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martedì 18 aprile 2017
LA CHIESA HA RICONOSCIUTO UNA NON VERITA'
domenica 9 aprile 2017
PERCHÉ MI HAI ABBANDONATO?
Stando al racconto, Gesù afferma «Elì, Elì, lemà sabactàni?» siamo certi che Cristo affermò realmente questa frase?
Per quale ragione Gesù doveva chiedere al Padre una cosa del genere, se aveva espresso a più riprese che avrebbe accettato tutto quello che il Padre gli avesse chiesto, non ha senso logico.
Se io dico ad un persona accetto tutto quello che mi dirai e farai ecc, non sto più li a rimuginare perché l'hai fatto, l'ho accettato punto e basta, questo modo curioso di fare, mi fa pensare che invece Gesù non abbia detto quella frase, oppure aveva un altro senso.
Anche perché questo passo è riportato dall'apostolo Matteo che per altro non era neppure presente al fatto, ma solo Giovanni era presente il quale avrebbe potuto testimoniarlo con più precisione, chi riferisce a Matteo questo evento? Giovanni stesso, ma perchè lo riporta Matteo?
Luca, 22,42 «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà» e ancora : Matteo 26:«Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!».
Cioè Cristo ha sempre manifestato la massima fiducia nel Padre suo Celeste, ed ora nel momento più difficile si abbandona allo sconforto, non è logico, questo potrebbe sembrare una lesione del suo status di Figlio di Dio, ha superato tutte le difficoltà possibili ed immaginabili sconfiggendo perfino Satana e poi cede, proprio, nell'atto di maggior sacrificio, Lui no, non è possibile.
Gesù stesso dice agli apostoli questa frase: Matteo 26,41”Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole”. Quanto, Cristo afferma agli apostoli è certamente una precisa volontà e un insegnamento che Gesù stesso applica su se stesso, se no altrimenti non serve a nulla, ma questo fa capire che Gesù non si sarebbe mai abbandonato allo sconforto, ne avrebbe permesso al maligno di tentarlo, sia nella carne che nello spirito.
Quindi significa che la frase ha un altro senso e non di abbandono.
Luca 22,39-46
Sta dicendo di fare attenzione che il maligno non ci colga impreparati, per cui bisogna vigilare, cioè stare attenti ed essere prudenti, sempre pronti.
Perché lo afferma mentre Lui è nell'orto degli Ulivi che suda sangue?
Perché in quel momento la tentazione del maligno era molto forte, e satana era li che stava cercando di far cadere Gesù in una trappola, per cui Egli disse agli apostoli di vegliare su di Lui, per aiutarlo a superare quel terribile momento; questa frase fa anche capire che Gesù conosceva quel che doveva avvenire, infatti in altri passaggi precedenti lo fa capire.
Inoltre il Padre Celeste lo definisce l'amato dopo il battesimo nel Giordano, questo fa capire che Gesù per il Padre Celeste è più di chiunque altro, è protetto ed amato sopra ogni cosa, per cui un abbandono non è proprio possibile e neppure Gesù lo ha mai detto.
Vediamo di andare oltre e far capire perchè Gesù avrebbe detto quelle parole, realmente; avevo tralasciato una cosa importante riportata in altro testo:
“perché mi hai abbandonato” letto così pare che Gesù non capisca perchè lo Spirito del Padre Celeste lo abbia abbandonato e si sarebbe posto questa domanda.
Perchè fa questa affermazione; primo per far capire che in Lui abitava lo Spirito del Padre Celeste e che lui faceva anche le opere del Padre oltre le sue, ma questa espressione sottintende anche altro aspetto, che il Padre Celeste abitando in Cristo, dava al figlio l'Immortalità, se Esso non si fosse allontanato dal figlio, Gesù non sarebbe mai morto in corpo, perchè l'immortalità dello Spirito del Padre, conferiva l'immortalità al Figlio.
IL Padre Celeste doveva necessariamente abbandonarlo, ma è facile che quella frase non fosse una domanda di abbandono, come è stata riportata dagli apostoli, o trascritta dagli esegeti o mal interpretata dal testo antico greco, ma fosse una frase di altro genere, secondo me quella frase non era un domanda d'accusa, ma una constatazione, che il Padre lo ha lasciato, il Padre Celeste non lo abbandonò mai in realtà, ne uscì dal corpo il suo Spirito, per le ragioni che ho descritto. Era l'ultima più grande prova, risorgere senza l'ausilio delle potenza del Padre, solo così si dimostra di essere un Dio, figlio del Padre Celeste.
