai nulla, quindi scoprite e
cercate, bramate questo amore e desideratelo con tutto il vostro cuore, fatevi
avvolgere da esso, immergetevi in esso e Dio si manifesterà in voi e fuori di
voi.
9Beati gli operatori
di pace,perché saranno chiamati figli di Dio.
Gli
operatori, si intende coloro che lavorano per la pace, ma di quale pace
parla Yeshua(Gesù).
Egli non parla della pace dell’uomo, ma di quella che
Cristo ha portato, quella che rendere le persone vivide, nei loro sentimenti,
gioiose nel fare le opere del Signore, le opere giuste intrise di verità e
giustizia, le opere piene di grazie, le opere che salvano la vita agli altri,
spargere la sua parola è chi opera nella pace e per la pace del Signore.
Attenzione che esiste una falsa pace che è quella dei sensi che è una pace che
appiattisce tutto e tutto rende uguale, questa è la pace di satana, quella che
manca di giustizia e verità, senza questi due cardini fondamentali non esiste
nessuna pace, ma solo menzogna. Quindi gli operatori sono gli operati, che Dio manda nel mondo, per far conoscere le sue Opere, la sua Parola, di
conseguenza costoro saranno chiamati figli di Dio, e nello specifico si parla
di tutto gli uomini, ma soprattutto dei sacerdoti, sono loro i primi ad essere
portatori della parola di Cristo Dio, così come lo dovrebbero essere tutti.
10Beati i
perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.11Beati voi quando vi insulteranno,
vi perseguiteranno e mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per
causa mia. 12Rallegratevi
ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono
i profeti che furono prima di voi.
I perseguitati sono coloro che gli viene sottratta la
possibilità di fare giustizia nel nome del Signore, Re dei re, cerchiamo di
capire quale sia la giustizia del Signore Dio, quella che Yeshua (Gesù),
insegna negli stessi vangeli, che possiamo dividerla così, la Giusta correzione
o correzione fraterna, il saper giudicare con giustezza, cioè in modo giusto
equo, usando la sapienza e saggezza, beh poco usata anche nei tribunali umani,
anzi spesso dimenticata. Saper usare giudicare con giustizia cioè usando quella
parte del giudizio che tutti gli uomini possiedono e che risiede nella mente,
cioè con logica, perfezione, candore, amore, ma soprattutto con Verità perché
senza questa non sussiste nessuna giustizia che sia giusta. Di conseguenza
abbiamo che la Giustizia si regge sulle Verità, far giustizia significa portar
alla luce la Verità, farla conoscere, manifestare il verbo. Quindi coloro che
vengono perseguitai a causa della giustizia divina sono coloro che gli viene
sottratta la verità cioè gli viene appiccicata un falsità fatta passare per
verità e noi umani siamo molto bravi in questo, per cui coloro che vengono
perseguitati ingiustamente avranno il regno dei cieli. Una persecuzione può
essere fatta dalla giustizia umana nella figura del giudice, che dal singolo
umano, che da una comunità. Quindi
l’uomo usando una falsa giustizia perseguiterà anche i santi, i profeti, gli
apostoli, pur di farli tacere, perché il grande male che costoro fanno, è verso
il resto del mondo che non vuole sentir parola, cioè non vuole essere
rimproverato per le cose che va facendo, non vuole che in nome del nostro
Signore dei Signori, Yeshua (Gesù), qualcuno li possa rimproverare o richiamare
anche per il loro bene, così si muovono anche i preti che hanno la coscienza
sporca che mescolano il vero con il falso e che ascoltano falsi profeti, sia
per il loro bene economico e di prestigio. Per cui un profeta, un apostolo o
qualsiasi essere umano che cerca di aiutare il mondo affinché l’umanità non si
perda, questo viene attaccato e possibilmente messo a tacere, perché diventa
per il modo un macigno insostenibile così hanno fatto prima di noi, a Cristo
Yeshua, le sue parole erano intollerabile, insostenibili, fastidiose più delle
mosche perché ha la coscienza sporca e spesso sono proprio coloro che
dovrebbero stare dalla tua parte i peggiori accusatori, infatti Cristo lo dice,
“nessuno è profeta in patria” come dice nessuno lo è a casa propria oltre che
alla patria.
13Voi siete il sale
della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato?
Voi siete il sale della terra.
