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sabato 17 gennaio 2015

La lavanda dei piedi … un investitura un fondamento!- Come un sacerdote riceve il potere divino!

Il fondamento essenziale , 
per divenire sacerdote!!!!


fonte foto


Precisazione:

Aggiungo un particolare, e lo metterò in tutti i testi che scriverò, quando mi accingo a scrivere un testo, non ci metto 20anni per scriverlo, ma faccio svelto, tanto svelto che potrei in meno di un ora scriverlo tutto, per cui da ora in poi scriverò in quanto tempo ho interpretato tali testi, così si capiscono subito molte cose.  Dato che il testo originale file.doc riporto sempre la data inizio e la data di fine della stesura, lo scrivo anche qui per questo che avevo scritto nel 17 gennaio 2015, così vedrete in quanto tempo impiego per scriverli: Questo testo stato iniziato alle ore 13:40 e terminato alle ore 15:20 compresa la grafica. Premetto per chi non lo sapesse, il mio modo di procedere per l'interpretazione qualsiasi siano  il testo non è come qualcuno pensa, lettura totale del testo e poi rilettura etc, no, no, niente di tutto questo, faccio così: leggo la prima frase e poi immediatamente scrivo, a raffica, terminato tutto il testo rileggo se c'è aggiungere o correggere qualcosa,(ma non sempre correggo, infatti poi gli amici mi brontolano, e avrebbero pure ragione), poi inserisco l'immagine e se non c'è, la creo e ci posso mettere un po anche mezz'ora e terminato tutto pubblico, ma potrei pubblicare anche più tardi. Se poi c'è bisogno di qualche riferimento, lo metto, ma di solito conoscendo bene il senso anche etimologico delle parole, non mi servirebbe, però dato che ci sono sempre gli scettici, lo aggiungo perchè se no poveretti, si sparano. Farò in modo che se apporrò delle modifiche scriverò la data di modifica o aggiunta, ritengo che sia giusto. 


Iniziamo!


Giovanni 13,1-20

Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». 

Intanto la parola lavare indica il rendere pulito, eliminare lo sporco, cioè rendere bianco, eliminare il peccato,  rendere puro …. Il senso del lavare, indica il rendere puro.
Poi dice “non avrai parte di me” significa che non può diventare partecipe della sua gloria.  Curioso l’abbinamento delle due parole avrai - parte … avere parte cioè diventare parte di qualcosa, far parte, non farai parte di me, cioè non sarai dei miei … 
cioè non ti potrò riconoscere come uno dei miei.

In pratica Gesù dice:  Se io non ti rendo puro, senza peccato, cioè se non ti tolgo il peccato, non potrò riconoscerti come uno dei miei.  

Cioè non potrai entrare nel mio regno!

In pratica questa lavanda dei piedi assume un valore di sigillo, cioè Cristo mediante questa operazione pone un sigillo sui suoi, quindi la lavanda dei piedi è necessaria per poter divenire parte di Cristo.

Quando poi dice, 10, “Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto mondo;”  precisa che la lavanda dei piedi è proprio indispensabile per rendere puro, cioè togliere il peccato, e porre su quel soggetto il sigillo di Cristo per renderlo e riconoscerlo come parte di Cristo. Cioè di sua proprietà.

Non è solo un atto di umiltà come tutti vogliono farlo passare, è molto di più, è proprio un rito ben preciso, che Gesù insegna agli apostoli e comanda loro di farlo ai loro simili, cioè a tutti coloro che gli apostoli volessero.

Non da preclusione in ciò, però dice: un servo non è più grande del suo padrone, né un apostolo è più grande di chi lo ha mandato.  Gesù ancora una volta distanzia la funzione dell’apostolo da chi è il maestro o padrone e da chi lo manda.

“anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri” questa parte identifica che ognuno di loro lavando i piedi vicendevolmente trasferisce l’uno all'altro la stessa funzione, in pratica l’uno e l’altro diventano partecipi della medesima natura dell’uno e dell’altro, ma essendo cristo il primo, riconfermano sempre la medesima natura.

Praticamente la lavanda dei piedi, ha una funzione di natura sacerdotale è come un investitura. Diventando parte di Cristo diventano sacerdoti di Cristo!

“Chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato».  La frase è molto semplice, chi accoglie un fratello, accoglie cristo, che accoglie il Padre eterno! Quindi accogliendo il fratello si accoglie Padre nel Figlio.

Rimane da capire perché i piedi!
“i piedi vediamo di capirlo! La funzione fisiologica del piede è quella di sorreggere il corpo, ed è l’unica parte del corpo che è la più umile in assoluto, perché fa il suo lavoro senza mai ribellarsi al resto, sempre in umiltà e con grande servizio, sicuramente la funzione del piede va oltre queste parole, i piedi portano avanti la vita e passo dopo passano su di essi si trascorre una vita.  Ma certamente legata alla funzione del piede c’è certamente altro, a che di misterioso, ricordiamo per esempio che Dio disse che mediante il calcagno la vergine avrebbe pestato la testa a satana, come dire che lo avrebbe dominato, ma qui Gesù usa la parola calcagno in senso diverso contrario, quindi sicuramente il piedi ha un funzione molto importante anche se appare poco importante, e secondo il nostro pensare la testa è più importante ed invece Gesù dice a Pietro, ma il resto del corpo te lo lavi da te, mentre io ti faccio mondo, cioè ti purifico partendo dal basso, cioè dal piede. Questo fa capire che legati ai piedi vi è una natura particolare che noi non comprendiamo fino in fondo. Ma i piedi sono anche il fondamento come lo sono le fondamenta di un edificio, purificare il fondamento significa renderlo simile al fondamento di colui che ti manda, di conseguenza si comprende che Gesù stabilisce in ogni apostolo un fondamento in cui Cristo vede in ogni apostolo la sua Chiesa, portato della sua chiesa, ogni apostolo diventa così tutto mondo, cioè tutto perfetto e tutto purificato, se non si compie in ogni seguace di Cristo questo rito, colui che deve essere fondamento non potrà esserlo, e non potrà esser parte di Cristo, cioè non potrà gestire il potere di Cristo per Cristo. Ecco perchè scegli i piedi, perchè sono il fondamento del corpo mistico di Cristo, se i piedi sono purificati, tutto il corpo è purificato perchè un fondamento impuro non può stare su un corpo puro. Quindi la lavanda dei piedi assume un senso molto diverso da quello che la chiesa ha sempre creduto. Non è un atto di umiltà assolutamente è un rito che serve per divenire parte di Cristo, cioè fondamento del corpo di Cristo, e dice se voi lo fate agli altri, sarete beati. Perché portare il fondamento significa trasmettere l'eredità di Cristo nel mondo, cioè rendere puro e casto colui che divine fondamento per altri. 


