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martedì 14 ottobre 2014

PACE E SPADA

Gesù ci parla della pace!

Intanto cerchiamo di capire di che tipo di pace noi esseri umani desideriamo!
Solitamente l’essere umano ambisce o desidera una pace fatta di esteriorità, materialità e sensualità, dove poter star bene, continuare a fare i propri comodi, con i propri pensieri di qualunque genere,  senza che nessuno interferisca o metta bocca, dove nessuno possa turbare il nostro quieto vivere, i nostri interessi e dove nessuno possa mettere a rischio la propria stabilità economica, sentimentale e sociale. Questo è il concetto di base, con cui si definisce la pace umana, un bene eguale per tutti e tra tutti i popoli.

Ma sarà veramente la pace di Dio?

Cerchiamo di vedere cosa Gesù ci dice e come ci parla di pace…
Iniziamo con la frase celebre “Non sono venuto a portare la pace, ma la spada”
Questo concetto di Gesù è molto significativo, cosa vuole intendere il Signore?
E sua madre ragiona sempre nello stesso modo? Ma certamente essa la pensa esattamente come il figlio. Questo cosa significa che i due non hanno un pensiero contrapposto ma il medesimo obbiettivo, il medesimo pensiero, perché entrambi sono uniformati alla volontà del Padre celeste. 
Da questo cosa fa capire a noi, che la madre non parla mai ai suoi messaggeri in modo difforme da quello del figlio, se il figlio ha proclamato in terra certe leggi, la madre farà esattamente quello che il figlio ha comandato di fare. Essa seguirà esattamente le medesima parole del Figlio, ma non tanto nelle parole di per se, quanto nelle leggi e nei precetti.


Quindi di che pace parla il Signore? Non certo la nostra pace come la intendiamo noi, perchè altrimenti non avrebbe portato la spada.


E perché indica che lui è il portatore della spada? Perché la spada è in realtà lo strumento che indica la verità e la giustizia, che è usata da Dio per dividere il bene dal male, cioè la menzogna dalla verità, la luce dalla tenebre, la vita dalla morte vera, la disonesta dall'onesta, la coerenza all'incoerenza, ecc. Gesù è venuto per separare due aspetti della vita umana. I due aspetti contrapposti unici come il + e - ; perché tutto in realtà si riduce a questi due. Gesù è in sostanza il Re dei guerrieri, il Santo di Dio. La sua spada si trova nella sua bocca è la lingua, nelle sue mani, nel suo cuore. Tutto ciò che va a Gesù viene vagliato, separato, purificato. Quindi la pace che Gesù allude non è la nostra pace illusoria, effimera, fallace, piena di peccati, è una pace fatta di perfezione, di amore, di infallibilità. In sostanza Gesù vuole portare in noi questo suo metro, per misurarci, per pesarci, per valutare se abbiamo progredito verso di lui, oppure ci siamo messi contro. Quindi quando esprime un concetto è sempre nella perfezione, mai nell'incertezza. La verità è sempre innanzi a Lui, dalla sua bocca emette verità che è più affilata di una spada, infatti la verità può anche uccidere, disarmare, rendere inoffensivi. Ma la sua lingua è giusta come la sua giustizia che è perfetta. “Non sono venuto a portare la pace” in questa espressione si cela un mistero. Gesù non vuole che ci addormentiamo nella pace della morte, perché satana è il portatore della morte, che non è altro che la pace di cui noi umani andiamo tanto fieri. Gesù porta e vuole che noi diveniamo vita nella sua pace, che è verità e giustizia, per questo ci vuole guerrieri. In effetti noi cristiani combattiamo ogni giorno, e il nostro vivere da cristiani è fatto per divenire saldi e forti contro le tentazioni di satana e dei suoi seguaci. Gesù e sua Madre non sono qui per portare la nostra pace, ma la pace di Dio che non è pace, ma spada a doppio taglio. 

Quindi di conseguenza, abbiamo che Gesù vuole portare a noi allo nostra conoscenza una pace differente di quella che il maligno continuamente ci propone, fatta di cose belle, di esteriorità, fatta di regni, di tesori nascosti, di cose effimere e di una apparente tranquillità nella quale ci addormenta tutti, la pace di satana è fatta spesso e volentieri da una grande ipocrisia, è fatta di lucine, di illusioni, di di specchietti per le allodole, di un apparente perbenismo, ma è fatta anche di un apparente credo, dove spesso chi esercita questa falsa pace, crede di essere credente, perchè satana astuto ed abile fa credere a molti credenti che essere nella pace significhi, che la vita ti sorrida, invece è tutto falso. Quindi cos'è la pace di Gesù? La pace di Gesù non sta nelle cose belle, esteriori, effimere, facili, lussuose, o senza la guerra, ne senza il dolore, ne senza la morte, no, la pace di Gesù nel contrario, nel dolore, nella sofferenza, nella povertà, nell'umiltà, sta in tutto quello che a noi appare debole, fiacco, quasi senza vita, sta nell'accettazione di cose si è, anche in queste cose possiamo trovare una pace, ma senza Cristo non esiste la sua Pace, esisterà sempre una pace anche nella sofferenza allora sarà ancora più grande il nostro dolore, e solo Cristo può lenire le nostre sofferenze e mostrarci la sua vera Pace. 

Se un uomo ha una lingua affilata come una spada dalla quale sentenzia con giustizia e verità, come potrebbe portare la pace degli uomini? Non può! Può, portare solo la sua pace, non quella che l'uomo brama, non quella che l'uomo ambisce che è una pace spesso ipocrita, dove il non vedo, non sento, non odo, è sostanzialmente quello che compone la pace dei sensi, l'addormentamento delle coscienze, oggi giorno professata anche da alcuni Vescovi, tra cui anche Bergoglio, che non porta nella sua bocca la spada della verità come egli stesso ha detto, "Cristo porta la spada io porto la pace" ma la spada della falsa pace, quella che addormenta le menti. Se l'uomo non ha nella sua bocca la spada di Cristo, esso non è di Cristo, potrebbe non conoscere la pace di Cristo, ma dovrebbe conoscere la Verità e Giustizia di Cristo, basta questa per essere in Cristo. Oltretutto chi conosce e pratica la Verità vera, e la Giustizia vera non pratica la pace dei sensi, non pratica l'addormentamento delle fede, ma tiene vivo il suo credo, percuotendo con forza e tenacità chi non è nella verità!
Chi è contrario alla pace di Cristo, non è di Cristo!
Chi è contrario alla spada a doppio taglio che sta nella bocca di Yeshua non è di Elohà.

"Vi lascio la pace vi do la mia pace" la sua pace, non la nostra!



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Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!