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venerdì 23 dicembre 2016

ASCOLTATE CRISTO !

I FONDAMENTI IMPORTANTI DI YESHUA!


Insegnamento fondamentale di Yeshua.
1State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Cosa intende vostra giustizia?
Abbiamo visto che esiste la giustizia divina, divisa in tre tipologie differenti, la giusta correzione che è la correzione fraterna, la giusta giustizia e la condanna che altro non è che l'anatema o scomunica che non spetta a noi, nemmeno alla chiesa.
Ma qui Gesù fa capire che esiste anche una giustizia personale, quella che ognuno di noi, può e deve esercitare per ottenere i meriti innanzi a Dio, ciò si comprende dalle parole stesse che Gesù usa, “State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, “ Se l'uomo non pratica la giustizia vera con la finalità di non trovar lode innanzi agli uomini, esso avrà contribuito alla giustizia di Dio e otterrà il premio. Ma se come dice, cerca la lode, per essere lodato, stia certo che quanto fa, non otterrà ricompensa, per quanto esso si sia prodigato nella verità e nella giustizia. Per cui bisogna far attenzione che nessuno vi lodi, che nessuno vi esalti, che nessuno vi ammiri per le cose che fate, è una cosa assai difficile specie per chi si mostra con la propria faccia, il proprio nome, ma eventualmente tale cosa può agire anche nell'animo di chi si cela. Quindi si deve praticare la giustizia ma nel silenzio, nel nascondimento, rimando come ombre, dei perfetti fantasmi e non dimenticandosi di testimoniare che quanto si ha e quanto si da, non è opera nostra, perché tutto quello che viene dallo spirito appartiene allo spirito e non è nostro.
La parola che il Signore t'insegna non è tua, non la puoi amministrare per farne un vanto per te stesso o uno scopo di lucro, la devi donare sempre, altrimenti il tuo operare è vano. Anche quando si opera nella carità, nella misericordia, etc, bisogna che nessuno veda e nessuna sappia, cosa hai fatto, perché quanto tu fai rimanga celato agli uomini, ma rivelato a Dio.
Quindi attenzione a non perdere mai di vista questo punto del vangelo estremamente importante, alle volte, ci si dimentica, ma se ne fai un tuo principio fondamentale è difficile che lo dimentichi.
Quindi non praticate le giustizia sia di Dio che gli degli uomini andando sbandierarla ai quattro venti perché non otterrete la ricompensa celeste, in sostanza dice tenete segrete le vostre perle.


2Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
Questo passo è la stessa cosa, non sbandierare il bene che vai facendo, perché perderai quel bene e non ti sarà più utile a nulla.
3Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, 4perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Vediamo di capire cosa significa destra e sinistra in questo caso, ma direi che il senso di destra e sinistra è già espresso da Gesù in altro ambito, dove la sinistra diviene la parte fredda, mentre la strada quella calda, da ciò si può comprendere che le due vie, indicano che una che prende e l'altra che da, questo fa capire che la sinistra è la mano che prende, mentre la destra viene classificata la mano che lavora cioè che da, cioè la destra è la mano della generosità, mentre la sinistra sarebbe la mano, che prende, per cui il dire non sappia la sinistra ciò che fa la destra sta ad indicare che il maligno non deve co conoscere la vostra intenzione di far il bene, cosa s'intende in realtà, che se il vostro bene è vero e sincero, in voi non entra il maligno, così che esso non conosca la vostra volontà. Ma se entra il maligno, cosa accade, che la vostra volontà iniziale di far del bene, quindi l'elemosina che è un esempio come tanti, sotto l'azione pervertitrice del male, la vostra intenzione iniziale di bene si corrompe, e diviene un azione malevola, cioè mediante l'istigazione del male, quel bene che volevate fare di nascosto, si traduce in un bene di vanto, per cui esso non è più un bene per voi ma diviene un male per voi, ecco cosa significa non sappia la sinistra ciò che fa la destra, cioè dovete solo tener nascosto il vostro bene, che non venga sbandierato affinché nessuno vi lodi, ma solo il Padre Celeste che è nel segreto vi ricompenserà, quando sarà il momento. In sostanza non raccontate a nessuno quanto bene voi fate.

5E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.6Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Anche nel pregare Yeshua si raccomanda, di tenersi nascosti, umili, semplici senza sbandierare che voi siete umili, tipo chi mette il velo, dimostra che vuole essere notato, quindi da un lato c'è un carattere positivo della cosa, dall'altro negativo, se tutti mettessero il velo, sarebbe diverso, ma visto che tu sei solo, allora significa questo, che vuoi mostrarti che sei meglio degli altri. Quindi quando pregate fate attenzione a non attrarre su di voi, le attenzioni della gente affinché questi, non vi lodino per esse. Pregate nel nascondimento, nel silenzio, e lontano da sguardi degli altri.

7Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. 8Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Altro comando di Gesù, non c'è bisogno di dire tante cose, perché Elohà il Padre Celeste sa già tutto di noi, indica che bisogna solo affidarsi a lui senza pretendere il mondo intero.

9Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, 10venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
11Dacci oggi il nostro pane quotidiano, 12e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, 13e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.
Solo una nota che pongo a tutti, qui la frase è stata cambiata, dopo secoli, ma ancora non ci siamo, perché il dire non abbandonarci alla tentazione indica che Dio ci vuole lasciare nella tentazione, e questo è affatto vero, non è Dio che ci abbandona alla tentazione, semmai siamo noi che ci abbandoniamo ad essa, altrimenti la tentazione non avrebbe senso se fosse Dio che ci abbandona. Ovviamente questa frase noi l'abbiamo sempre vista come una preghiera che noi dobbiamo dire, ma il primo ad averla affermata è Yeshua stesso, verso Elohà il Padre Celeste. Per cui c'è da chiedersi Gesù Nostro Dio, avrebbe mai detto ad Elohà il Padre Suo Celeste tu m'induci o mi abbandoni alla tentazione? No! Non l'ha mai detto, ne la prima versione, ne la seconda versione. Per cui Gesù figlio di Elohà ha certamente affermato qualcosa di diverso, ma non certamente ne indurre ne abbandoni. L'indurre è proprio una bestemmia a Dio, che il figlio suo nona avrebbe mai e poi mai detto, l'abbandoni, non è uguale come gravità, però ha un senso errato nel concetto di Gesù. Molto probabilmente ha chiesto al padre celeste che Egli non permetta a noi di cadere nella tentazione, cioè ci eviti la tentazione, ci aiuti a far si, che il maligno non ci tenti, questo era realmente il senso che Gesù aveva dato a questa frase. Una richiesta di soccorso, per fortificare la nostra fede, non un accusa come le due parole sottolineano. Non si può inserire in una preghiera di soccorso, contro il maligno qualcosa che invece accusa Dio di cose che non ha fatto, facendo così si è annullata la preghiera stessa, infatti negli esorcismi, tra Padre Nostro e Ave Maria, la preghiera che fa più male a satana è l'ave Maria cosa che dovrebbe essere il Padre Nostro questo perché per secoli si è insegnato una cosa errata, l'indurci in tentazione ha di fatto distrutto la preghiera stessa.

14Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; 15ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.
Questo indica che bisogna essere sempre pronti al perdono, anche quando non siamo nelle condizioni di farlo. Non si perdonano solo gli amici, ma anche i nemici, anche se questa cosa è difficile.

16E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
17Invece, quando tu digiuni, profumati la testa e lavati il volto, 18perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Altro precetto di Gesù, sul digiuno, non mostrare in nulla che fate un digiuno, non lagnatevi che avete fame, non brontolate e tacete, perché altrimenti il vostro digiuno sarà inutile, tenete uno comportamento normale, perché anche in questo ambito, il vostro ego potrebbe mostrare il suo lato negativo.

19Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; 20accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassinano e non rubano.
Cio significa anche che non bisogna usare la parola di Dio per arricchirsi, perché poi quella ricchezza ti verrà a mancare, è meglio per te essere povero, quindi non accumulare ricchezze che nulla ti servono se non a corrompere le tua anima e perdere la vite eterna.
21Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
Come dice dove si trova il centro della tua fortuna, li si trova il tuo pensiero, cioè cuore, intende dire che le ricchezze portano via i buoni sentimenti, e tu diventi un ossesso della ricchezza.

22La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; 23ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!
Infatti l'occhio è quella parte del corpo che osserva tutto e tutto giudica o valuta, se dunque il tuo giudizio è giusto, il tuo occhio è nella giustizia di Dio, tu osservi ma non nel male per agire nel male, ma il tuo osservare, è fatto per il bene; mentre se il tuo occhio, cioè il tuo giudizio è malevolo, anche il tuo occhio o la tua giustizia sta nel male, cioè tu pratichi una giustizia in giusta, tutto te stesso è nelle tenebre, cioè nel peccato. Però attenzione parla di luce che è tenebra... intende dire che non esite solo la luce di Dio, ma esiste anche la luce delle tenebre cioè una luce mortale, quella luce che porta un illuminazione che non è verità, ma è una falsa verità, così come esiste la vera giustizia, così esiste la falsa giustizia. Più è grande la tua ingiustizia o la tua falsa giustizia, più è grande il tuo peccato, si comprende che è tutto in proporzione 1:1.

24Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la mammona(ricchezza).
Altro precetto, o seguite in toto Dio, oppure seguite in toto il maligno, non esiste stare con un piede in Dio e uno con il maligno, o l'anima è presa da Dio o è presa dal maligno, questo fa capire anche che non sempre noi umani siamo costanti in questo nostro essere presi, molto spesso, siamo più del maligno che di Dio e poche volte siamo interamente di Dio, gran parte siamo del maligno, per cui se teniamo come metro i precetti del Signore Nostro Dio, siamo sicuri che gran parte della nostra vita, della nostra giornata è rivolta al Signore, purtroppo siamo esseri umani e gli scivoloni li facciamo tutti, ma se in noi vige il senso di bene, sarà più difficile cadere nel male. Chi insegue il male, non insegue Dio, chi si arricchisce, non sta con Dio, molto semplice.
Ciò significa anche come uno noto sacerdote attuale (Don L.M.P.)disse, che non ha alcuna importanza che un veggente sia ricco, perché quello che conta è la parola che ha ricevuto, ecco la risposta sta qui sopra, come vedete esso sbaglia e ha pure perso il senso reale della parola di Cristo.

25Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? 26Guardate gli uccelli del cielo: non seminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? 27E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? 28E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. 29Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro.30Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? 31Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”.
Idem per il discorso del cibo, qui sta dicendo di esser parchi, modesti e di non far del cibo una malattia com'è nel tempo odierno, anche perché poi più si mangia e più sta male, quindi meglio imparare a mangiare il giusto e meno e il sovrappiù datelo a chi non ne ha.
Yeshua porta degli esempi per dire che l'uomo per quanto debba lavorare, e darsi da fare per aver qualcosa in questa vita, non si affanni troppo perché dopo tutto è il Padre Celeste che penserà anche ad esso, cioè è Elohà che gestisce la nostra misera vita, come fa con gli uccelli del cielo, con i fiori del campo, e neppure Salomone con tutto la sua magnificenza poteva avere. Quindi nessun essere umano è grande agli occhi di Dio, siamo tutti pari, se nutre un fiore, gli animali perché non dovrebbe farlo con l'uomo? Qui sta ad indicare che noi dobbiamo solo dar fiducia a Dio sempre a mai dubitare di Lui, perché Esso, ci dia tutto quello che Egli ritiene giusto per noi, e ciò significa che non ci farà mai mancare nulla in quello che Egli ritiene giusto, non quello che noi vorremmo che sia giusto. Ciò significa che se vuole che tu faccia un po fame, la farai, se vuole gettarti a terra perché non hai agito nel bene, potrai essere anche punito, Elohà si comporta con chi lo ama, e con tutti gli esseri umani, come un vero Padre! E com'è un padre umano, severo, amorevole e giusto quando ce ne è bisogno, molto di più è il Padre Celeste.
32Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.
Il Padre Celeste sa che ne abbiamo bisogno, ma secondo il suo metro non il nostro, ciò significa che se vi darà la ricchezza significa che c'è una ragione, ma se non ve la darà non dovrete essere ribelli, invece molto spesso l'uomo diventa ribelle a Dio a causa di ciò, perché non trova giusto che altri possano avere più di lui, e qui cade l'asino, quindi se un uomo, accetta la via del Signore deve accettare anche quello che gli da e gli manda, nel tanto o nel poco, e nemmeno si deve lagnare.
33Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Gesù consiglia di cercare il Regno di Dio, ma per far ciò bisogna prima di tutto mettere in pratica le sue legge e i suoi precetti, con tanta semplicità, con tanta umiltà, senza sbandierare nulla, quando avrete ottenuto questo, Elohà vi darà altro, ma per mia esperienza personale e un osservazione della vita, posso dirvi che quando sarete arrivati ad un certo punto, per ottenere di più, non vorrete più aver nulla di più, perché vi accontenterete di quello che Dio vi darà, giorno dopo giorno, perché quello che avrete sarà già molto. Quindi è un consiglio non pretendete nulla.
34Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena.

Non dobbiamo preoccuparci per il domani e per ogni altro giorno, perché se siamo nell'ottica di Dio, e se seguiamo la Sua volontà, nella nostra vita sarà Egli che ci guiderà mettendo innanzi a noi, sempre cose nuove, incontreremo chi egli ci mette sulla strada, e ogni giorno sarà per noi una novità, da prende come viene, sia nella gioia che nel dolore.

QUANTO UNA GENEALOGIA PUÒ INCIDERE SU UNA PERSONA?

LA GENEALOGIA DI YESHUA







Mt 1,1-17 : La genealogia di Gesù

Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.


Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli,

Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esròm, Esròm generò Aram,

Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmòn,

Salmòn generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.

Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa,

Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asàf,

Asàf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozia,

Ozia generò Ioatam, Ioatam generò Acaz, Acaz generò Ezechia,

Ezechia generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosia,
Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.



Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatiel, Salatiel generò Zorobabèle,

Zorobabèle generò Abiùd, Abiùd generò Elìacim, Elìacim generò Azor,

Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd,

Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe,
Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo.



La somma di tutte le generazioni, da Abramo a Davide, è così di quattordici; da Davide fino alla deportazione in Babilonia è ancora di quattordici; dalla deportazione in Babilonia a Cristo è, infine, di quattordici.


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Per molti falsi credenti che credono di essere sapienti, le origini non hanno alcuna importanza, invece da quanto si evince dal testo soprastante pare che per Dio non sia affatto vera questa diceria, perchè altrimenti lo Spirito Santo non avrebbe indotto Matteo a scrivere della Genealogia di Yeshua, se questo non fosse stato importante.  

Chiediamoci perchè Elohà spinge l'apostolo a scrivere questa cosa, come se fosse essenziale? Perchè in realtà è una cosa molto importante, era importante che il mondo sapesse quali erano gli antenati del Figlio Suo, era importante che si sapesse che Egli discendeva da stirpe regale, era importante che l'uomo sapesse che il Figlio suo unigenito avesse una certa discendenza, per cui fosse trattato in un certo modo, anche se poi, non hanno avuto nessuno scrupolo nel far quel che hanno fatto, ma nelle generazioni future il mondo doveva sapere la verità!

Questo ci fa capire che Dio bada alla discendenza più di quanto noi immaginiamo, allora la domanda sorge spontanea, ma se Elohà il Santo dei Santi, ci tiene alla genealogia, perchè noi non possiamo dar corso alla nostra genealogia, dico questo perchè qualcuno maliziosamente avrebbe visto un atto di inumiltà nel fatto che ho citato la mia genealogia, passandola per una stupidaggine. 
Se è una stupidaggine la mia genealogia perchè non anche quella di Yeshua? Visto che pur sempre è una genealogia, a detta di taluni è poco importante, sotto una certa ottica è un vanto!? Che Dio si vanti, giammai, solo a pensarlo è una bestemmia, quindi ...