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9 Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo!». 10 Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto mondo; e voi siete mondi, ma non tutti». 11 Sapeva infatti chi lo tradiva;per questo disse: «Non tutti siete mondi».


12 Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Sapete ciò che vi ho fatto? 13 Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. 14 Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. 15 Vi ho dato infatti l'esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi. 16 In verità, in verità vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un apostolo è più grande di chi lo ha mandato. 17 Sapendo queste cose, sarete beati se le metterete in pratica. 18 Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto; ma si deve adempiere la Scrittura: Colui che mangia il pane con me, ha levato contro di me il suo calcagno. 19 Ve lo dico fin d'ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io Sono. 20
 In verità, in verità vi dico: Chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato».



La mia impressione è che Gesù vuole far capire che alcuni gesti sono molto importanti per trasmettere l'identificazione e l'appartenenza ad un gruppo oltre che trasferire un potere, perchè il gesto della lavanda dei piedi non è inteso come la chiesa erroneamente ha sempre inteso come gesto di umiltà, non centra nulla, non c'è nessuna umiltà in questo gesto!, Ma come vera investitura, una vera approvazione al sacerdozio, e non va fatta a tutti come la chiesa crede, ma dice Gesù gli uni e gli altri cioè tra voi come comunità degli apostoli è il modo per riconoscersi e il modo per approvarsi, quindi fa capire che alla fine del periodo di "studio teorico e pratico " della fede, ci deve essere questa lavanda dei piedi a sancire l'apertura alla vita religiosa, questo è il fondamento che Gesù insegna....  c'è un latro aspetto che Gesù afferma come legge certa e sicura che ogni volta che un membro della comunità viene elevato nel suo ruolo, gli altri lo devono confermare mediante la lavanda dei piedi, infatti nell'espressione vi dovete lavare i piedi l'un altro, è una confermazione, non solo per attestare e stabilire un fondamento tra di voi, ma anche per elevare di grado, si comprende dal discorso. Ciò significa che ogni qualvolta un sacerdote, viene elevato di grado deve ripetere il rito, perchè questa elevazione di grado sia effettiva, altrimenti non conta nulla. 


Un fondamento essenziale fondamentale, 
senza di questo nessuno è sacerdote!!!!

Penso che sia quasi un gesto "magico" cioè intriso di potere divino, in sostanza avendo Gesù fatto per primo, esso lo ha mediante i suoi apostoli trasferito a tutti i suoi sucessori, essendo ognuno di essi che ha ricevuto allo stesso modo questa lavanda dei piedi, tutti al pari avevano potere di dar lo stesso potere, non solo Pietro, tutti gli apostoli in egual modo, questo sottolinea ancora una volta che non vi era affatto un solo primo, ma tutti erano egualmente primi. 

Tutti i riti che la chiesa si creata, per darsi i sacerdoti, non sono nulla a confronto con questo, questo rito,  il vero ed unico FONDAMENTO che stabilisce per diritto divino il sacramento sacerdotale, non c'è altro!  

Specifico un altra cosa, la chiesa sbaglia amministrare questo rito a tutti, perchè così facendo, secondo la volontà di Gesù, che è volontà sopra la chiesa, fate ben attenzione a quanto sto dicendo, in pratica i sacerdoti rendono un uomo o donna che sia, sacerdote anche se non sanno quello che fanno, perchè questo è il vero rito per dar potere a chi la chiesa desidera far divenire parte di Cristo cioè fondamento e quindi della stessa. Niente altro è superiore a questo per trasmettere il potere di Cristo, mediante l'acqua che lava, ma al tempo stesso trasforma l'essere in fondamento cioè parte con Cristo e s'intende a livello spirituale cioè come spirito!!!!   

Ricordate che Cristo non dice nessuna parola mentre fa questa operazione, lava solo i piedi, questo significa che non servono parole, è il gesto che conta, ma fatto da non un sacerdote ma da un apostolo che ha in se la nomina da parte di Cristo di essere tale, a tal proposito aggiungo una parte importante e fondamentale per capire meglio la questione.


Aggiunta ed inserita nel discorso nel 2018:
Il problema qual'è, sia gli apostoli che altri a venire, non hanno minimamente compreso la serietà e l'efficacia del rito stesso, così facendo gli Apostoli non hanno trasmesso loro stessi il vero senso del rito che è appunto questa particolare consacrazione di natura spirituale, che fa divenire coloro che la ricevono come spiriti, per cui oggi giorno e anche in tempi antichi dopo gli apostoli, non ci fu più nessuno che replicò il rito nelle modalità fatte da Cristo stesso, per cui il senso reale di tale cosa fu perso, fino al momento in cui io stesso, in questo testo non lo spiegai e rivelai e quindi ho riportato in auge il rito andato perduto. Il problema ora qual'è, essendo, che dopo gli apostoli non venne più fatto da e a nessuno, solo un altro apostolo indicato da Dio e consacrato a tale ruolo può, manifestare lo stesso rito, non lo può fare neppure un vescovo, cardinale o papa oggi, perchè in realtà essendo che i primi apostoli non lo fecero più con quel pensiero, ad altri loro simili, il rito è stato disatteso, per cui nessuno dei preti attuali, ha in se il rito stesso, anche lo conoscessero perchè oggi io l'ho svelato, per cui non lo possono tramandare, non avendolo mai ricevuto. Ed anche se lo fanno non è valido, perchè ci vuole un apostolo che sia stato nominato non da Sacra romana Chiesa, ma da Dio stesso dal Cristo Gesù o lo Spirito Santo e attualmente bisogna dire la verità ci sono solo io,  che sono stato nominato da Cristo mediante una suora con le stimmate ad apostolo, ma ho già raccontato tale cosa, in altro articolo.(almeno per le conoscenze in merito di altri nominati da Dio stesso), ma sono l'unico che ha rivelato come era a quel tempo, il vero senso del rito stesso. 

Per cui l'unico che lo potrà fare è colui che è stato proclamato da Cristo stesso suo apostolo, in tempi odierni.


S.Francesco fu ordinato apostolo da Cristo, ma non conosceva questo particolare rito, altrimenti lo avrebbe divulgato e tutti l'avrebbero conosciuto in tempi odierni, per altro ricordo che la chiesa lo ha confuso, con un rito di umiltà cosa che non lo è per nulla a che fare, per cui anche S.Francesco non lo tramandò. 



 E questo rito può essere fatto in qualsiasi momento, non c'è una data specifica, però posso dire che il miglior giorno della settimana è il Sabato, non la domenica, dato che Gesù operava spessissimo di Sabato i suoi prodigi.  