Gesù sta dicendo che noi siamo il nutrimento della
terra, essa vive perché noi viviamo in essa, perché per mezzo nostro noi la
rendiamo salata, cioè la facciamo produrre, la rendiamo fruttifera, siamo
capaci con il lavoro delle nostre mani, dell’intelligenza a far fruttare la
terra, mediante il nostro sale, cos'è questo sale? Il sale da sapore, quindi il
sale è il sapere, cioè la conoscenza, che risiede nell'intelligenza, quindi una
persona intelligenza ha sapienza e conoscenza, sempre che la usi alla luce di
Dio, perché anche il maligno è dotato di intelligenza ma egli non usa la conoscenza
che possiede per il bene, ma per agire nel male, quindi ci fa capire che la
conoscenza e l’intelligenza si può usarla sia per il bene che il male ecco che
ci siamo risposti anche al secondo quesito.
ma se il sale perde il sapore,
il sale può perdere il suo sapore, questo significa
che per far perdere la conoscenza basta usare il male, ecco che il male sottrae
a noi la conoscenza del bene, per rendere questa nostra intelligenza non più
sapiente, questo significa che il maligno è capace di togliere a noi, il sapere
che in definitiva è il sapore del sale. Quindi il maligno può far perdere all'uomo quel sale che sala di un buon sapore di salato, cioè di un ottima
conoscenza, perché è in grado di sottrarla a noi. Questo ci fa capire che egli
ci toglie la volontà di conoscere la verità, e quindi aver sapienza, conoscenza
e saggezza.
con che cosa lo si renderà salato?
A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Se l’uomo o meglio dire la sua intelligenza perderà la
conoscenza e la sapienza, cosa potrà ridargli quella stessa sapienza? Gesù ci
dice, che quel sale, cioè quell'uomo che non ha accolto quella sapienza quel
dono datogli, verrà gettato, perché ha accolto il male in se, rifiutando la
sapienza e conoscenza che Dio gli aveva dato. E quale condanna gli da? Quello
di essere gettato come uno straccio, e usato come pezza da piedi, viene
rigettato. Per cui cosa si capisce da questo insegnamento che chi ha
conoscenza, sapienza, saggezza ed intelligenza deve usarla per il bene del
mondo, per far conoscere al mondo la verità, questo è il cardine fondamentale.
14Voi siete la luce del
mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, 15né si accende una lampada per
metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che
sono nella casa.
Questo è un esempio per spiegare meglio il concetto
del sale che sala, ponendolo sotto forma di una luce, perché in realtà il sale
da sapore, quindi sapienza e conoscenza, ma questa non può rimanere nascosta,
deve essere rivelata, perché altrimenti non ha alcun senso di esistere, per cui
l’esempio della luce, è esemplare, visto che tutti gli essere umani lo
comprendono meglio, per facilità, e quindi dice se una città è sopra ad un
monte non si può nasconderla, se metti una lampada in luogo nascosto chi la
vede? Nessuno, e quindi cosa serve nascondere una bella luce, una bella città e
il sapere che Dio ti dà? A nulla, se l’uomo cela il sapere che meriti avrà?
Nessuno! Perché il sapere la sapienza e conoscenza è opera di Dio e Lui che la
elargisce a te e tu ne devi far buon uso, facendola conoscere a tutti.
16Così
risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere
buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli.
La vostra luce s’intende in questo caso la Luce della
conoscenza, della sapienza che Dio vi ha elargito, questo per rendere gloria a
Dio e non per farvi voi belli, con la sapienza di Dio e guadarci pure, perché
poi perdere la vita eterna. Si perché sono cose di Dio e come Gesù disse non ti
vantare delle cose di Dio, non ti vantare del bene che fai, perché non otterrai
ricompensa innanzi Dio, è la stessa cosa, quindi attenti voi preti e voi
veggenti che usate la parola di Dio per arricchirvi, perché non otterrete
meriti ai suoi occhi, perché avrete già ricevuto la vostra ricompensa dagli
uomini. Quindi mostrate al mondo la Luce di Dio, cioè i suoi doni, così gli
uomini vedranno le buone opere che farete senza lucro, ma solo per la gloria
del Padre Celeste! Non per gloriarvi, perché molti si gloriano di quanto Dio da
loro capire e sapere, perderete tutto, anche il buono che avete fatto!
17Non crediate che io
sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a
dare pieno compimento.