Certo Elohà può vantasi della genealogia, ma se lo pone come metro di valutazione, significa che ha la sua importanza questa cosa, altrimenti non l'avrebbe posta se non fosse importante, questo ci fa capire un aspetto da non sottovalutare che forse le scelte di Dio, sugli uomini non sono dettate solo dalla causalità, come molti credono, ma anche dalla genealogia che forse è molto significativa, molto di più, di quanto pensano, taluni pensatori, che si credendosi grandi maestri, agiscono nel male, condannando e giudicando i loro fratelli per puro spirito d'invidia.

Curiosamente però la chiesa di un tempo prendeva i suoi appartenenti. tra vescovi, cardinali e papi, spesso da nobili casate,e ben pochi non appartenevano a questa schiera, chissà come mai, seguivano questo metro di valutazione!

E perchè Dio considera tale cose tanto importante, pensiamoci?




domenica 18 dicembre 2016

VERITÀ,' GIUSTIZIA, SAPIENZA



IL SALE E' LA SAPIENZA?



Vangelo secondo Matteo - 5

1Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. 
2Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:

3«Beati i poveri in spirito,perché di essi è il regno dei cieli.

I poveri in spirito chi sono?
Lo stato di povertà è derivata da chi non possiede qualcosa, in modo assoluto cioè la sua totale mancanza, ne definisce l’essere povero, quindi s’intende che il povero in spirito è colui che non lo possiede, colui che non gli è stata data la possibilità di conoscerlo perché qualcuno li ha tenuti all'oscuro della verità, perché lo spirito viene solo se viene rivelata la verità, per cui i poveri in spirito non sono i poveri in sostanza o nelle cose del mondo, ma chi non possiede la grazia dello Spirito di Dio, cioè s’intende coloro che avrebbero voluto conoscerlo ma gli è stato negato. Quindi i poveri in spirito sono tutti coloro che viene tolta la possibilità di gioire finché sono in vita delle virtù dello spirito, per cui avranno lo spirito quando saranno alla presenza di Dio.

Mi si dice che i poveri in spirito sono gli umili, ma qui Cristo non parla degli umili, parla a tutti, il problema di noi cristiani sta nel fatto che noi pensiamo da cristiani e per i cristiani, ma Cristo parla a tutti gli esseri umani non solo ai credenti Cristiani, Gesù non è qui per convertire chi è già convertito, ma per convertire chi non sa nulla, chi manca dello spirito per essere convertito o salvato. Nelle altre religioni , pagane non cristiane, ci sono persone che pur essendo umili, non hanno conosciuto Cristo, ne la sua parola, questi né sono privi cioè poveri dello Spirito di Dio, gli manca la parola che salva, per essere credenti in Cristo, per cui questi sono i poveri in Spirito, non basta essere umili, per essere considerati poveri in Spirito, è necessaria la condizione di mancanza della parola Santa di Cristo, cioè la non conoscenza della presenza di Dio.


4Beati quelli che sono nel pianto,perché saranno consolati.
Consolati, si consola chi piange, chi non può avere qualcosa, chi è nella malattia, nella depressione dello spirito, chi manca qualcosa che vorrebbe ardentemente avere, ecco Dio consolerà, coloro che sono nella sofferenza procurata da questo mondo, dalle angustie della prigionia dall'oppressione che la malignità dell’uomo malvagio induce i popoli, ecco sono costoro che verranno consolati, ma attenzione non tutti lo saranno come dice Gesù se quando farete sarà per causa mia, avrete il regno dei cieli, questo significa che solo coloro che sono perseguitati a causa della Parola di Yeshua, otterranno consolazione.

5Beati i miti,perché avranno in eredità la terra.
I miti cioè coloro che sono tranquilli, coloro che sono pacifici, i “buoni” in sostanza saranno quelli che rimarranno in vita, qui Gesù ci dice che sono costoro che verranno lasciati in terra per ripopolare il mondo. Le persone che amano il mondo e le cose in esso sono contenute erediteranno la terra.

6Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,perché saranno saziati.
La fame e la sete non sono alimenti come taluni credono, sono parole figurative che indicano la conoscenza e la sapienza, cioè coloro che vorranno conoscere sempre più i misteri e li cercheranno in ogni dove per trovare i segreti di Dio. Fame per il corpo di Cristo e sete per il suo sangue, con i quali si ottiene la giustizia e la verità, quindi chi mangia il corpo e beve il suo sangue avranno giustizia e verità sempre in loro.

7Beati i misericordiosi,perché troveranno misericordia.
Chi sono i misericordiosi?
Beh la parola ce lo dice coloro che attuano la misericordia sempre nella loro vita, e la misericordia cos'è? E’un che appartiene prima di tutto al creatore, il quale lo ha elargito anche all'uomo come sua creatura perché esso ne fosse in grado di elargirlo agli altri suoi simili, è in sostanza in sentimento di compassione attiva verso l’infelicità altrui, promosso da un inclinazione alla pietà virtuosa e al perdono, anche fuori norma, cioè capace di perdonare anche il malfattore, proprio come fa il Signore dei Signori, cioè Elohà e Yeshua(Gesù).

Quindi coloro che sanno perdonare i malfattori oltre misura, ma nella giustizia e nella verità, meriteranno di ottenere misericordia da Dio.

Per questo sarebbe bene che l’uomo imparasse a perdonare più spesso, le cattiverie del mondo, la pietà solitamente è un sentimento talmente elevato che arriva anche a uccidere Satana stesso, l’uomo che è capace di manifestare un sentimento simile anche verso un demone tanto temibile, senza ombra di dubbio otterrà da Dio moltissime grazie.

8Beati i puri di cuore,perché vedranno Dio.

Chi sono i puri di cuore e cosa s’intende?