Contrariamente nessun uomo può far ciò, perchè non siamo dei, così i miracoli che l'uomo compie non vengono dall'uomo, ma da e per mezzo di Dio e del Figlio Suo Yashua o detto Gesù.
CHI VERAMENTE PERDONA IL PECCATO!!!!
“26 Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: «Prendete e mangiate; questo è il mio corpo». 27 Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, 28 perché questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati. 29 Io vi dico che da ora non berrò più di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio».”
" fino al giorno in cui lo berrò nuovo" questa frase Gesù la pone perchè sta dicendo che Egli tornerà in terra, quando sarà il momento, lo specifica il termine di nuovo, cioè un altra volta, io lo berrò con i miei nuovi apostoli.
Notate il parallelismo tra il sangue dell'alleanza e l'arca dell'alleanza, la stessa parola è stata usata alleanza in entrambe le espressioni, sia per il sangue che per arca, questo significa che arca e sangue sono la medesima cosa, come per dire l'arca è il me, cioè Gesù sta dicendo al mondo che in LUI esiste l'arca che è il suo sangue, in pratica il sangue è la fonte della vita e l'arca è la sede della parola cioè lo scrigno dove Dio fece riporre la sua parola, quindi l'associazione fu voluta da Gesù, proprio per far capire l'analogia cioè che le due cose sangue e arca erano la medesima cosa, di conseguenza se ne deduce che i sacerdoti che Dio elesse come Mosè sono la medesima cosa dei sacerdoti apostoli, perchè verso di Essi Dio nella vesti del Padre prima e poi nelle vesti del Figlio poi ha formato la sua nazione santa cioè il culto regale, chi viene stabilito da Cristo suo Apostolo ha in se questa alleanza, che lo lega sia all'antico patto dell'arca dell'alleanza che al nuovo patto del sangue dell'alleanza, in pratica chi per volontà di Cristo diviene suo apostolo ha in se il potere racchiuso nell' antico testamento come del Nuovo testamento. Potremo sintetizzare così, gli apostoli erano la nuova alleanza che si conferma mediante il sangue del Figlio di Dio che è in realtà il sangue di Dio Padre. Quindi i sacerdoti sono sangue e arca cioè legge figli del verbo.
Marco 1:15
1Giovanni 1, 7-9
“ 7 Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.
8 Se diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. 9 Se riconosciamo i nostri peccati, egli che è fedele e giusto ci perdonerà i peccati e ci purificherà da ogni colpa”
Invece questo testo di Giovanni 20,22-23 contraddice il precedente.
Matteo 16,18-19
Una nota importante mi stavo dimenticando. Il fatto stesso che quando ci si reca a prendere l'eucarestia manchi la parte del vino"sangue" indica che la chiesa aveva ben capito che Cristo non l'aveva designata ad avere in se il ruolo di togliere i peccati, perchè lo si compre bene, proprio per il fatto che hanno tolto dal rito il vino, questo fatto ha permesso al confessore di assumere anche il ruolo di assolutore, perchè in mancanza del vino"sangue" lui poteva sopperire, assumendosi su se stesso il ruolo di colui che toglie i peccati, in pratica la chiesa cattolica ha costretto Cristo, ad assecondare le sue volontà, perchè togliendo di fatto la somministrazione del vino, ha in realtà tolto una parte del rito sacro, in pratica la chiesa amministra solo il corpo di Cristo e non da il sangue che è appunto la remissione dei peccati, facendo così ha costretto Cristo ad accettare la sua imposizione per il bene delle anime. Ma questo fatto ha un carattere satanico, perchè in realtà nessuno può permettersi di non amministrare come ha insegnato Cristo le specie sacre, il togliere una parte del rito, fa si che lo stesso non sia più lo stesso, e perda in sostanza di efficacia, ma dato che Cristo è buono, e misericordioso per il bene delle anime, ha assecondato nella malignità gli uomini di chiesa, questo è il dunque. Sarebbe bene se i veri sacerdoti di Cristo, che si sentono vermanete di Cristo, ripristino l'assunzione delle specie sacre entrambe, con le esatte parole di Cristo, non con le storpiature conciliari.
Importante!
Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!