Yeshua, dice che non vuole cambiare la legge antica,
cioè non vuole abolire la tradizione ebraica, non vuole cambiare, vuole solo
precisare e rendere manifesto quanto uomini conoscono, cioè portare a
compimento tutto quello che il Padre Celeste Elohà ha rivelato, certo facendo
le giuste correzioni del caso, perché sappiamo molto bene che qualcuno ha posto
mano alla legge nel passato come sta è avvenuto nel futuro e avverrà ancora.
18In verità io vi dico:
finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un
solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
Finché il cielo e la terra non si saranno estinti,
passati significa che avrà avuto termine i loro giorni o la loro vita, nel
ciclo globale della creazione, dovrà termine la sua esistenza la terra e il
cielo sopra di essa, inteso come spazio attorno ad essa, quindi anche il
sistema solare. Dice non passerà un solo iota, che è la più piccola delle
lettere aramaiche-ebraiche, senza che tutto quello che è stato profetizzato non
sia avvenuto, quindi tutto quello che è scritto nelle sacre scritture avverrà!
19Chi dunque trasgredirà
uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto,
sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li
insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli.
Questa è
chiara! Quindi bisogna spargere gli insegnamenti di Gesù, nella verità e
conoscendo bene quanto è scritto e quanto ha detto Cristo!
20Io vi dico infatti: se
la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non
entrerete nel regno dei cieli.
In questo passo Gesù ci fa capire che esistono tre
giustizie, quella degli uomini farisei e scribi, quella degli uomini figlio di
Dio e quella di Dio che è la giustizia
perfetta.
Gesù parola di farisei e scribi, gli scribi sono
coloro che trascrivono tutto quello che serviva alla comunità, oggi chi possono
essere? Sono tutti coloro che cercano di trasmettere qualcosa al mondo,
soprattutto coloro che gestiscono le cose dell’amministrazione del mondo, i
politici, i letterati, ma anche il clero che potremo assimilarlo ai farisei, quindi
qui abbiamo le due categorie i religiosi che scrivono libri, stabiliscono le
norme sulla parola di Dio e i laici che scrivono libri e gestiscono le vite
degli uomini, giustizia, politica, etc.
Dice se la vostra giustizia non supera quella di
costoro, cioè di coloro che gestiscono la società religiosa e laica ma nell'ingiustizia, non entreranno nel regno dei cieli, cosa significa, che se
l’uomo non ricerca sempre la perfezione della giustizia di Dio e non la mettere
sempre in pratica superando i farisei e gli scribi, non potrà aver il regno dei
cieli. Questo non è un monito solo per gli ignoranti ma soprattutto per coloro
che gestiscono la giustizia, la legge, degli uomini e anche quella dei religiosi,
questa norma di Yeshua, è molto perentoria e mi sento di dire, chi la meriterà?
21Avete inteso che fu
detto agli antichi: Non
ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio.
Intanto è da
capire chi sono questi antichi!
Dice “fu detto”, Dio disse loro, “agli
antichi” riferito ai primi Adamo, Eva e alle generazioni passate
come Mosè, etc, definite antiche cioè che risalgono a tempi immemorabili,
quindi fa menzione dei comandamenti, Non ucciderai perché
ovviamente questo verrà sottoposto al giudizio!
22Ma io vi dico:
chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al
giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al
sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.
Gesù perfeziona il punto, spiegando meglio il
concetto, con il non uccidere s’intende anche non farlo mediante la bocca, cioè
non malignare, non dire falsa testimonianza, non ti adirare contro il tuo
fratello, che non è solo il fratello di sangue ma anche l’amico, e anche inteso
in una comunità tipo religiosa, sono tutti “fratelli” ; se uno si adira con il
fratello dovrà essere sottoposto a giudizio di chi? Della comunità questo
intende dire Gesù, è una norma che Gesù pone, per chi? Ovviamente per gli
apostoli, non tanto per gli altri fuori dalla comunità, quanto proprio per gli
apostoli, che se si adirano l’un con l’altro devono essere sottoposto al vaglio
della comunità. Ci fa capire che è in
riferimento alla comunità perché parla del Fratello questo modo di esprimersi
indica proprio la comunità della chiesa, ma volendo esterne la cosa anche alla
comunità civile, perché è lo stesso. Così anche dare dello stupido, al fratello
dovrà essere sottoposto al sinedrio, che altro non era che l’alto consiglio dei
preti ebrei, quindi arrabbiarsi con i fratelli si deve essere sottoposti a
tutto il giudizio di quella comunità, mentre chi da dello stupido a qualcuno il
suo giudizio deve essere fatto da coloro che tengono le redini della chiesa in
pratica da un tribunale ecclesiastico. Ma non è finita, chi da del “Pazzo” a
chiunque sarà gettato nel fuoco della “Geenna.” Perché dare del pazzo ad un
uomo, si rischia una pena così grave, eterna? Per un motivo molto semplice,
perché il primo uomo è Dio e dare del “pazzo” ad un uomo è come dare a () Dio
Quindi Yeshua dice se date del pazzo ad un qualsiasi
vostro Fratello che è un
uomo lo date a Dio, per cui la condanna è la Geenna, cioè l’inferno. link primo uomo!