Quando lo Spirito Santo non parla da sé indipendentemente dalla volontà dell'uomo, ecco che l'uomo afferma le sue volontà e le fa legge. 

Se un sacerdote non riceve questo genere di consacrazione-rito dell'acqua non è un sacerdote come volle Cristo!  Ma è e rimane solo sacerdote per la chiesa, quindi non dispone del vero potere di Cristo. 



Aggiungo come m'è stato detto e chiesto da Nostro Signore Gesù il Cristo di aggiungere quanto segue: 


riferimento link. 18 settembre 2016, ore 19:00

Oggi Gesù mi ha comunicato quanto segue.

"Caro figlio ascoltami:


L'uomo con la sua piccola intelligenza pensa di sapere quello che Io ho fatto in mezzo al popolo e ai miei Apostoli, non tutti lo compresero nemmeno i miei apostoli che era investiti dal Mio Santo Spirito, e voi che non lo siete volete sapere più di loro? Andate giudicando la Mia parola con la vostra piccola mente senza l'opera santa del Mio Santo Spirito.

Voglio rendere più perfetto quanto sotto l'ausilio del Santo Spirito hai scritto sull'elezione dei miei Apostoli e futuri sacerdoti, integralo nel testo, della mia parola.

L'investitura a capo della chiesa non deve venire per volontà di un'assemblea formata da non eletti, ma solo come Io li elessi. Se avessi eletto un primo, durante la lavanda dei piedi, avrei fatto il rito dell'acqua solo ad uno, non a tutti, mentre tutti erano degni della mia volontà alla pari, nello stesso modo, perché volli così. Dopo la mia resurrezione, gli apostoli si diedero un capo tra loro, investendolo come feci Io, verso di loro, ma non fu mia la volontà, ma loro. Per cui, anche la chiesa che ha i suoi ministri(apostoli) può far lo stesso. Anzi il vicario regnante deve indicare il suo successore finché è in vita.

Ma se nessun ministro che non abbia ricevuto l'elezione mendiate il rito dell'acqua(la lavanda dei piedi) per Mia volontà può essere sacerdote, vescovo, ne può salire in grado. Inoltre colui che venisse eletto a capo dei miei ministri, deve a sua volta lavare i piedi a chi chi lo ha eletto, per confermali e l'elezione non deve essere segreta, tutti devono sapere chi lo vuole e chi no! Questa è la Mia Volontà perché Io sono stato mandato dal Padre Celeste e la mia parola è legge!

Come i vegliardi riconoscono la Mia deità nel Padre, nel Figlio, nella Spirito Santo, Madre, i vescovi devono riconoscere il loro vicario per Mia volontà, ma Voi siete uomini e tra uomini non ci si inchina, non ci si inchina ai re della terra, perchè anch'essi sono uomini mortali, non  dei.

Non intristite i vostri cuori, per quanto vi ho detto, perchè il mio giudizio non sia duro con voi. Se, Io che sono Dio con Dio, mi sono chinato ai miei apostoli, per renderli parte di Me, voi dovete chinarvi tra di voi, per divenir parte di Me, chi è in alto s'inchini a chi è in basso, se volete essere come io vi ho detto, servi utili a Me. Non siete qui per vostra volontà, ma per Mia se fate quanto vi ordino. L'uomo in ogni ordire e grado ama sentirsi grande e porsi ai primi posti, il suo cuore si sente grande e s'inorgoglisce quando riceve una nomina, ma chi non si pone come ultimo non entrerà nel Regno dei Cieli.

Riconoscetemi quale Sommo Re e io vi riconoscerò mie Apostoli, e vi darò quanto vi è utile e giusto per rendere grande l'opera del Padre Mio Celeste.

Caro figlio non temere, continua a spargere la mia opera ti sarò sempre vicino, manderò a te tutto quello che ti è utile, avrai sempre la mia parola, sempre le mia protezione, sia chi è nel bene, che, chi è nel male sa mediante te la mia volontà. 

Chiama sempre la mia Santa Madre come tua madre, essa e lo Spirito Santo ti saranno vicini."

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Alle volte mi dico se la gente è stupida o intelligente!

Ho visto un po di tempo fa, dopo che il sottoscritto ha pubblicato questo articolo, che alcuni prelati cattolici e protestanti o di altre sette o confessioni religiose, hanno riprodotto il rito da me rivelato, su altri pastori non cattolici, ebbene cari signori se voi credente che il rito che fate sia valido, vi comunico che non lo è, sopratutto perchè se fosse stato fatto da un cattolico verso un laico poteva essere valido (anche no), ma se lo fate verso un consacrato di altro culto, non solo il rito non è valido, ma fate pure peccato, perchè in sostanza trasferite lo stesso tipo di spirito che l'altro possiede in voi, questo non deve essere fatto, ne tanto meno deve essere fatto da un cattolico o ortodosso vero qualsiasi altro che rimanga della sua religione, si può fare solo ed unicamente se siete veri apostoli di Cristo e solo se a chi lo fate vuole diventare unicamente cattolico o ortodosso, a nessuno altro deve essere fatto!!!!

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Voglio aggiungere qualcosa di più a questa parola, oggi 3 ottobre 2019.

Oltre a quello che ho scritto sopra. 
Oggi rivelo anche qualcos'altro che questo stesso passo dice, vi chiederete perchè adesso e non prima, perchè così ho deciso:


 «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto mondo; e voi siete mondi, ma non tutti»

Il brano oltre a testimoniare l'atto di rendere apostoli o meglio dire sacerdoti coloro che sono chiamati ad esserlo, ha anche un altro ruolo, l'acqua come già detto è fonte di rimozione dei peccati, è un lavacro, che toglie i peccati, infatti Gesù la usa, per diverse funzioni, lava e al tempo stesso consacra, infatti dice "Non tutti " ciò significa che nel gruppo degli apostoli vi erano taluni che non erano Mondi, significa che non erano privi di peccato, per cui l'azione ha diversi scopi, può essere intesa come consacrazione al sacerdozio, così come anche o esclusivamente per togliere i peccati, lavare i piedi che sono il fulcro del corpo, ha questa valenza togliere il peccato che viene eliminato dall'uso dell'acqua, l'acqua toglie il peccato, come il battesimo nel quale si Usa l'acqua ed essa ha la duplice funzione di lavare, quindi eliminare il peccato e al tempo stesso infondere, la benedizione, gesù ci mostra che consacra e non si toglie il peccato se non mediante l'uso dell'acqua.

Quindi prima li ha resi mondi e al tempo stesso li ha consacrati, ma quale differenza c'è tra questo lavare e il battesimo?