Ce lo dice Gesù stesso in alcuni passi del vangelo parlando principalmente dei Bambini, essi sono i veri puri di cuore, i più piccoli ed innocenti sono i puri di cuore coloro che sanno amare Dio senza voler nulla in cambio, senza chiedere nulla per loro, semplicemente dandosi a Dio così come sono, nella loro tenerezza e nella loro semplicità, e quanti noi adulti sono come loro? Chi di noi ama Dio in questo modo tenero e innocente? Forse tra gli adulti è una vera rarità, facciamo altro che chiedere a Dio qualsiasi cosa e lo amiamo spesso solo sotto condizionamento, io ti amo se i dai, ma se l’essere umano pensa questo, in realtà è partito con il piede sbagliato, forse Dio per compassione per tua necessità di darà lo stesso perché è l’unico eterno buono che ha pietà di noi, ma poi noi non lo amiamo come egli ci chiede, nella semplicità e nella tenerezza, con il cuore puro e candido come fanno i bambini che vedono negli uomini Dio, o che lo sentono e ne percepiscono la presenza, ecco io posso dirvi questo pensate sempre al Padre Celeste in modo tenerissimo, come se egli fosse il più bel bambino del mondo e allo stesso tempo il vostro nonno preferito, se proverete questi sentimenti allora saprete cosa significa amare Dio con cuore puro ed Egli Elohà si farà sentire e si mostrerà a voi. Quindi cercante di non farvi inquinare il cuore, l’anima e la mente dal mondo perché è questo che lo rendere impuro e più vi circondate delle cose del mondo, più vi allontanate da Dio.
Assaporate Dio attraverso la sua parola, ogni parola sia per voi una musica, io posso insegnare solo questo, quello che a me  Adonay mi ha insegnato, ma molto sta a voi, aldilà dei suoi insegnamenti, se non esce da voi l’amore puro per Lui, non avrete mai nulla, quindi scoprite e cercate, bramate questo amore e desideratelo con tutto il vostro cuore, fatevi avvolgere da esso, immergetevi in esso e Dio si manifesterà in voi e fuori di voi.

9Beati gli operatori di pace,perché saranno chiamati figli di Dio.
Gli operatori, si intende coloro che lavorano per la pace, ma di quale pace parla Yeshua(Gesù).
Egli non parla della pace dell’uomo, ma di quella che Cristo ha portato, quella che rendere le persone vivide, nei loro sentimenti, gioiose nel fare le opere del Signore, le opere giuste intrise di verità e giustizia, le opere piene di grazie, le opere che salvano la vita agli altri, spargere la sua parola è chi opera nella pace e per la pace del Signore. Attenzione che esiste una falsa pace che è quella dei sensi che è una pace che appiattisce tutto e tutto rende uguale, questa è la pace di satana, quella che manca di giustizia e verità, senza questi due cardini fondamentali non esiste nessuna pace, ma solo menzogna. Quindi gli operatori sono gli operati, che Dio manda nel mondo, per far conoscere le sue Opere, la sua Parola, di conseguenza costoro saranno chiamati figli di Dio, e nello specifico si parla di tutto gli uomini, ma soprattutto dei sacerdoti, sono loro i primi ad essere portatori della parola di Cristo Dio, così come lo dovrebbero essere tutti.

10Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.11Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.  12Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi.

I perseguitati sono coloro che gli viene sottratta la possibilità di fare giustizia nel nome del Signore, Re dei re, cerchiamo di capire quale sia la giustizia del Signore Dio, quella che Yeshua (Gesù), insegna negli stessi vangeli, che possiamo dividerla così, la Giusta correzione o correzione fraterna, il saper giudicare con giustezza, cioè in modo giusto equo, usando la sapienza e saggezza, beh poco usata anche nei tribunali umani, anzi spesso dimenticata. Saper usare giudicare con giustizia cioè usando quella parte del giudizio che tutti gli uomini possiedono e che risiede nella mente, cioè con logica, perfezione, candore, amore, ma soprattutto con Verità perché senza questa non sussiste nessuna giustizia che sia giusta. Di conseguenza abbiamo che la Giustizia si regge sulle Verità, far giustizia significa portar alla luce la Verità, farla conoscere, manifestare il verbo. Quindi coloro che vengono perseguitai a causa della giustizia divina sono coloro che gli viene sottratta la verità cioè gli viene appiccicata un falsità fatta passare per verità e noi umani siamo molto bravi in questo, per cui coloro che vengono perseguitati ingiustamente avranno il regno dei cieli. Una persecuzione può essere fatta dalla giustizia umana nella figura del giudice, che dal singolo umano, che da una comunità.  Quindi l’uomo usando una falsa giustizia perseguiterà anche i santi, i profeti, gli apostoli, pur di farli tacere, perché il grande male che costoro fanno, è verso il resto del mondo che non vuole sentir parola, cioè non vuole essere rimproverato per le cose che va facendo, non vuole che in nome del nostro Signore dei Signori, Yeshua (Gesù), qualcuno li possa rimproverare o richiamare anche per il loro bene, così si muovono anche i preti che hanno la coscienza sporca che mescolano il vero con il falso e che ascoltano falsi profeti, sia per il loro bene economico e di prestigio. Per cui un profeta, un apostolo o qualsiasi essere umano che cerca di aiutare il mondo affinché l’umanità non si perda, questo viene attaccato e possibilmente messo a tacere, perché diventa per il modo un macigno insostenibile così hanno fatto prima di noi, a Cristo Yeshua, le sue parole erano intollerabile, insostenibili, fastidiose più delle mosche perché ha la coscienza sporca e spesso sono proprio coloro che dovrebbero stare dalla tua parte i peggiori accusatori, infatti Cristo lo dice, “nessuno è profeta in patria” come dice nessuno lo è a casa propria oltre che alla patria.


13Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato?

Voi siete il sale della terra.

Gesù sta dicendo che noi siamo il nutrimento della terra, essa vive perché noi viviamo in essa, perché per mezzo nostro noi la rendiamo salata, cioè la facciamo produrre, la rendiamo fruttifera, siamo capaci con il lavoro delle nostre mani, dell’intelligenza a far fruttare la terra, mediante il nostro sale, cos'è questo sale? Il sale da sapore, quindi il sale è il sapere, cioè la conoscenza, che risiede nell'intelligenza, quindi una persona intelligenza ha sapienza e conoscenza, sempre che la usi alla luce di Dio, perché anche il maligno è dotato di intelligenza ma egli non usa la conoscenza che possiede per il bene, ma per agire nel male, quindi ci fa capire che la conoscenza e l’intelligenza si può usarla sia per il bene che il male ecco che ci siamo risposti anche al secondo quesito.

ma se il sale perde il sapore,
il sale può perdere il suo sapore, questo significa che per far perdere la conoscenza basta usare il male, ecco che il male sottrae a noi la conoscenza del bene, per rendere questa nostra intelligenza non più sapiente, questo significa che il maligno è capace di togliere a noi, il sapere che in definitiva è il sapore del sale. Quindi il maligno può far perdere all'uomo quel sale che sala di un buon sapore di salato, cioè di un ottima conoscenza, perché è in grado di sottrarla a noi. Questo ci fa capire che egli ci toglie la volontà di conoscere la verità, e quindi aver sapienza, conoscenza e saggezza.

con che cosa lo si renderà salato?

A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.

Se l’uomo o meglio dire la sua intelligenza perderà la conoscenza e la sapienza, cosa potrà ridargli quella stessa sapienza? Gesù ci dice, che quel sale, cioè quell'uomo che non ha accolto quella sapienza quel dono datogli, verrà gettato, perché ha accolto il male in se, rifiutando la sapienza e conoscenza che Dio gli aveva dato. E quale condanna gli da? Quello di essere gettato come uno straccio, e usato come pezza da piedi, viene rigettato. Per cui cosa si capisce da questo insegnamento che chi ha conoscenza, sapienza, saggezza ed intelligenza deve usarla per il bene del mondo, per far conoscere al mondo la verità, questo è il cardine fondamentale.

14Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, 15né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa.

Questo è un esempio per spiegare meglio il concetto del sale che sala, ponendolo sotto forma di una luce, perché in realtà il sale da sapore, quindi sapienza e conoscenza, ma questa non può rimanere nascosta, deve essere rivelata, perché altrimenti non ha alcun senso di esistere, per cui l’esempio della luce, è esemplare, visto che tutti gli essere umani lo comprendono meglio, per facilità, e quindi dice se una città è sopra ad un monte non si può nasconderla, se metti una lampada in luogo nascosto chi la vede? Nessuno, e quindi cosa serve nascondere una bella luce, una bella città e il sapere che Dio ti dà? A nulla, se l’uomo cela il sapere che meriti avrà? Nessuno! Perché il sapere la sapienza e conoscenza è opera di Dio e Lui che la elargisce a te e tu ne devi far buon uso, facendola conoscere a tutti.

 16Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli.

La vostra luce s’intende in questo caso la Luce della conoscenza, della sapienza che Dio vi ha elargito, questo per rendere gloria a Dio e non per farvi voi belli, con la sapienza di Dio e guadarci pure, perché poi perdere la vita eterna. Si perché sono cose di Dio e come Gesù disse non ti vantare delle cose di Dio, non ti vantare del bene che fai, perché non otterrai ricompensa innanzi Dio, è la stessa cosa, quindi attenti voi preti e voi veggenti che usate la parola di Dio per arricchirvi, perché non otterrete meriti ai suoi occhi, perché avrete già ricevuto la vostra ricompensa dagli uomini. Quindi mostrate al mondo la Luce di Dio, cioè i suoi doni, così gli uomini vedranno le buone opere che farete senza lucro, ma solo per la gloria del Padre Celeste! Non per gloriarvi, perché molti si gloriano di quanto Dio da loro capire e sapere, perderete tutto, anche il buono che avete fatto!

17Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. 

Yeshua, dice che non vuole cambiare la legge antica, cioè non vuole abolire la tradizione ebraica, non vuole cambiare, vuole solo precisare e rendere manifesto quanto uomini conoscono, cioè portare a compimento tutto quello che il Padre Celeste Elohà ha rivelato, certo facendo le giuste correzioni del caso, perché sappiamo molto bene che qualcuno ha posto mano alla legge nel passato come sta è avvenuto nel futuro e avverrà ancora.

18In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. 

Finché il cielo e la terra non si saranno estinti, passati significa che avrà avuto termine i loro giorni o la loro vita, nel ciclo globale della creazione, dovrà termine la sua esistenza la terra e il cielo sopra di essa, inteso come spazio attorno ad essa, quindi anche il sistema solare. Dice non passerà un solo iota, che è la più piccola delle lettere aramaiche-ebraiche, senza che tutto quello che è stato profetizzato non sia avvenuto, quindi tutto quello che è scritto nelle sacre scritture avverrà!


19Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli.

Questa è chiara! Quindi bisogna spargere gli insegnamenti di Gesù, nella verità e conoscendo bene quanto è scritto e quanto ha detto Cristo!


20Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.

In questo passo Gesù ci fa capire che esistono tre giustizie, quella degli uomini farisei e scribi, quella degli uomini figlio di Dio e  quella di Dio che è la giustizia perfetta.

Gesù parola di farisei e scribi, gli scribi sono coloro che trascrivono tutto quello che serviva alla comunità, oggi chi possono essere? Sono tutti coloro che cercano di trasmettere qualcosa al mondo, soprattutto coloro che gestiscono le cose dell’amministrazione del mondo, i politici, i letterati, ma anche il clero che potremo assimilarlo ai farisei, quindi qui abbiamo le due categorie i religiosi che scrivono libri, stabiliscono le norme sulla parola di Dio e i laici che scrivono libri e gestiscono le vite degli uomini, giustizia, politica, etc.

Dice se la vostra giustizia non supera quella di costoro, cioè di coloro che gestiscono la società religiosa e laica ma nell'ingiustizia, non entreranno nel regno dei cieli, cosa significa, che se l’uomo non ricerca sempre la perfezione della giustizia di Dio e non la mettere sempre in pratica superando i farisei e gli scribi, non potrà aver il regno dei cieli. Questo non è un monito solo per gli ignoranti ma soprattutto per coloro che gestiscono la giustizia, la legge, degli uomini e anche quella dei religiosi, questa norma di Yeshua, è molto perentoria e mi sento di dire, chi la meriterà?

21Avete inteso che fu detto agli antichi: Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. 

Intanto è da capire chi sono questi antichi!

Dice “fu detto”, Dio disse loro, “agli antichi” riferito ai primi Adamo, Eva e alle generazioni passate come Mosè, etc, definite antiche cioè che risalgono a tempi immemorabili, quindi fa menzione dei comandamenti, Non ucciderai perché ovviamente questo verrà sottoposto al giudizio!


22Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.

Gesù perfeziona il punto, spiegando meglio il concetto, con il non uccidere s’intende anche non farlo mediante la bocca, cioè non malignare, non dire falsa testimonianza, non ti adirare contro il tuo fratello, che non è solo il fratello di sangue ma anche l’amico, e anche inteso in una comunità tipo religiosa, sono tutti “fratelli” ; se uno si adira con il fratello dovrà essere sottoposto a giudizio di chi? Della comunità questo intende dire Gesù, è una norma che Gesù pone, per chi? Ovviamente per gli apostoli, non tanto per gli altri fuori dalla comunità, quanto proprio per gli apostoli, che se si adirano l’un con l’altro devono essere sottoposto al vaglio della comunità.  Ci fa capire che è in riferimento alla comunità perché parla del Fratello questo modo di esprimersi indica proprio la comunità della chiesa, ma volendo esterne la cosa anche alla comunità civile, perché è lo stesso. Così anche dare dello stupido, al fratello dovrà essere sottoposto al sinedrio, che altro non era che l’alto consiglio dei preti ebrei, quindi arrabbiarsi con i fratelli si deve essere sottoposti a tutto il giudizio di quella comunità, mentre chi da dello stupido a qualcuno il suo giudizio deve essere fatto da coloro che tengono le redini della chiesa in pratica da un tribunale ecclesiastico. Ma non è finita, chi da del “Pazzo” a chiunque sarà gettato nel fuoco della “Geenna.” Perché dare del pazzo ad un uomo, si rischia una pena così grave, eterna? Per un motivo molto semplice, perché il primo uomo è Dio e dare del “pazzo” ad un uomo è come dare a () Dio Quindi Yeshua dice se date del pazzo ad un qualsiasi
vostro Fratello che è un uomo lo date a Dio, per cui la condanna è la Geenna, cioè l’inferno. link primo uomo!

Vorrei dare un consiglio spassionato a tutti confessatevi al più presto se avete dato del pazzo a chiunque, anche a chi forse lo meritava, perché noi non sappiamo nulla!


23Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, 24lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.

Qui Gesù continua a dare le disposizioni su come gli apostoli si devono comportare nella comunità,
dice se vuoi portare delle offerte all’altare, prima di andare, riconciliati con il tuo fratello, perché altrimenti la tua offerta non sarà guardata ne sarà accettata, questo è il senso.


25Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione.
 26In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!

Questa metafora della prigione è particolare, Gesù ci dice che è meglio mettersi d’accordo con ci ti accusa, se tu sei non nel giusto, anziché attendere il processo, perché dice tu non sai come finirà, in questo fa capire che spesso l’uomo fa qualsiasi cosa, per farti finire in prigione, per cui usa la furbizia e accordati con il tuo avversario, perché altrimenti finirai in prigione. Cerca un punto di contatto affinché quando sei innanzi al giudice egli non possa più accusarti in modo grave e possa pagare il tuo debito in altro modo e non con la prigione, in un certo senso obblighi il tuo accusatore a rispettare i termini.

27Avete inteso che fu detto: Non commetterai adulterio. 

28Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.

Quindi anche il pensiero del guardare in un certo modo una donna, è peccaminoso, ma dice solo se passa nel cuore. Cosa significa il discorso del cuore, non è il cuore che batte nel petto quello a cui Gesù  parla, ma è il cuore che sta nella testa, cioè precisamente una ghiandola detta ipofisi, la ghiandola responsabile della produzione e stimolazione degli ormoni, cosa stava dicendo che se vi fate prendere dal desiderio, quindi dagli ormoni, voi avete già commesso peccato, se invece il vostro guarda non produce effetti collaterale su di voi, non avete commesso peccato, questo è il senso vero della questione. L’adulterio parte da una base minima!

29Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. 30E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.

Il discorso dell’occhio perché viene fatto in questo modo così estremista, perché ahimè l’occhio è spesso motivo di scandalo, cioè motivo di stimolazione del cuore mentale, l’occhio che guarda ovunque attorno a se, vede tutto e quel che vede, spesso produce un effetto ormonale, quindi da scandalo, nel senso che esso è il mezzo del peccato, come lo è l’orecchio, come lo sono le mani, come lo è altre parti del corpo che Gesù cita come membra. E dice meglio che entri nel regno dei cieli monco piuttosto che perdere il regno dei cieli e finire nella Geenna.

31Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”.
 32Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.

Qui si capisce, non c’è bisogno di dire molto.

33Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”.  34Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio,35né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. 36Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. 


Quindi non giurate mai nulla che è meglio, non dite bugie che è meglio, neppure microscopiche, Gesù però dice che è meglio nemmeno giurare innanzi al Signore perché spesso e volentieri noi spergiuriamo, perché siamo contraddittori, e in certi casi non ci accorgiamo di dire menzogne.  
Non si giuri, per Cielo, per Trono di Dio, né per la terra, né per Gerusalemme, né per l’uomo, ne altro genere di giuramento, non si giuri proprio su nessuno e su nulla, perché i figli degli uomini e gli apostoli sono privi dei poteri di Dio! Questo è il consiglio di Gesù!

37Sia invece il vostro parlare: “Sì, sì”, “No, no”; il di più viene dal Maligno.

Soggiunge invece di giurare cosa che non avete idea, rispondete al vostro parlare, Si si, No no, cioè rispondete in verità il resto viene dal Maligno!


38Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente.

 39Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, 40e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. 

Yeshua fa questa affermazione sulla base della vendetta, “occhio per occhio dente per dente”. E dice invece di vendicarvi donate al chi vi percuote, anche fosse il maligno, quel che chiede, e non fate resistenza, perché altrimenti otterrete un danno più grande, perché se vi va male potreste pure morire, nei confronti del maligno dice permettergli di farvi del male, perché questo vi santifica. Ovviamente il maligno agisce contro di voi, perché voi siete con Cristo, il maligno non attacca nessuno che sia con lui, per cui se vi attacca, resistete con le preghiere, che sono per esso il suo più grande veleno. Nel caso del tribunale, e qualcuno vuole derubarti, e la sentenza è ingiusta, tu piuttosto che opporti, da anche il resto che hai, perché poi ci penserà il Signore, dei Signori a far al sua giustizia, verso costoro e a tu avrai acquistato meriti. Perché fondamentalmente è quello che Yeshua ci dice tu sopporta il male che il maligno ti arreca direttamente e indirettamente, mediante l’uomo, che vedrai che quel male procurato ti gioverà a te molto di più che un bene. Da questo si comprende che Gesù preferiva amare di i nemici, anziché gli amici, perché gli amici parlano bene di te e nulla di più, ma se tu avrai conquistato un nemico questo farà di te un santo, perché avrai conquistato un anima persa. Quindi si distrugge meglio un demonio “amandolo” cioè aver pietà di lui che odiandolo, per cui anche nel discorso di un vescovo che non rispetta la parola di Cristo, invece di odiarlo cerchiamo di correggerlo e aver pietà di lui, perché l’odio rende più forte chi sta nel male.

41E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. 
42Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.
43Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. 
44Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, 
45affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.

Ecco il concetto sopra esposto, amare i nemici e pregare per chi ci perseguita, o chi perseguita la chiesa, o chi agisce in essa contro di essa, modellando la parola di Cristo sulla sua volontà.
Elohà fa sorgere il suo sole, questo sole non è il nostro sole, ma è inteso in senso figurativo del termine, fa sorgere, intende dire che compie le sue opere dall'alba, e le pone su chi egli vuole, sia sui cattivi che suoi buoni e da ogni sorta di beni sia ai giusti che agli ingiusti, quindi sparge le grazie in maniera equa.

46Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete?
Non fanno così anche i pubblicani? 

47E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? 

48Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.

Gesù continua ad insegnare a tutti compresi gli apostoli e da le sue direttive su cosa è bene o non bene fare, continua il discorso dicendo, ma se amate chi vi ama, che bene fate? Se salutate solo i fratelli, cosa fate di particolare? Nessuno ovviamente, bisogna quindi amare, anche chi non ci ama e alla volte ci odia, alle volte è invidioso di noi o alle volte ci sfrutta, oppure si risente perché affermiamo una verità che sa essere vera, ma il nostro atteggiamento l’ha ferito, perché egli vuole rimanere nelle tenebre del peccato, quindi bisogna pregare per tutti e dice di cercare di essere perfetti come è il Elohà il Padre Celeste, non dice cercate di assomigliare a Me ma di avvicinarvi alla perfezione di Dio, che è un utopia, perché che senso ha, intende dire che dovremo tenere come metro di misura, la perfezione del Padre Celeste e mirare a quella, non c’è bisogna di chiedere altro, perché la perfezione copre tutto il resto, essendo che il Padre Celeste è perfezione assoluta, chi mira ad essa ha già un piede in paradiso, perché in realtà sarà il Padre Celeste che lo rende perfetto.




Importante!

Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!