Vorrei dare un consiglio spassionato a tutti
confessatevi al più presto se avete dato del pazzo a chiunque, anche a chi
forse lo meritava, perché noi non sappiamo nulla!
23Se dunque tu presenti
la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa
contro di te, 24lascia
lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo
fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Qui Gesù continua a dare le disposizioni su come gli
apostoli si devono comportare nella comunità,
dice se vuoi portare delle offerte
all’altare, prima di andare, riconciliati con il tuo fratello, perché
altrimenti la tua offerta non sarà guardata ne sarà accettata, questo è il
senso.
25Mettiti presto
d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché
l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga
gettato in prigione.
26In
verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo
spicciolo!
Questa metafora della prigione è particolare, Gesù ci
dice che è meglio mettersi d’accordo con ci ti accusa, se tu sei non nel giusto,
anziché attendere il processo, perché dice tu non sai come finirà, in questo fa
capire che spesso l’uomo fa qualsiasi cosa, per farti finire in prigione, per
cui usa la furbizia e accordati con il tuo avversario, perché altrimenti finirai
in prigione. Cerca un punto di contatto affinché quando sei innanzi al giudice
egli non possa più accusarti in modo grave e possa pagare il tuo debito in
altro modo e non con la prigione, in un certo senso obblighi il tuo accusatore
a rispettare i termini.
27Avete inteso che fu
detto: Non commetterai adulterio.
28Ma io vi dico:
chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei
nel proprio cuore.
Quindi anche il pensiero del guardare in un certo modo
una donna, è peccaminoso, ma dice solo se
passa nel cuore. Cosa significa il discorso del cuore, non è il cuore che batte
nel petto quello a cui Gesù parla, ma è
il cuore che sta nella testa, cioè precisamente una ghiandola detta ipofisi, la
ghiandola responsabile della produzione e stimolazione degli ormoni, cosa stava
dicendo che se vi fate prendere dal desiderio, quindi dagli ormoni, voi avete
già commesso peccato, se invece il vostro guarda non produce effetti
collaterale su di voi, non avete commesso peccato, questo è il senso vero della
questione. L’adulterio parte da una base minima!
29Se il tuo occhio
destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti
perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato
nella Geènna. 30E
se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti
conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo
vada a finire nella Geènna.
Il discorso dell’occhio perché viene fatto in questo
modo così estremista, perché ahimè l’occhio è spesso motivo di scandalo, cioè
motivo di stimolazione del cuore mentale, l’occhio che guarda ovunque attorno a
se, vede tutto e quel che vede, spesso produce un effetto ormonale, quindi da
scandalo, nel senso che esso è il mezzo del peccato, come lo è l’orecchio, come
lo sono le mani, come lo è altre parti del corpo che Gesù cita come membra. E
dice meglio che entri nel regno dei cieli monco piuttosto che perdere il regno
dei cieli e finire nella Geenna.
31Fu pure detto: “Chi
ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”.
32Ma io vi
dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione
illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette
adulterio.
Qui si
capisce, non c’è bisogno di dire molto.
33Avete anche inteso che
fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i
tuoi giuramenti”. 34Ma
io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio,35né per la terra, perché è lo
sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande
Re. 36Non
giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o
nero un solo capello.
Quindi non giurate mai nulla che è meglio, non dite
bugie che è meglio, neppure microscopiche, Gesù però dice che è meglio nemmeno
giurare innanzi al Signore perché spesso e volentieri noi spergiuriamo, perché
siamo contraddittori, e in certi casi non ci accorgiamo di dire menzogne.
Non si giuri, per Cielo, per Trono di Dio, né per la
terra, né per Gerusalemme, né per l’uomo, ne altro genere di giuramento, non si
giuri proprio su nessuno e su nulla, perché i figli degli uomini e gli apostoli
sono privi dei poteri di Dio! Questo è il consiglio di Gesù!