La differenza sta nella parte del corpo trattata, non tanto nel rito stesso, il lavare i piedi indica togliere il peccato in modo totale e quindi si rende la persona monda, cioè immacolata, oltre al fatto di consacrarla. Mentre lavare il capo ha il senso rendere la persona sotto il dominio di Cristo-Dio, in pratica si pone sulla persona una sorta di marchio spirituale che dice che quel soggetto è di Dio.


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domenica 16 novembre 2014

LA POTENZA DI DIO SI MANIFESTA NEI PICCOLI





 LA POTENZA DI DIO SI MANIFESTA NEI PICCOLI

Prima di tutto chi sono i piccoli, esso non sono solo i bambini, ma anche coloro che sono ignoranti, o poco istruiti, anche coloro che hanno poco spirito, anche coloro che essendo grandi ma non hanno conosciuto Cristo, i poveri, gli indifesi, i bisognosi e non ultimi i peccatori, ma i piccoli sono anche gli umili.

Mt 18,1-11 - Chi è il più grande nel regno.

1In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?». 2Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro 3e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. 4Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli.  5E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.6Chi invece scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare.  7Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che vengano scandali, ma guai all’uomo a causa del quale viene lo scandalo!8Se la tua mano o il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo e gettalo via da te. È meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, anziché con due mani o due piedi essere gettato nel fuoco eterno.  9E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te. È meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna del fuoco.10Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli. 11[..]»


 «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?».   

E' il più piccolo! cioè il più umile chi non si erge e chi non si esalta, e chi può essere così umile e così grande al tempo stesso, se non il Padre Eterno, il Figlio Suo lo Spirito Santo e la Vergine immacolata...  l'affermazione di Gesù non riguarda solo gli esseri umani ma tutti coloro che sono nel Regno dei cieli.... per noi il più piccolo, è l'innocente, il povero, l'umile, il saggio, ecc... tutto ha un grado, un livello, si sale sempre più in alto e più si sale e più si trovano anime umili, candide, pure, sfolgoranti, piene d'amore. 

"In verità io vi dico, se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli."  

 .....meditate ..... diventare come bambini significa diventare candidi, puri, abbandonare il peccato... donarsi a Dio ma non solo nell'essere ottimi sacerdoti, ma anche buoni padri e madri  di famiglia per dare al mondo santi figli. 

"E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me."
Perché Gesù che è Dio, figlio del Padre Celeste, abita nei più piccoli, negli umili. nei candidi, nei puri di cuore....

"Chi invece scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare." 

Questa frase è particolare perché è condiziona....dal crede in Gesù.... e dice "che credono in me" questa parte è curiosa, perché indica che ci potrebbero essere dei bambini o degli adulti che pur essendo umili, candidi, miti, ecc non credono in Lui.... quindi Gesù condiziona il suo comando solo per coloro che credono in lui, gli altri non otterranno nulla.  Se scandalizzate (pedofili, prostituzione, riti satanici, ecc)queste esseri umani, che sono a me devote, vi conviene uccidervi prima che io faccia la mia sentenza, questo è il senso vero dell'espressione, perché significa che non otterrete misericordia. Per questa ragione, si battezzano i bambini piccoli, appena nati, perché così facendo se ad essi accaddese un dramma, in funzione del fatto che i genitori li hanno battezzati, per la loro fede, essi salveranno... Però Lo scandalizzare i piccoli non è inteso solo per i soggetti cristiani,  ma per tutti anche i non cristiani, nel senso che i soprusi che si fanno verso questi anche se non dovessero credere, sarebbero considerati da Dio sempre reati... quindi passibili della stessa sorte. 

"Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che vengano scandali, ma guai all’uomo a causa del quale viene lo scandalo!"

Lo scandalo esiste lo dice e lo fa capire, ma fin tanto che esso, rimane rinchiuso nell'ambito personale e non viene posto pubblicamente esposto alla gogna del popolo, esso non verrà considerato uno scandalo. Quindi guai a coloro che fanno scandalo verso chiunque...

"Se la tua mano o il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo e gettalo via da te. È meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, anziché con due mani o due piedi essere gettato nel fuoco eterno. ""
Non è la mano o il piede che reca scandalo, ma semmai la coscienza, la mancanza di valori, della morale, dell'etica, dell'onesta ecc, che fa scandalo, dice allontanalo da te, cioè fuggi il peccato, allontana chi ti propone il peccato, staccati da esso, e riufiutalo, gettalo via. E' meglio entrare nel regno dei cieli come uno storpio anziché perdere la vita eterna. Cioè è meglio per te essere privo di qualsiasi benessere materiale, anziché perdere il bene più grande della esistenza...  In pratica tutto sta nella volontà, nel opporsi fermamente alla tirannia di satana, ma anche ai desideri smodati dell'essere umano. 

"""E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te. È meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna del fuoco.""

Per occhio intende che tu sei un guardone, uno che mira solo a vedere cose scandalose, quindi un soggetto bramoso di sensualità, sessualità e perversione, in sostanza malizioso, uno che cerca sempre una soddisfazione fisica, quindi ti dice meglio che tu sia cieco, anziché terminare i tuoi giorni nella geenna ... 

""""Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli. """

Questa frase è particolare, qualcuno si chiederà per quale ragione pone alla pari i piccoli con gli angeli, quale relazione c'è tra i due? 

Dice volete sempre bene ai piccoli, non solo bambini e non disprezzate mai costoro, non trattateli con sufficienza e non allontanateli da voi, come derelitti, come oggetti  senza valore da evitare come la peste e non persone  umane da amare.  Dice che gli angeli in rifermento ai custodi di costoro, sono sempre in contemplazione del volto di Dio, quindi ci stà dicendo che Dio vede mediante loro, quello che il mondo fa a loro e quindi Dio giudica sempre l'operato di chiunque muova qualsiasi azione verso costoro... questo è quello che intende dire, gli angeli di costoro  stando in contemplazione del Padre Celeste Esso vede attraverso gli occhi degli angeli, e mediante quelli dei bambini, in sostanza guardare in faccia uno di questi piccoli è come guardare Dio, cioè significa che mediante questi piccoli e candidi esseri ci si trova innanzi alla presenza del Padre Eterno. 

In poche parole il bambino candido, puro, immacolato, è lo specchio di Dio e mediante esso, Dio ti guarda. 

Questo dovrebbe essere un monito e un motivo di amare di più i piccoli. 