37Sia invece il vostro
parlare: “Sì, sì”, “No, no”; il di più viene dal Maligno.
Soggiunge invece di giurare cosa che non avete idea, rispondete al vostro
parlare, Si si, No no, cioè rispondete in verità il resto viene dal Maligno!
38Avete inteso che fu
detto: Occhio per occhio e dente per dente.
39Ma io vi
dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo
sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, 40e a chi vuole portarti in
tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.
Yeshua fa questa affermazione sulla base della
vendetta, “occhio per occhio dente per dente”. E dice invece di
vendicarvi donate al chi vi percuote, anche fosse il maligno, quel che chiede,
e non fate resistenza, perché altrimenti otterrete un danno più grande, perché se
vi va male potreste pure morire, nei confronti del maligno dice permettergli di
farvi del male, perché questo vi santifica. Ovviamente il maligno agisce contro
di voi, perché voi siete con Cristo, il maligno non attacca nessuno che sia con
lui, per cui se vi attacca, resistete con le preghiere, che sono per esso il
suo più grande veleno. Nel caso del tribunale, e qualcuno vuole derubarti, e la
sentenza è ingiusta, tu piuttosto che opporti, da anche il resto che hai, perché
poi ci penserà il Signore, dei Signori a far al sua giustizia, verso costoro e
a tu avrai acquistato meriti. Perché fondamentalmente è quello che Yeshua ci
dice tu sopporta il male che il maligno ti arreca direttamente e indirettamente,
mediante l’uomo, che vedrai che quel male procurato ti gioverà a te molto di
più che un bene. Da questo si comprende che Gesù preferiva amare di i nemici, anziché
gli amici, perché gli amici parlano bene di te e nulla di più, ma se tu avrai conquistato
un nemico questo farà di te un santo, perché avrai conquistato un anima persa. Quindi
si distrugge meglio un demonio “amandolo” cioè aver pietà di lui che odiandolo,
per cui anche nel discorso di un vescovo che non rispetta la parola di Cristo,
invece di odiarlo cerchiamo di correggerlo e aver pietà di lui, perché l’odio
rende più forte chi sta nel male.
41E se uno ti costringerà
ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due.
42Da’ a chi ti chiede, e
a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.
43Avete inteso che fu
detto: Amerai il tuo prossimo e
odierai il tuo nemico.
44Ma io vi dico: amate i
vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano,
45affinché siate figli
del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui
buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Ecco il concetto sopra esposto, amare i nemici e pregare
per chi ci perseguita, o chi perseguita la chiesa, o chi agisce in essa contro
di essa, modellando la parola di Cristo sulla sua volontà.
Elohà fa sorgere il suo sole, questo sole non è il
nostro sole, ma è inteso in senso figurativo del termine, fa sorgere, intende
dire che compie le sue opere dall'alba, e le pone su chi egli vuole, sia sui
cattivi che suoi buoni e da ogni sorta di beni sia ai giusti che agli ingiusti,
quindi sparge le grazie in maniera equa.
46Infatti, se amate
quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete?
Non fanno così anche i pubblicani?
47E se date il saluto
soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così
anche i pagani?
48Voi, dunque, siate
perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.
Gesù continua ad insegnare a tutti compresi gli
apostoli e da le sue direttive su cosa è bene o non bene fare, continua il
discorso dicendo, ma se amate chi vi ama, che bene fate? Se salutate solo i
fratelli, cosa fate di particolare? Nessuno ovviamente, bisogna quindi amare,
anche chi non ci ama e alla volte ci odia, alle volte è invidioso di noi o alle
volte ci sfrutta, oppure si risente perché affermiamo una verità che sa essere
vera, ma il nostro atteggiamento l’ha ferito, perché egli vuole rimanere nelle
tenebre del peccato, quindi bisogna pregare per tutti e dice di cercare di
essere perfetti come è il Elohà il Padre Celeste, non dice cercate di
assomigliare a Me ma di avvicinarvi alla perfezione di Dio, che è un utopia, perché
che senso ha, intende dire che dovremo tenere come metro di misura, la
perfezione del Padre Celeste e mirare a quella, non c’è bisogna di chiedere
altro, perché la perfezione copre tutto il resto, essendo che il Padre Celeste
è perfezione assoluta, chi mira ad essa ha già un piede in paradiso, perché in
realtà sarà il Padre Celeste che lo rende perfetto.
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