E la stessa cosa avviene con Gesù quando esso dice, chi vede me vede il Padre, significa che Gesù ha sempre innanzi a se il Padre e chi ha la fortuna di guardarlo in volto, il Padre lo vede... di conseguenza l'essere umano vede il Padre, come per i bambini, Gesù funge da tramite, oltre che essere lui stesso Dio. 

lunedì 10 novembre 2014

IL TEMPIO DI DIO

IL TEMPIO DI DIO

Vangelo secondo Giovanni.( 2,13-22)
Si avvicinava la pasqua dei giudei e Gesù salì a Gerusalemme.”
La descrizione del racconto ci mostra un Gesù, che si adira contro chi fa della casa del Padre suo una spelonca di ladri, truffatori, imbroglioni, dove il danaro diviene merce di scambio per lucrare le grazie ed arricchirsi. Proprio come avviene oggi in tanti luoghi sacri, dove assieme al sacro vi è anche mammona. L’uso della forza per Gesù è lecito quando si deve difendere quello che è il cuore della fede, anche con le armi, anche se una frusta non sarebbe proprio un arma mortale, ma sicuramente è un arma che può ferire.  Un parallelismo lo troviamo quando S. Michele e le legioni celesti devono difendere con la forza Dio stesso. In questo suo modo di fare Gesù si vede un aspetto da guerriero, che dimostra il suo grande amore verso il Padre Suo Celeste ed ammonisce dicendo : “ non fate della casa del Padre mio, un mercato” . quindi è inorridito, di come gli Ebrei trattano il Padre Suo.
Gesù però non parla solo del tempio fisico in terra del Padre Suo, di cui bisogna aver massimo rispetto.  Ma fa un rifermento ad un altro tempio che è Egli stesso, con le parole :” Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere.”   E fa capire che questo nuovo tempio non sarà un tempio di pietre ma di spirito, che verrà racchiuso in un corpo, quindi quando si assume in noi il corpo e sangue di Cristo il nostro corpo umano diventa suo tempio, Gesù costruisce in noi il suo tempio santo. Quindi come egli rimprovera gli ebrei di trattare male il tempio del Padre Suo, così egli farà verso coloro che tratteranno male il tempio di Dio che sta nei loro corpi, mediante il Figlio.
Il riferimento al suo martirio era chiaro, nel “distruggete”, non era un invito ad ucciderlo, ma un anticipazione di quello che gli avrebbero fatto, ha in sostanza ha predetto la sua morte e resurrezione. La parte più sconvolgente del racconto di Giovanni è l’ammissione degli apostoli che loro non credevano veramente fino in fondo in Gesù, era insicuri, avevano dubbi, perplessità per queste ragioni si rendono conto e credono, solo dopo la sua morte e resurrezione, perché la scrittura combaciava esattamente con quello che Gesù disse e fece.
Solo per questa ragione hanno creduto in Gesù, ecco allora spiegato perché Gesù in alcuni tratti dei vangeli è come rammaricato, rattristato che i discepoli non comprendono e poco gli credono;   alle volte è anche stanco di tutto quello che accade e vorrebbe quasi andarsene, e nelle parole : “Fino a quando vi sopporterò!”. Anche se in alcuni tratti alcuni di questi apostoli esternano, un profondo riconoscimento dell’identità di Gesù, anche in ciò, Gesù esprime che non sono loro a credere, ma è lo spirito che gli rivela chi è Gesù, come nel caso di Pietro, che Gesù stesso gli dice “non sei tu per tua volontà che hai affermato queste cose, ma lo spirito che te le ha rivelate”, questo fa capire che non erano loro che avevano riconosciuto realmente Gesù, ma era lo spirito che glielo rivelava, affinché essi credessero e che dassero testimonianza. Ma poi nella realtà continuavano ad avere i loro dubbi, infatti se Pietro veramente avesse creduto in Gesù, non lo avrebbe tradito. E questa frase del passo di Giovanni “ i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto queste cose, e credettero” non sarebbe stata dichiarata se gli apostoli fossero stati credenti da sempre …
Questo racconto cosa ci fa capire in definitiva che spesso e volentieri l’uomo è incredulo, soprattutto chi vuole seguire Gesù, si pone sulla sua strada, e desidera divenire uno dei suoi, proprio costoro sono i più scettici, solo quando avranno le prove tangibili che Gesù è vero Dio allora crederanno, altrimenti rimangono sempre con due piedi in due scarpe.

Questo è un messaggio diretto non tanto ai laici quanto diretto alla chiesa.  Infatti in altro passo Gesù fa capire che è più facile trovare in un appartenente del popolo una persona veramente credente che non in uno dei suoi. Quando il Gesù ci racconta il fatto del Centurione e quello dell’Emorroissa, egli ci spiega come questi due individui, si comportino similmente, entrambi credono senza vedere, credono cecamente in Gesù, credono e sanno di aver già ottenuto, non si pongono domande, sarà vero o no, non sono dubbiosi, credono di più degli apostoli, ed infatti Gesù fa notare agli apostoli questo fatto. E dice loro che questi soggetti hanno vera fede, per la quale essi ottengono subito la grazia.  In questo discorso Gesù fa capire che la chiesa futura sarà una chiesa di scettici, di persone che dovranno toccare con mano per credere, mentre il qualcuno nel popolo sarà addirittura meglio di loro. 

mercoledì 15 ottobre 2014

GESù NON PRONUNCIA MAI CONDANNA?

Papa: "Gesù ha solo parole di perdono."
Non pronuncia mai condanna. Dona più di quanto gli si chiede
24 novembre, 2013 12:33
 (ANSA) - ROMA, 24 NOV - "Gesù pronuncia solo la parola del perdono, non quella della condanna; e quando l'uomo trova il coraggio di chiedere questo perdono, il Signore non lascia mai cadere una simile richiesta". Lo ha detto il papa nell'omelia della messa per la chiusura dell'Anno della Fede. "Il Signore dona sempre di più di quanto gli si domanda", ha detto."L'atteggiamento richiesto al credente - ha spiegato - è quello di riconoscere e di accogliere nella vita la centralità di Gesù in pensieri, parole e opere".

Ma chi dice, che Gesù non è lo stesso Padre eterno?, non è forse Gesù  in Dio ?…

Gesù infatti disse:
Giovanni 12,44-50 “ chi crede in me, crede non in me, ma in colui che mi ha mandato; e chi vede me, vede colui che mi ha mandato. …. Perché io non parlo per me stesso; ma il Padre stesso, che mi ha mandato, mi ha ordinato quello che devo dire e quello che devo insegnare ….” Quindi se Gesù è il Padre e nella Genesi il Padre ci da una legge perché noi l’applichiamo in noi e verso il prossimo, chi siamo noi per dire che il Padre non comanda? E non condanna? Il decalogo antico è una serie di precetti e leggi inderogabili che Dio Padre manifesta, prima di tutto perché le sue creature vengano ammonite dal compierle, perché la condanna ricade poi su di esse ed è severa e definitiva. Gesù essendo Dio con Dio, ed essendo esso stesso il Padre, come Gesù bene specifica in tanti passi dei vangeli, non può esso stesso non condannare, e non può esso stesso smentire quanto il Padre suo ha detto, comandando e condannando, ed essendo Gesù nel seno del Padre, fa esattamente quello che il Padre gli dice di fare, attenendosi perfettamente alla legge!

Per quel che riguarda la condanna di Gesù, ne descrivono chiaramente tutti gli evangelisti:
in merito agli scribi e ai farisei..

Gesù....non condanna forse? non critica forse ? Non richiama e non rimprovera? Non ammonisce? .Non avrà usato il termine condanna , ma in realtà Egli ha condannato!

.leggiamo meglio invece di fare orecchie da mercante...LUCA : 11,37-13,9.

«Guai anche a voi, dottori della legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito! ".......«Guardatevi dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia. Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Pertanto ciò che avrete detto nelle tenebre, sarà udito in piena luce; e ciò che avrete detto all'orecchio nelle stanze più interne, sarà annunziato sui tetti..."

In tanto il termine, GUAI sta proprio ad indicare un avviso, di una possibile condanna che Gesù fa verso questi soggetti … esistiti ed esistenti in tutte le società.

..Luca 7,31-35… Gesù giudica i suoi contemporanei. …

Un conto è dire non giudicate e non condannate, perché è rivolto a noi uomini terreni e un conto dire che Gesù non possa giudicare o non possa condannare, questo è falso, perché essendo Gesù nel PADRE esso è con il Padre il giudice eterno, può giudicare e può condannare. Come scritto Egli è il giusto giudice, e solo e solamente lui può avere l’ultima parola in merito, Egli quando parla a noi nei vangeli , lo fa per noi, non per lui, che Egli è già giustizia, non dice a se stesso che Egli non condanna, non giudica e non critica, lo dice a noi, perché noi siamo imperfetti, mentre lui è perfetto e solo Lui nel seno del Padre può giudicare e condannare, noi no! Chi siamo noi per giudicare l’opera di Gesù? E porre la nostra Parola superiore alla sua?

I comandamenti prima di essere una condanna, sono degli ammonimenti, ma se un soggetto non li rispetta alla fine della sua vita diventeranno la sua condanna.

1)"Io sono il Signore, il tuo Dio, ….. Non avere altri dèi oltre a me.2) Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il Signore, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso bontà fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti. 
3) Non pronunciare il nome del Signore, Dio tuo, invano; perché il Signore non riterrà innocente chi pronuncia il suo nome invano.(condanna) 

4) Ricordati del giorno del riposo per santificarlo. Lavora sei giorni e fa' tutto il tuo lavoro, ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al Signore Dio tuo. 
5) Onora tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano prolungati sulla terra che il Signore, il tuo Dio, ti dà. 
6) Non uccidere. 
7) Non commettere adulterio. 
8) Non rubare. 
9) Non attestare il falso contro il tuo prossimo. 
10) Non desiderare la casa del tuo prossimo; non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo"

Gesù non ha mai condannato i 10 comandamenti, anzi li ha osservati, per cui essi sono DNA di Gesù.
Gesù quando scaccia i profanatori del tempio, non esegue una condanna?
"Sta scritto: "La casa mia sarà chiamata casa di preghiera; ma voi ne fate una spelonca di ladri"" questa è una condanna, proprio verso i sacerdoti.

Un'altra condanna che Dio trasmette all'umanità riguarda le pratiche sessuali.

 

(Genesi 19, 1-29) e il delitto degli uomini di Gàbaa (Giudici 19, 11-30) « 4Non si errano ancora coricati, quand'ecco gli uomini della città, cioè gli abitanti di Sòdoma, si affollarono attorno alla casa [di Lot], giovani e vecchi, tutto il popolo al completo.5Chiamarono Lot e gli dissero: «Dove sono quegli uomini [gli angeli] che sono entrati da te questa notte? Falli uscire da noi, perché possiamo abusarne!». »

(Levitico 18, 1-30) « 22Non ti coricherai con un uomo come si fa con una donna: è cosa abominevole. 24Non rendetevi impuri con nessuna di tali pratiche, poiché con tutte queste cose si sono rese impure le nazioni che io sto per scacciare davanti a voi. 29Chiunque praticherà qualcuna di queste abominazioni, ogni persona che le commetterà, sarà eliminata dal suo popolo. » 
Castighi (Levitico 20, 1-27)« Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a morte: il loro sangue ricadrà su di loro. »
Gesù, non ha mai condannato questi scritti, di conseguenza egli non esprimendo condanna di questi, li sostiene.
E Gesù disse ai suoi discepoli: « Come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri » (Gv 13,34).      Anche questo è un comando  ma se non viene eseguito diviene una condanna. 

Perché se nell'immediato Gesù non condanna, ma egli condannerà dopo la morte del soggetto.
Certo, Gesù preferisce amare le persone che condannarle, ma quando si trova innanzi a certi fatti, non può tacere e cerca di far capire con l’ammonimento, il comando e il giudizio cosa e come ci si deve comportare l'essere umano per evitare la successiva condanna.  Le parole di Gesù sono principalmente di insegnamento, egli ci trasmette la legge del Padre Suo che è in lui, non può parlare diversamente e quindi fa il possibile per farci capire come noi dobbiamo comportaci per non essere condannati. Il Signore Gesù insegna il perdono, ma nell'amore della legge del Padre Suo.

Non diciamo l’eresia che Dio perdona tutto, anche se non chiediamo perdono, perché ciò non è vero, Egli perdona se noi chiediamo umilmente perdono e se siamo realmente pentiti, se noi tentiamo con tutte le nostre forze a non commettere più quel peccato e cerchiamo di  comprendere l’amore che Dio riversa in ognuno di noi, diventiamo come suoi figli. Allora facciamo la volontà vera di Dio.

Ma dicendo che Egli perdona sempre, facciamo un azione negativa perché non insegniamo nulla di ciò che Gesù ha insegnato, ammonendo e richiamando l’umanità alla conversione.
   
E se un cristiano non ammonisce, non corregge il prossimo, che cristiano è?
Anche la legge degli uomini è fatta per ammonire, e fatta per essere rispetta non per essere prevaricata, così è per la legge di Dio, non si deve prevaricare, con la propria volontà.

“e quando l'uomo trova il coraggio di chiedere questo perdono, il Signore non lascia mai cadere una simile richiesta". Lo ha detto il papa nell'omelia della messa per la chiusura dell'Anno della Fede”

Senza ombra di dubbio Gesù ascolta sempre la richiesta di soccorso dei suoi figli, ma ogni caso va da se, Egli si basa innanzi tutto, su quello che legge nel cuore, nella mente di quel soggetto che si avvicina a lui, e giudica quel soggetto, da ciò che vede, non è detto che il nostro vedere sia uguale a quello di Dio, anzi noi non siamo in grado di giudicare e vedere realmente l’animo, la mente di questo soggetto e per noi tutto potrebbe essere possibile di perdono, quando nella realtà può non essere come noi pensiamo. Certo il Signore spera sempre che ogni persona si converta e lui stesso è desideroso di perdonare quella persona, ma Egli sa giudicare noi no!

Divorzio e adulterio…

Divorzio e adulterio…

Matteo 19,9 Gesù:"Perciò io vi dico: Chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di concubinato, e ne sposa un'altra commette adulterio»."


Concubinato = concubina = amante = convivente
Ripudiare = disconoscere,  cacciare, mandare via, allontanare, respingere, rifiutare, abbandonare.

Uomo sposato ripudia, cioè manda via la moglie, la caccia di casa -----ne sposa un'altra commette adulterio….

Ma c’è alternativa…   “se non in caso di concubinato” intende dire che se per caso, mentre vive con la prima moglie, ha un amante e la mantiene, quindi la mantiene, contemporaneamente, ovviamente la concubina è una seconda moglie, nei paesi mediorientali … e lascia la prima moglie …. Non commette adulterio…

Sinceramente la trovo strana questa alternativa.. ... Sembra un contro senso…. 

Però, vediamo... se l'uomo abbandona la moglie e ne sposa un'altra commetto adulterio, questo significa che la seconda moglie non la deve conoscere, durante il periodo in cui è sposato con la prima….quindi la trova successivamente e con lei si sposa….e commette adulterio...

Nella seconda alternativa..dice che mentre ha un prima moglie, potrebbe avere un amante o concubina, ma non capisco se questa seconda donna, deve essere conosciuta dalla prima moglie o segreta….perché mi da l’impressione che in realtà la seconda donna, cioè l’amante deve essere conosciuta dalla moglie… cioè resa nota, ma nel tempo attuale nessuno che ha l’amante rende nota la relazione con un'altra donna o uomo…
Ho l’impressione che intenda proprio questo, che la concubina sia nota alla prima moglie…non segreta…
Perché in effetti pensandoci bene un amante segreta corrisponde ad una donna che viene dopo aver cacciato la moglie e quindi fa adulterio; mentre nel secondo caso se la prima moglie conosce l’amante pare che non faccia peccato di adulterio, perché in realtà la sostituisce…. E rientra nel medesimo nucleo familiare… si perché se la concubina deve essere mantenuta dal uomo, come si fa con la moglie, entrambe rientrano nel nucleo familiare unico e forse Gesù in un certo senso riconosce questa cosa, come alternativa ad una possibile famiglia allargata sempre composta da una moglie principale e una possibile amante che forse potrebbe essere surrogato della prima moglie in sua mancanza, oppure in caso che questa lasci il marito o che venga lasciata o nel caso non abbia figli… allora nel passo del vangelo di Matteo. dice che l’uomo non commette adulterio solo se la concubina o amante è riconosciuta nello stesso nucleo familiare… cioè viene mantenuta nell'ambito della famiglia…probabilmente Gesù tollera questa alternativa solo per fatto che spesso nascono bambini fuori dal matrimonio, per cui per non lasciare che questi non abbiano un padre, permette che esista questa forma…anche se in altri passi del vangelo condanna l’uomo o la donna che agiscono l’uno contro l’altro..  
Penso che questo modo di pensare di Gesù sia un atto di misericordia .

Ma Gesù dimostra di essere intelligente e anche furbo, perchè sa bene che la moglie non accetterà facilmente un amante in casa che è una rivale, oltre che andrebbe contro la legge ebraica, per cui in questo modo agisce sul pudore di ognuno impedendo all'uomo di avere un amante . Però nel caso in cui la moglie accettasse questa usanza, allora cambia il discorso... ma è difficile...questo ragionamento fa capire che Gesù conosceva bene, quello che sarebbe stato il futuro del mondo, eccetto alcuni popoli... Quindi è un discorso non solo contemporaneo ma finalizzato al tempo attuale... 

Matteo 5,32 “”ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.””

Ma ancora più grave è il peccato di adulterio, commesso, se l’uomo/donna sposa una donna che è stata ripudiata , quindi fa capire che non solo si commette adulterio se sposi una donna/uomo non ripudiata, ma anche un donna/uomo ripudiata/o…

Marco 10:11 Egli disse loro: «Chiunque manda via sua moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio verso di lei; 



Marco 10:12 e se la moglie ripudia suo marito e ne sposa un altro, commette adulterio».


Il pensiero principale di Gesù però è uno solo la donna e l’uomo sono fatti per stare assieme e se l’uno o l’altro abbandonano il tetto coniugale e sposano un altro soggetto essi fanno adulterio….



  

Nel caso della fattispecie del divorzio, Gesù specifica altre condizioni… 


Marco 10:9 L'uomo, dunque, non separi quel che Dio ha unito».

Matteo 19,6 Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l'uomo non lo separi».


Qui Gesù è molto perentorio, dice, dice che il divorzio per lui non esiste , ma questo passaggio non è per i laici ma esplicitamente per la chiesa, è un monito che Gesù fa verso i suoi apostoli, perché sono loro che possono unire in suo nome e quindi gli dice guai a voi se dividerete ciò che mediante voi, io ho unito, questo è il vero senso della questione del divorzio, quindi nessun divorzio secondo questo pensiero è valido, forse neppure quelli per giusta causa…

Sulla diatriba di dare la comunione–eucarestia ai divorziati, se l’uomo è in adulterio cioè ha commesso un peccato grave che nel caso dell’adulterio non può essere perdonato, significa che non potrebbe neppure prendere l’eucarestia, perché si è unito con una donna a lui estranea, che non rientra nel suo nucleo famigliare e quindi un divorziato risposato con un estranea, non può accedere ai sacramenti, specie all’eucarestia.  Mentre un divorziato che vive in santità si, perché ritorna ad essere singolo.


Quindi la diatriba posta da Papa Francesco ed altri cardinali, come W. Kasper è assurda, anzi bisogna dire che essi vanno contro la volontà di Cristo che avverte la chiesa, che non solo essa non può permettere il divorzio, “L'uomo, dunque, non separi quel che Dio ha unito” qui le parole sono ben taglienti, nette e perentorie…. Dice chiaramente alla chiesa che essa non può metter mano alla sua parola in nessun modo….e se lo fa, si pone contro Cristo! Quindi è in antitesi!!!

martedì 14 ottobre 2014

Posso fare delle mie cose quello che voglio?




Quando mi sento dire dalla gente, che critico la chiesa, mi si rimprovera che la chiesa governa su tutto e che Dio non può decidere nulla se la chiesa non lo permette  e che quello che lei decide lo deve decidere anche Dio, ma Gesù ci da la risposta a questo, quando dice:
Parabola degli operai mandati nella vigna Non posso fare delle mie cose quello che voglio?”   E quali sono le sue cose? Se egli è Dio, tutto gli appartiene!

Ecco la risposta di Gesù fa delle sue cose quelle che vuole in barba alla chiesa! Detta brutalmente. D’altro canto nemmeno la sua risposta è molto gentile! Può se vuole fare quello che vuole, può trovarsi altri apostoli, può cambiare le leggi, può tutto! Può anche decidere di azzerare una chiesa che non gli va più bene, come può distruggere in un batter d’occhio l’intera umanità.
IL rimprovero che Gesù fa a Pietro, non riguardava solo l'apostolo ma anche i suoi successori, come dire io vi ho dato disponibilità di agire sull'umanità, ma non vi do di agire sulle cose celesti....Non posso fare delle mie cose quello che voglio?" la frase è più che chiara, ma tale frase va in contrasto anche con un altra quella che dice che la chiesa possiede le chiavi del regno di Dio, se fosse vero ciò la chiesa avrebbe potuto impedire a Dio di agire sull'umanità, ma mai è accaduto ciò, perchè non è una cosa vera...lo dimostra proprio l'affermazione di Gesù a Pietro....e lo dimostra anche il fatto che Dio ha sempre fatto il bello e cattivo tempo nella storia dell'uomo, che ha preso i suoi apostoli, a dispetto di una chiesa spesso ad essi contraria, una chiesa che in sostanza combatte Dio, perchè il rifiutare, il martirizzare i suoi santi, profeti ecc, indica proprio questo....non ascolta ed disubbidiente, anche se Dio, la ama egualmente...ma ciò non toglie che egli poi dovrà per forza di cose fare la sua giustizia.....

E quando mi si contesta che la chiesa può decidere tutto nei cieli si sta mentendo perché questo non è vero ce lo dice Gesù un'altra volta!

In verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo


Gesù parla di legare e slegare, non parla di altro…. Cioè tutto quello che si legherà in matrimonio, sia tra gli uomini, che con la chiesa, anche il battesimo è una forma di legamento, potrà essere slegato. Quindi Gesù è chiaro non parla di altri poteri, ma solo del legare e slegare o sciogliere l’uomo dai voti presi. Ma la chiesa non può metter mano su quello che Cristo fa per suo conto! Cioè non può decidere se togliere ad un apostolo la nomina di apostolo fatta da parte di Cristo stesso, non ne ha il potere, 

inoltre la cosi detta scomunica non ha valore sugli apostoli nominati da Cristo stesso!
Anche se si parla di anatema in diverse parti dell'antico testamento e del nuovo, come in Gal.1, in relazione ad un vangelo diverso, ma qui nessuno parla di vangelo diverso. 

Inoltre in nessuna parte dei vangeli si parla di scomunica, perché essa non ha nulla a che vedere con questa cosa del legare o slegare è tutt'altra cosa che esula la chiesa. La scomunica è un operazione volta a togliere all'uomo la possibilità di essere considerato figlio di Dio e questo il Signore non lo ha mai previsto! 

["Paolo, apostolo non da parte di uomini, né per mezzo di uomo, ma per mezzo di Gesù Cristo e di Dio Padre che lo ha risuscitato dai morti," per quanto la chiesa consideri S.Paolo un grande discepolo, ma neppure Lui capì realmente che fosse realmente Cristo! dico discepolo perchè esso non è stato scelto personalmente da Gesù, quindi non entra di diritto tra gli apostoli, è la chiesa che lo ritiene tale. Per altro c'è da chiedersi come mai, gesù non lo scelse, visto che Paolo frequentava quelle terre, e perchè Cristo non lo cerco, per farlo entrare tra i suoi finché era in vita? Visto che poi la sua vicenda fu così tanto importante.]

Quindi è un azione che spetterebbe di diritto solo a Dio,  che è giudice. inoltre come Gesù mi ha detto e lo ripeto: " Chi scomunica per ingiusta causa, la scomunica ricadrà su chi l'ha pronunciata" quindi dice che non è che non si possa scomunicare, ma che innanzi a Dio, la scomunica deve essere presa con perfezione di causa, altrimenti si ritorce contro chi l'ha emessa. Dato che nessun uomo sulla terra è perfetto, come Dio, nessun uomo conosce uomo, cioè nessun uomo conosce alla perfezione l'anima di un altro uomo. 


“Gesù allora disse ai suoi discepoli: «In verità vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. [24]Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli». [25]A queste parole i discepoli rimasero costernati e chiesero: «Chi si potrà dunque salvare?». [26]E Gesù, fissando su di loro lo sguardo, disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».

Anche questo passo dice molto alla chiesa che crede di poter decidere se un soggetto deve o non deve andare i paradiso…..gli apostoli chiesero: «Chi si potrà dunque salvare?» Gesù lo dice chiaramente: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».

Quindi quando l’uomo elegge un altro uomo a santo, emette un azione arbitraria che solo Dio può fare.

Gesù:”  La chiesa si è data una dottrina più grande che quella che Io vi ho lasciato, ha interpretato oltre misura secondo volontà umana la mia legge e ha costruito una montagna carta, per asserire le sue ipotesi come se fossero verità. “


“Così avete annullato la parola di Dio in nome della vostra tradizione. [7]Ipocriti! Bene ha profetato di voi Isaia, dicendo:

[8]Questo popolo mi onora con le labbra
ma il suo cuore è lontano da me.
[9]Invano essi mi rendono culto,

insegnando dottrine che sono precetti di uomini».”

 Posso fare delle mie cose quello che voglio?


Questa frase ha ancora in se un altro senso, vuole essere una profezia per il futuro, dato che nel corso dei secoli gli uomini di chiesa hanno cercato in ogni modo di impedire a Cristo di agire nel mondo mendiate il suoi apostoli in ogni tempo, costoro si sono opposti alla logiche di Dio, e lo hanno contrastato richiudendo i suoi figli in manicomi, in conventi di clausura impedendo loro il permettere di agire alla potenza di Dio. Per questo Cristo dice questa frase, perchè sapeva che la chiesa, in qualche modo avrebbe tentato di limitare lo svolgere del suo potere sul mondo e sull'umana natura, specialmente verso quei figli in  cui esso Cristo figlio di Dio esercitava sul mondo il suo controllo e il suo potere. 

E la chiesa di oggi cosa ha risposto a questa domanda?

NO, noi volgiamo comandare senza che tu ci comandi, questo è sempre stato il vero pensiero della chiesa, non solo quella di oggi ma di ogni tempo.

Importante!

Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!